Da te funzionano, siete gente seria, noi no. Noi abbiamo servizi scadenti, perché siamo gente scadente e siamo tutti mafiosi ma non tutti alla totó riina... nel momento stesso in cui usiamo un seppur minimo potere per ottenere qualcosa, prevarichiamo e questo ci rende mafiosi cioè gente che usa un potere per imporre la propria volontà.
Mia madre era mafiosa... tentava di usare l'arma del ricatto per impormi obbedienza e quando non è riuscita nell'intento non si è creata scrupoli per danneggiarmi, farmi sembrare un infame, perché a suo modo non la rispettavo... perché il rispetto qui è inteso come obbedienza.... e basta.
Mia madre non ragionava più gli ultimi suoi due anni di vita, era senza freni inibitori... e la sua vera indole è uscita fuori.... prima di lei mia nonna, nella frustrazione generata da un'incomprensione linguistica con la badante rumena, diede una bastonata sul naso alla 'serva' rea di non aver compreso il comando della 'padrona' anche qui secoli di mentalità latifondosta hanno dato i loro amari frutti.
Perché c'è gente e gente, mia cara folle e qui si discrimina a seconda delle situazioni.
Come vedi folle, il mio concetto di mafia è piuttosto ampio e non faccio sconti a nessuno, nemmeno alle persone a me più vicine.
Il pensiero mafioso si riduce tutto all'intimidazione, prevaricazione e imposizione e in tanti anni li ho visti esercitare sistematicamente e ininterrottamente, nelle forme più varie, da leggere a pesanti.... per questo odio chiunque eserciti un potere... poiché di solito ne abusa.
Lo Stato da te ha connotazioni asburgiche, lo stesso Stato da me è lo specchio della mia gente, gattopardiana, dove tutti fanno finta di cambiare per non cambiare mai niente e se verrai in Sicilia, ti accorgerai che qui non cambia mai niente, nella sostanza e se vuoi posso farti da guida e rivelarti retroscena interessanti e ti accorgerai che qui da noi non potresti vivere e abituarti al nostro stile di non vita.
Se dovessi trasferirmi dalle tue parti, probabilmente avrei a sensazione dello Stato diversa da quella che ho dalle mie parti e darei contento di trasferirmi lì.
Non viviamo nello stesso paese, purtroppo.
Bambol utente of the decade
Certe cose le capiscono solo chi le vive le stesse cose
Perche’ io cito il Santo Vesuvio che faccia la grazia?
Vogliamo dire che sono posti bellissimi e ci sta
Ma che si vive, come si dovrebbe vivere, e’ un’altra cosa
Nella mia Universita’ i cognomi dei professori erano gli stessi dall’inizio del ‘900
Mia madre e’ morta per un caso di malasanita’
Da un certo punto in giu’, una certa Italia, dovrebbe ardere tra le fiamme
Lo ribadisco, l’Italia non e’ tutta uguale
E per fortuna
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Bumble, la mafia è un’organizzazione criminale e non puoi identificarla con le prepotenze che hai vissuto/ subito coi tuoi familiari, dai!
Certo che ci sono differenze tra Nord e Sud (e qui rispondo anche ad Efua), anche nella gestione dello Stato, oltre che in altri ambiti: me ne parlerai quando verrò in Sicilia (non prima di settembre/ ottobre, quando si attenuerà il caldo eccessivo che non amo) e sarò molto contenta di incontrarti e lasciarmi guidare da te.
Intanto sappiate che qui e’ grigio e pioviggina
E poi fa pure caldo, di quel caldo appiccicoso
Mah, non so…
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Avete il concetto stereotipato della mafia come organizzazione di persone... e sta bene... è vero del resto.
Ma si tratta di un'organizzazione di singoli individui che attuano un concetto, mafioso, che si basa sulla prevaricazione, sulla prepotenza e sulla violenza.
Perché diamo del fascista ad un singolo individuo quando assume atteggiamenti persecutori verso chi non sposa la sua stessa causa o è semplicemente diverso da come vorrebbero che fosse e non si può dare del mafioso ad una singola persona che fa lo stesso usando mezzi coercitivi anche se solo verbali, per indurti a fare ciò che vuole tu faccia?
Il pensiero che sta all'origine di tali atteggiamenti è lo stesso, la prevaricazione, la prepotenza e può essere attuato sia da un gruppo di persone che da un singolo individuo... per chi lo subisce non cambia niente. La prepotenza è il germe che accomuna tutti i mafiosi, pertanto per come la vedo io, chi nella vita è prepotente è allo stesso livello di un mafioso quando agisce un questo modo, poca importa i mezzi usati per mettere in atto tale prepotenza, se si tratta di ricattare, usate violenza verbale o fisica... per intenderci.
Naturalmente, questo a mio modesto parere, secondo le personali esperienze maturate e soprattutto analizzando i comportamenti istintivi delle persone, le quali agiscono secondo la propria personale convenienza, specie se hanno potere che li porta irrimediabilmente ad essere prepotenti quando incontrano resistenza, uguale come i mafiosi e quindi a loro volta assimilabili ai mafiosi.
Ultima modifica di bumble-bee; 28-06-2023 alle 12:55
Bambol utente of the decade
Concordo, anche per me la mafia è un'organizzazione criminale che si più infiltrare nelle istituzioni, nella politica, ovunque ci sia interesse e guadagno, attraverso affiliazioni, ricatti intimidazioni per ottenere quello che i capi si prefiggono di ottenere e mantenere il potere in contrasto con le leggi dello Stato.
Il fatto di usare come arma il ricatto non identifica automaticamente tua madre come "mafiosa".
Semmai persone simili si possono identificare come manipolatrici, ricattatrici emotive che pretendono di comandare sempre sulla vita altrui, in particolare dei figli, persone spesso con problemi psicologici, magari con inizio di demenza e infelici a mio parere, come ce ne sono molte anche qui al norde di madri simili e non etichettate come "mafiose" .
Ne conoscevo una ma....non l'ho mai identificata come una mafiosa.
Altrimenti tutte le persone instabili, manipolatrici, cattive, ricattatrici, pure nordiche eh, andrebbero etichettate come "mafiose".
Insomma una buona parte delle persone cattive
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Sono in macchina in corso Gelone, andando verso Ortigia. La macchina davanti a me si arresta, il guidatore scende e va ad abbracciare un amico sul marciapiede. Scambia lunghi convenevoli, saluti, risale e se ne va. Nessuno fa una piega. Entro nella farmacia, vicino alle catacombe di nonmiricordochi. La farmacista é la moglie di un Amico. Mi riconosce, saluta, scambia convenevoli ed informazioni familiari, mi chiede cosa desidero e mi serve. Saluti, convenevoli e me ne vado. Nessuno, nella folla in attesa fa una piega. Risalgo in macchina per tornare a casa e vedo un collega che mi saluta . Mi fermo, scendo, scambio convenevoli e commenti sul tempo, saluto e riparto. Dalla fila di macchine, non un clacson. Esperienza siracusana. Sono un mafioso, ben inserito nel sistema mafioso?
È vero che siamo stati educati, da chi ci ha cresciuti, da coloro che abbiamo frequentato e che frequentiamo in base all'educazione ricevuta ma anche a dispetto dell'educazione ricevuta.
Siamo stati educati ad un certo modo di fare e rivolgerci al prossimo e non tutti alla stessa maniera.
Ciò che abbiamo recepito e che fa parte del nostro comportamento non è uguale per tutti.
Questo non dipende dalla latitudine, sarebbe troppo semplicistico ed è ampiamente confermato.
Non è vero che la mala educazione abbia un limite geografico, sarebbe troppo semplicistico.
Pensare di "salvare" l'educazione recepita e acquisita spostandoci a diverse latitudini, città, eremi, è una possibilità che vogliamo darci ma non è comunque la soluzione. Salvare ciò che siamo può avvenire solo confrontandoci con la realtà.
Non esiste educazione se non in risposta al suo opposto.
Che non è solo la mala educazione.
un po' di possibile, sennò soffoco.
G. Deleuze
Che la farmacista, saluti, si fermi a chiacchierare e chiedere come stai succede anche qui, al norde, conosco la farmacista e il marito pure ma non sono mafiosa .
Prova invece a fermarti e scendere bloccando il traffico o solo ritardare la partenza al semaforo qui al norde che andiamo tutti di fretta e poi vedi se non ti suonano il clacson e nei peggiori dei casi ti mandono pure affan...., altro che "coda" paziente!
Comunque al sud la calma e pazienza è caratteristica, almeno per quelle rare volte che scesi...tutti vanno con calma, nessuna fretta sia mai
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
La scorsa domenica sono stata ad un barbecue in cui c’erano: una coppia di veneziani, una della provincia di Salerno ma verso il napoletano, una di Torino
La padrona di casa, che anni fa l’avevo lasciata della provincia di Avellino
L’ho trovata quasi milanese
Uno squarcio, non uno spaccato, di umanita’ che mi ha fatto tanto riflettere
Sulla geografia proprio
E di semplicistico non c’era niente
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