Stamane ho letto una delle lettere scritte dal poeta spagnolo Pedro Salinas a Katherine Reding e mi ha spronato a creare altri tre seguenti post, dopo questo.
L’incipit del primo dei tre è soltanto un prodotto della mia fantasia, ma durante la sua scrittura ho avuto in mente l’immagine di una donna conosciuta in gioventù.
Adesso brevemente vi racconto la relazione tra Pedro e Katherine.
Nell’estate del 1932 Katherine Reding, nata nel 1897, incontrò a Madrid Pedro Salinas, nato nel 1891.
Lei è una giovane docente universitaria americana, che insegna la lingua spagnola allo Smith College.
Lui è un professore di ispanistica e un poeta.
Tra i due si creò un legame particolare, che è insieme reale e ideale, da lui trasfigurato e realizzato nella composizione poetica.
Le situazioni esterne in cui matura l’affinità sono proibitive in quegli anni: Salinas è sposato e ha due figli. La relazione clandestina si “inabissa” e scorre come un fiume carsico.
La prima lettera del poeta, dell’1 agosto 1932, è dedicata a rassicurare Katherine e a tessere il loro rapporto amoroso come qualcosa di speciale, quasi al di sopra della quotidianità: “Tu in me non sarai mai niente di sbagliato, niente che rubi qualcosa a qualcuno, no […]. Da te può giungere solo una luce alta, la luce del Paradiso”.
Dopo l’estate del 1932 la loro relazione si ridurrà allo scambio di lettere perché lei tornò in America. Il carteggio sembra il tessuto connettivo dell’intimità che si protrae nonostante le circostanze.
La maggior parte delle lettere se le scrissero dal 1932 al 1935. Poi, nel 1936, ci fu l’inizio della Guerra civile spagnola e la partenza di Salinas per gli USA.
Pedro e Katherine tornarono ad incontrarsi ma saltuariamente.
Nel 1939 la donna decise di uscire dall’impasse della relazione e si sposò con Brewer Whitmore, che morì nel 1943 in un incidente.
Nonostante il matrimonio, Katherine non pose fine al rapporto con Pedro e al loro scambio epistolare, avviato alla fine negli anni in cui Salinas insegnò a Porto Rico, senza più scriverle.
L’ultimo breve incontro tra i due avvenne nella primavera del 1951, pochi mesi prima della morte di lui (Katherine visse fino al 1982).
C’è una specie di religione dell’amore nelle poesie e nelle lettere di Pedro per l’amata:
“Solo in un cielo posso scrivere / il bilancio del tuo amore, accanto al mio”.
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