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Discussione: Il Vostro Pensiero In Questo Momento...

  1. #66001
    Opinionista L'avatar di Vega
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    E intanto una scout ci ha rimesso la vita. Mi chiedo se non fosse stato il caso di disdire la gita o far rientrare i ragazzi prima del tempo visti i problemi meteo al nord.
    E non è la prima volta che qualche scout muore. Le responsabilità di chi saranno? Mi pare che in questi casi non ci siano mai delle responsabilità da parte di nessuno, succede e basta e poi vai di frasi fatte.
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  2. #66002
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    «L’uomo è un animale simbiotico – scrive – e ha bisogno di relazioni inscritte nello spazio e nel tempo, ha bisogno di “luoghi” in cui la sua identità individuale si costruisca col contatto e grazie al riconoscimento degli altri». I non-luoghi sono allora quegli spazi realizzati artificialmente per esigenze di scambio, dove l’individuo è un’unità priva di identità personale.

    Sono gli aeroporti, le stazioni ferroviarie, i grandi centri commerciali, in cui confluiscono e transitano ogni giorno milioni di persone, senza che questo enorme afflusso riesca a costruire relazioni significative. Qui l’individuo è solo, utilizza codici impersonali e segue regole di comportamento generali. I non-luoghi sono il prodotto della modernità avanzata o, meglio, nella definizione di Augé, della “surmodernità”: l’evoluzione della società per effetto della globalizzazione e del superamento della postmodernità.

    I non-luoghi sono il prodotto del consumismo, non solo dei beni materiali o deperibili, ma soprattutto della comunicazione: «La comunicazione è il bene di consumo per eccellenza e, paradossalmente, non smette di individualizzarsi». Il bisogno di relazioni, in cui costruire “luoghi” per confermare la propria identità e uscire da una solitudine devastante, spinge a ricercare brandelli di comunità negli stessi non-luoghi – come quei gruppi di giovani che si ritrovano nei supermercati o attorno alle stazioni – ma soprattutto nella rete, nei social, affascinanti non-luoghi di dipendenza ossessiva e compulsiva, dove si consuma il desiderio insoddisfatto di essere riconosciuti (e amati) dall’Altro.
    Non c'è dubbio che i non luoghi siano il prodotto del consumismo e della comunicazione ma che a mio parere tendono a isolare più che a far aggregare.
    Lo vedo nella mia realtà qui al nord, soprattutto nell'interland milanese, i più frequentati luoghi non-luoghi sono i numerosi centri commerciali e megacentri commerciali dove un sacco di persone passano il loro tempo libero e le domeniche, a far cosa?
    Non a comprare, certo si compra pure ma la maggior parte frequenta tanto per fare qualcosa perchè evidentemente non sono più capaci e attratti da farsi una bella passeggiata in campagna, montagna o al lago.
    Si preferisce stare dentro ad un centro commerciale e qui dalle mie parti ce n'è uno mega che offre refrigerio con aria condizionata d' estate, riscaldamento in inverno e vuoi mettere per chi magari a casa muore di caldo o vuol limitare il riscaldamento a casa propria, metti tanti anziani.
    Si stanno trasformando sempre più in luoghi dove passare il tempo libero, più che fare spese, dato che offrono panchine per sedersi, una serie di bar, ristori self service e ristoranti, parco giochi interno e coperto per i bambini, esterno per l' estate dove ci va tutta la famiglia.
    E non manca neanche un centro di analisi e visite collegato con il famoso Humanitas.
    Insomma dentro ci trovi di tutto dalla lavanderia, alla libreria, fai da te e i classici negozi di famosi marchi e catene in franchising.
    In pratica dentro ci puoi passare l' intera giornata a far cosa? In un luogo chiuso per di più?
    Spesso a far nulla o a camminare lungo tutto il percorso dell' area interna, vabbè poi c'è sempre chi preferisce sedersi fuori a chiacchierare con qualcuno, ma non è un luogo per conoscere gente, ci si va già insieme a qualcuno che si conosce o eventi ci si dà appuntamento lì per incontrare gente che già si conosce.
    Qualche centro commerciale punta anche sull' intrattenimento con spettacolini o mostre dedicate.
    Insomma un luogo dove si va per passare il tempo libero e mangiare, bere e se si vuole si può anche girare per negozi e fare acquisti.
    Ma non so se avete mai notato entrando nei mega o piccoli negozi all' interno, le commesse sono invisibili, sono come fantasmi, si entra si fa il giro e di esce e solo il loro saluto ci fa accorgere che esistono, che ci sono e sono disponibili se abbiamo bisogno di qualcosa o aiuto, altrimenti non esistono per la maggioranza delle persone o potenziali acquirenti che entrano ed escono, maleducazione dilagante.
    Non succede così nel vecchio caro piccolo negozietto di città, quei pochi che resistono alla concorrenza dei centri commerciali, c'è un rapporto diverso, dove se entri entri solitamente per acquistare o comunque cercare un articolo che ti serve e la prima cosa saluti la commessa, ti rivolgi a lei o lui a seconda se commessa o commesso.

    Questa è la realtà che vivo, sempre più supermercati e centri commerciali con orari lunghi che chiudono a sera tardi 22-23 come se la gente dovesse vivere sempre per comprare qualcosa o perchè non sa dove altro passare il tempo, quando invece potrebbero farsi lunghe passeggiate, andare al cinema, teatro, visitare musei o altro che non siano legati ad un centro commerciale.
    In altre regioni non ho visto così tanti centri commerciali e supermercati concentrati in pochi km come qui.
    Saranno pure pieni soprattutto la domenica ma ci vedo parecchia solitudine pur tra la gente, seduti in qualche angolo e immersi nel proprio smartphone, la connessione eu gratis, a parte quelli che ci vanno in comitiva.

    Prima del COVID e i vari lockdown frequentavo spessissimo anche io e quando non si sapeva cosa fare "facciamo un giro al Centro" adesso preferisco andarci per la spesa settimanale nel supermercato interno, per il resto dei negozi evito se non ho bisogno di qualcosa in particolare che vendono nei negozi, non m' interessano neanche i saldi, evito soprattutto il caos domenicale o festivi, preferisco la solitudine di una bella passeggiata al lago, o in montagna, al mare o semplicemente per qualche via di città, su una panchina di un parco ma che sia all' aperto, fuori non rinchiusa in un mega locale.

    Riguardo alla rete, ai social anche lì scarsa aggregazione, spesso concordo prevale il senso di essere riconosciuti, spesso non sono poi luoghi così affascinanti, luoghi dove ci si sente anche leoni....da tastiera, meglio farsi una passeggiata e staccarsi un po'
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  3. #66003
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    Sono gli aeroporti, le stazioni ferroviarie, i grandi centri commerciali, in cui confluiscono e transitano ogni giorno milioni di persone, senza che questo enorme afflusso riesca a costruire relazioni significative
    Io per certi versi tutto questo problema non lo vedrei, nel senso che non è legge che ci si debba relazionare sempre e per forza ovunque e con chiunque. D'altronde questi elencati sono luoghi di passaggio e di un certo tipo di utilità. E poi come fai a relazionarti con "un enorme afflusso di persone"?
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  4. #66004
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Altra sfida stravica accettata, facile facile...
    ...non pensavo che una semplice app potesse spronare tanto, dovrò rivalutare un pò il mondo virtuale


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    Mens sana in corpore sano

  5. #66005
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Non c'è dubbio che i non luoghi siano il prodotto del consumismo e della comunicazione ma che a mio parere tendono a isolare più che a far aggregare.
    Lo vedo nella mia realtà qui al nord, soprattutto nell'interland milanese, i più frequentati luoghi non-luoghi sono i numerosi centri commerciali e megacentri commerciali dove un sacco di persone passano il loro tempo libero e le domeniche, a far cosa?
    Non a comprare, certo si compra pure ma la maggior parte frequenta tanto per fare qualcosa perchè evidentemente non sono più capaci e attratti da farsi una bella passeggiata in campagna, montagna o al lago.
    Si preferisce stare dentro ad un centro commerciale e qui dalle mie parti ce n'è uno mega che offre refrigerio con aria condizionata d' estate, riscaldamento in inverno e vuoi mettere per chi magari a casa muore di caldo o vuol limitare il riscaldamento a casa propria, metti tanti anziani.
    Si stanno trasformando sempre più in luoghi dove passare il tempo libero, più che fare spese, dato che offrono panchine per sedersi, una serie di bar, ristori self service e ristoranti, parco giochi interno e coperto per i bambini, esterno per l' estate dove ci va tutta la famiglia.
    E non manca neanche un centro di analisi e visite collegato con il famoso Humanitas.
    Insomma dentro ci trovi di tutto dalla lavanderia, alla libreria, fai da te e i classici negozi di famosi marchi e catene in franchising.
    In pratica dentro ci puoi passare l' intera giornata a far cosa? In un luogo chiuso per di più?
    Spesso a far nulla o a camminare lungo tutto il percorso dell' area interna, vabbè poi c'è sempre chi preferisce sedersi fuori a chiacchierare con qualcuno, ma non è un luogo per conoscere gente, ci si va già insieme a qualcuno che si conosce o eventi ci si dà appuntamento lì per incontrare gente che già si conosce.
    Qualche centro commerciale punta anche sull' intrattenimento con spettacolini o mostre dedicate.
    Insomma un luogo dove si va per passare il tempo libero e mangiare, bere e se si vuole si può anche girare per negozi e fare acquisti.
    Ma non so se avete mai notato entrando nei mega o piccoli negozi all' interno, le commesse sono invisibili, sono come fantasmi, si entra si fa il giro e di esce e solo il loro saluto ci fa accorgere che esistono, che ci sono e sono disponibili se abbiamo bisogno di qualcosa o aiuto, altrimenti non esistono per la maggioranza delle persone o potenziali acquirenti che entrano ed escono, maleducazione dilagante.
    Non succede così nel vecchio caro piccolo negozietto di città, quei pochi che resistono alla concorrenza dei centri commerciali, c'è un rapporto diverso, dove se entri entri solitamente per acquistare o comunque cercare un articolo che ti serve e la prima cosa saluti la commessa, ti rivolgi a lei o lui a seconda se commessa o commesso.

    Questa è la realtà che vivo, sempre più supermercati e centri commerciali con orari lunghi che chiudono a sera tardi 22-23 come se la gente dovesse vivere sempre per comprare qualcosa o perchè non sa dove altro passare il tempo, quando invece potrebbero farsi lunghe passeggiate, andare al cinema, teatro, visitare musei o altro che non siano legati ad un centro commerciale.
    In altre regioni non ho visto così tanti centri commerciali e supermercati concentrati in pochi km come qui.
    Saranno pure pieni soprattutto la domenica ma ci vedo parecchia solitudine pur tra la gente, seduti in qualche angolo e immersi nel proprio smartphone, la connessione eu gratis, a parte quelli che ci vanno in comitiva.

    Prima del COVID e i vari lockdown frequentavo spessissimo anche io e quando non si sapeva cosa fare "facciamo un giro al Centro" adesso preferisco andarci per la spesa settimanale nel supermercato interno, per il resto dei negozi evito se non ho bisogno di qualcosa in particolare che vendono nei negozi, non m' interessano neanche i saldi, evito soprattutto il caos domenicale o festivi, preferisco la solitudine di una bella passeggiata al lago, o in montagna, al mare o semplicemente per qualche via di città, su una panchina di un parco ma che sia all' aperto, fuori non rinchiusa in un mega locale.

    Riguardo alla rete, ai social anche lì scarsa aggregazione, spesso concordo prevale il senso di essere riconosciuti, spesso non sono poi luoghi così affascinanti, luoghi dove ci si sente anche leoni....da tastiera, meglio farsi una passeggiata e staccarsi un po'
    Ho visto che a poco più di 100 km.da qua c'è un altro mondo in merito...
    ...qualche anno fa sono capitato in un centro commerciale nostrano con una persona di pianura, era domenica metà pomeriggio in piena estate con un caldo mostruoso e siamo andati la per cercare un.po di refrigerio giacché a lei non piace andare al mare 🥵
    ...appena entrati si era meravigliata di che poca gente c'era pensando che il centro fosse in via di fallimento
    ...quando le ho spiegato che sono tutti al mare e che appena verso sera il posto si sarebbe cominciato a popolare è caduta dalle nuvole 🙄
    ...vabbè dai paese che vai usanze che trovi

  6. #66006
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    En El alma solo tengo soledaaaaad
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  7. #66007
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    Non c'è dubbio che i non luoghi siano il prodotto del consumismo e della comunicazione ma che a mio parere tendono a isolare più che a far aggregare.
    Lo vedo nella mia realtà qui al nord, soprattutto nell'interland milanese, i più frequentati luoghi non-luoghi sono i numerosi centri commerciali e megacentri commerciali dove un sacco di persone passano il loro tempo libero e le domeniche, a far cosa?
    Non a comprare, certo si compra pure ma la maggior parte frequenta tanto per fare qualcosa perchè evidentemente non sono più capaci e attratti da farsi una bella passeggiata in campagna, montagna o al lago.
    Si preferisce stare dentro ad un centro commerciale e qui dalle mie parti ce n'è uno mega che offre refrigerio con aria condizionata d' estate, riscaldamento in inverno e vuoi mettere per chi magari a casa muore di caldo o vuol limitare il riscaldamento a casa propria, metti tanti anziani.
    Si stanno trasformando sempre più in luoghi dove passare il tempo libero, più che fare spese, dato che offrono panchine per sedersi, una serie di bar, ristori self service e ristoranti, parco giochi interno e coperto per i bambini, esterno per l' estate dove ci va tutta la famiglia.
    E non manca neanche un centro di analisi e visite collegato con il famoso Humanitas.
    Insomma dentro ci trovi di tutto dalla lavanderia, alla libreria, fai da te e i classici negozi di famosi marchi e catene in franchising.
    In pratica dentro ci puoi passare l' intera giornata a far cosa? In un luogo chiuso per di più?
    Spesso a far nulla o a camminare lungo tutto il percorso dell' area interna, vabbè poi c'è sempre chi preferisce sedersi fuori a chiacchierare con qualcuno, ma non è un luogo per conoscere gente, ci si va già insieme a qualcuno che si conosce o eventi ci si dà appuntamento lì per incontrare gente che già si conosce.
    Qualche centro commerciale punta anche sull' intrattenimento con spettacolini o mostre dedicate.
    Insomma un luogo dove si va per passare il tempo libero e mangiare, bere e se si vuole si può anche girare per negozi e fare acquisti.
    Ma non so se avete mai notato entrando nei mega o piccoli negozi all' interno, le commesse sono invisibili, sono come fantasmi, si entra si fa il giro e di esce e solo il loro saluto ci fa accorgere che esistono, che ci sono e sono disponibili se abbiamo bisogno di qualcosa o aiuto, altrimenti non esistono per la maggioranza delle persone o potenziali acquirenti che entrano ed escono, maleducazione dilagante.
    Non succede così nel vecchio caro piccolo negozietto di città, quei pochi che resistono alla concorrenza dei centri commerciali, c'è un rapporto diverso, dove se entri entri solitamente per acquistare o comunque cercare un articolo che ti serve e la prima cosa saluti la commessa, ti rivolgi a lei o lui a seconda se commessa o commesso.

    Questa è la realtà che vivo, sempre più supermercati e centri commerciali con orari lunghi che chiudono a sera tardi 22-23 come se la gente dovesse vivere sempre per comprare qualcosa o perchè non sa dove altro passare il tempo, quando invece potrebbero farsi lunghe passeggiate, andare al cinema, teatro, visitare musei o altro che non siano legati ad un centro commerciale.
    In altre regioni non ho visto così tanti centri commerciali e supermercati concentrati in pochi km come qui.
    Saranno pure pieni soprattutto la domenica ma ci vedo parecchia solitudine pur tra la gente, seduti in qualche angolo e immersi nel proprio smartphone, la connessione eu gratis, a parte quelli che ci vanno in comitiva.

    Prima del COVID e i vari lockdown frequentavo spessissimo anche io e quando non si sapeva cosa fare "facciamo un giro al Centro" adesso preferisco andarci per la spesa settimanale nel supermercato interno, per il resto dei negozi evito se non ho bisogno di qualcosa in particolare che vendono nei negozi, non m' interessano neanche i saldi, evito soprattutto il caos domenicale o festivi, preferisco la solitudine di una bella passeggiata al lago, o in montagna, al mare o semplicemente per qualche via di città, su una panchina di un parco ma che sia all' aperto, fuori non rinchiusa in un mega locale.

    Riguardo alla rete, ai social anche lì scarsa aggregazione, spesso concordo prevale il senso di essere riconosciuti, spesso non sono poi luoghi così affascinanti, luoghi dove ci si sente anche leoni....da tastiera, meglio farsi una passeggiata e staccarsi un po'
    Molto belle la tua testimonianza e le tua riflessione, Lady H.

    Io vivo in un “luogo” che più luogo non si può: un paese dove ci conosciamo quasi tutti, sicché andare in un bar o a fare la spesa è quasi un’impresa, ti devi fermare a scambiare qualche battuta o chiacchiera con chiunque e vieni a sapere le ultime notizie locali ed i fattacci altrui. Certo, ti senti a casa, ma alle volte si ha proprio bisogno di solitudine o altre volte, se non ti senti in forma perché magari esci coi leggings o hai i capelli in disordine, si può preferire di fare la spesa un po’ più lontano, dove non ti conosce nessuno (ma alla fine anche lì capitano dei conoscenti).

    Io mi reco nei centri commerciali molto raramente: se ci vado, so già in anticipo in quale negozio e so cosa cerco, voglio dire, non mi piace trascorrere il mio tempo lì: come tu scrivi, meglio una passeggiata all’aria aperta, il teatro, una mostra ... Dispongono però anche di un cinema multisala stupendo, con poltronissime di tutti i tipi, peccato che di solito proiettino film molto commerciali: ecco, se qualche film merita, ci vado volentieri, per la comodità del parcheggio, la grandezza delle sale, il comfort delle poltrone.

    Condivido anche il tuo discorso riguardante i social, sebbene ci possano essere dei luoghi come questo forum, dove si possono scambiare dei discorsi interessanti o praticare un sano e divertente cazzeggio... certo, di persona magari sarebbe un'altra esperienza, ma forse anche no, se chi scrive non bara.

  8. #66008
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Io per certi versi tutto questo problema non lo vedrei, nel senso che non è legge che ci si debba relazionare sempre e per forza ovunque e con chiunque. D'altronde questi elencati sono luoghi di passaggio e di un certo tipo di utilità. E poi come fai a relazionarti con "un enorme afflusso di persone"?
    Non si tratta di un problema, ma di uno spunto ed argomento di riflessione e, per chi lo volesse, di testimonianza.

    Si può chiacchierare anche con chi aspetta il treno o l'aereo e magari ti siede accanto: io di solito non lo faccio, ma c'è gente molto socievole che pratica la conversazione con chiunque, anche in non-luoghi come questi.

  9. #66009
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Nulla come una serie di prolungate tempeste consente di apprezzare al meglio una giornata di sole.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  10. #66010
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    A me fa apprezzare di più il lenzuolino.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  11. #66011
    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Nulla come una serie di prolungate tempeste consente di apprezzare al meglio una giornata di sole.
    Passata è la tempesta:
    SuperMod fa la festa, e follemente,
    tornata a cucinare,
    riprende a spignattare. Ecco Bartender
    stappa lá, da maestro, una bottiglia:
    sgombrasi la tovaglia,
    e chiaro nel bicchier, prosecco appare.
    Ogni cor si rallegra, in ogni lato
    risorge il romorio,
    torna il trincare usato.
    Là Ale a mirar l’umido cielo,
    la bici in man, cantando,
    fassi in su l’uscio; albionica
    vien fuor la pisanuccia a colar l'acqua
    delle novelle alici ;
    ed il giullar rinnova
    di sentiero in sentiero
    lo strazio giornaliero.

  12. #66012
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Non c'è dubbio che i non luoghi siano il prodotto del consumismo e della comunicazione ma che a mio parere tendono a isolare più che a far aggregare.
    Lo vedo nella mia realtà qui al nord, soprattutto nell'interland milanese, i più frequentati luoghi non-luoghi sono i numerosi centri commerciali e megacentri commerciali dove un sacco di persone passano il loro tempo libero e le domeniche, a far cosa?
    Tristissimo davvero, Lady! Aperti sempre, aperti comunque, i centri commerciali sono le nuove cattedrali del consumismo.
    amate i vostri nemici

  13. #66013
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Tristissimo davvero, Lady! Aperti sempre, aperti comunque, i centri commerciali sono le nuove cattedrali del consumismo.
    Tanto, almeno da me, anche quelli sono destinati a chiudere, la gente va solo per fare la spesa e nemmeno quella, però è piacevole andarci!
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  14. #66014
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Passata è la tempesta:
    SuperMod fa la festa, e follemente,
    tornata a cucinare,
    riprende a spignattare. Ecco Bartender
    stappa lá, da maestro, una bottiglia:
    sgombrasi la tovaglia,
    e chiaro nel bicchier, prosecco appare.
    Ogni cor si rallegra, in ogni lato
    risorge il romorio,
    torna il trincare usato.
    Là Ale a mirar l’umido cielo,
    la bici in man, cantando,
    fassi in su l’uscio; albionica
    vien fuor la pisanuccia a colar l'acqua
    delle novelle alici ;
    ed il giullar rinnova
    di sentiero in sentiero
    lo strazio giornaliero.
    Grande, RdC!

    Quindi mi rintani in cucina?

  15. #66015
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    Buongiorno!
    Pulito il forum, ho messo via la scopa
    Grazie Rdc per le tue parole, sono commoventi
    Mi fa piacere che, per motivazioni diverse, mi abbiate nel cuore

    Ho letto il post di Follemente, circa i non luoghi
    Ho avuto esperienze molto diverse tra di loro nella mia vita finora, avendo vissuto in diversi posti, con diverse realta’
    Al momento vivo in un non luogo globale, almeno per me
    C’e’ chi la adora questa vita da invisibile agli occhi degli altri, io la detesto
    Non sono una persona che ha difficolta’ a socializzare e fortunatamente ho rapporti con amiche che conosco dall’asilo
    La mia identita’ e’ fortemente legata a ben definiti principi, si basa su saldi presupposti, che sono cresciuti con me
    Frequento i centri commerciali, che per me rappresentano delle gabbie, in cui l’obiettivo e’ di offrirti tutto quello che pensi ti possa servire e intanto tu paghi
    Li frequento per un fattore ambientale, piovendo spesso
    Fortunatamente c’è una fornitissima libreria e uno spazio cafe’ con tavoli dove poter leggere
    Altrimenti ho il bellissimo parco di Kew Gardens dove andare e parchi tutti intorno
    Ho il dna italico, non ho affinità con la pioggia
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

    -Where there’s will there’s a way-

    -Work hard have fun & be nice-



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