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Discussione: Pensieri musica e parole....

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  1. #28


    E adesso dico la mia...

    Non ho chiesto io di venire al mondo.
    Se ci sono venuto è perché ho vinto la maratona di New York.
    Avete presente la maratona di New York?
    Quella folle corsa di quaranta chilometri percorsa da quarantamila partecipanti?

    Ebbene noi eravamo quaranta milioni!!!
    Quaranta milioni di spermatozoi tutti provenienti dalla Magna Grecia.

    Tutti a spingere, ossessivamente.... per andare chissà dove poi!!!
    Chi faceva sgambetti, chi indicava vie sbagliate per disorientare gli altri...
    insomma ognuno per se, senza pietà.

    Incalzato dagli altri, seguii la via maestra. Un grande canalone dalle pareti appiccicose e increspate.
    In tanti finivano con l'incastrarvisi, perdendo tempo e soprattutto, energie, per divincolarsi e liberarsi...
    tanto che almeno in cinquecentomila già ti avevano doppiato.

    E che dire poi delle gang? Gruppi di bulli che ti ostruivano la strada...
    come quando eri solo e cercavi di entrare in discoteca senza essere accompagnato da una donna, durante gli anni ottanta...
    "Di qui non si passa!!!" dicevano... e allora cercavi ossessivamente di trovare un modo per passare....

    In certi angoli poi vedevi altri tuoi simili con dei cartelli con su scritto "Tanto è un falso allarme... moriremo tutti!!!"
    E invece no. Alcuni di questi poi li ho ritrovati in vita, nelle piazze, sempre con dei cartelloni con su scritto
    "Amate il prossimo" oppure "Dio vi Ama, amatelo anche voi altrimenti morirete tutti" e roba simile.
    Fanatici!

    Certo non ti tiravano su il morale scritte inneggianti la fine del mondo... mentre ancora sei in una fase, diciamo cosi... embrionale!!
    Ma io comunque andavo avanti. Sempre avanti, inesorabilmente!!! Altrimenti mi sarei perduto.

    Alcuni poi giravano a destra, altri a sinistra... chi consultava googlemap.... solo che ancora non lo avevano inventato, ai miei tempi.
    Alcuni pazzi poi si fermavano a chiedere indicazioni.... e altri cinquecentomila li superavano immediatamente.

    Ad un certo punto mi ritrovai avanti a tutti. La fatica si faceva sentire...correvo, correvo...
    Girandomi indietro vidi le facce sconvolte di chi cercava di far di tutto per recuperare lo svantaggio.

    Ma io correvo più di loro...
    cominciarono a minacciarmi, ad insultarmi...
    insomma erano un tantino incattiviti.

    E non vi nascondo che cominciai ad avere paura.
    "Vuoi vedere che questi mi prendono per la coda e mi menano di brutto?" Pensai tra me e me...

    All'improvviso vidi un enorme palla da tennis di fronte a me. La luce che emetteva quasi mi accecava.
    Brillava ad intermittenza, come un faro che di notte illumina il mare per indicare la via ai bastimenti...

    Ricordo che pensai potesse trattarsi di una trappola, una specchio per le allodole... cioè per noi spermini, piccini piccini!!
    Ma non avevo scelta, l'orda dietro di me si avvicinava ed era sempre più inferocita...
    dovevo andare avanti, verso quella pallina luminosa, che si ingigantiva sempre di più mentre mi avvicinavo.

    E fu un attimo.
    Andai ad impattare con tutto me stesso contro la pallina da tennis, tanto che la botta in testa fu molto dolorosa.
    Ma non potevano dotarci di un airbag? Gridai per il dolore in fronte che provai.

    A causa dell'impatto, poi, persi la coda, che rimase fuori dalla pallina da tennis, scodinzolante... participio presente.
    Ed io ero infatti presente. Tutto ammaccato ma presente.

    Mi ripresi e guardai fuori.
    I quaranta milioni di ladroni erano tutti lì a bestemmiare, inveire e minacciarmi di morte!!!
    Altro che "Siamo tutti fratelli" e "Volemose tutti bene!!"

    Meno male che le porte si chiusero lasciandoli tutti fuori.
    "Tiè!!!" pensai tra me e me.... "Io, solo io, sono arrivato per primo!!!
    "Prendetevela in quel posto!!!" Pensai egoisticamente.

    "Se questa è la naturale selezione di chi è destinato a venire al mondo...
    allora vuol dire che la vita poi è pure peggio!!!"

    E invece no. Ho passato nove mesi bellissimi in quella specie di ovetto kinder
    in cui mi ritrovai. Riposo, cibo, poi ancora riposo... insomma tutte cose che
    adesso sto pagando.... se pensate a chissà quando potrò andare in pensione...
    quei nove mesi di relax a carico della collettività me la stanno facendo pagare cara!!!

    Al momento del parto poi.... che ve lo dico a fare? Non volevo uscire.
    Stavo cosi bene.... chi me lo faceva fare?

    Che poi ai tempi era pure un problema.

    Io sono di produzione casareccia!!!
    Partorito in casa, perché ai tempi si credeva che andare in clinica si morisse di infarto.
    No. Rettifico, di parto. Si morisse di parto.
    E qualcuna c'è morta, purtroppo.

    Pertanto, letto matrimoniale con tanto di lenzuola di seta per l'occasione,
    che poi erano pure pericolose perché le lenzuola di seta ti facevano slittare in avanti
    abbastanza velocemente, perché scivolavi, pasticcini, rinfreschi e confetti, sia rosa che celesti
    dato che l'ecografia ai tempi non esisteva... si nasceva a caso....
    i corredini? un pò rosa, un pò celesti... così non si sbagliava...

    E tra il pubblico, il medico di famiglia, l'ostetrica, zia Pippina, zia Turidda, Nonna Carmela...
    mia mamma e... almeno altre cinque o sei vicine di casa... di cui adesso non ricordo i nomi...
    tutte ad assistere allo show!!

    Altro che grande fratello!!!
    Grande Bordello!!!

    E niente, non volevo uscire, tra sforzi urla e disperazione di tutti...
    il medico ad un certo punto minacciò di prendere il forcipe.

    "E che cazzo me ne frega!!" ricordo pensai.... fino a quando non vidi cos'era un forcipe, però!!!

    A quel punto uscii a razzo, grazie anche alle lenzuola di seta, come accennavo prima.. proprio mentre il dottore stava per usarlo... il forcipe.
    Brutto esser preso da un forcipe.... come minimo ti deformano la testa... tipo antico
    egizio con la testa ovale!!! Mi sa che in Egitto lo usavano spesso, il forcipe!!

    Venni al mondo alle 16:30 di quel lontano 15 Ottobre del 1968... in piena contestazione giovanile... la mia...
    ricordo che piansi. Piansi per il dolore, lo sbalzo termico, per la paura che tutta quella gente e confusione mi faceva...
    e perché già mi piaceva rompere i coglioni!!!

    Oltre le mie urla ricordo i rintocchi dell'orologio della chiesa, in piazza.

    Era un Mercoledì, mi pare. C'era un calendario proprio di fronte il letto. Si era un dannatissimo Mercoledì.

    Mio nonno era impegnato a raccogliere le olive... l'altro era già da tempo emigrato in Svizzera....
    Mio padre era per mare, ad inseguire le fregate russe per il Mediterraneo...
    Mia madre solo non mancava... oltre mia nonna e le commari, naturalmente
    E poi, gli addetti ai lavori... medico di famiglia e l'ostetrica.... vista per la prima e ultima volta quel giorno,
    e poi sparita per sempre. Ma a che serve veramente un'ostetrica? (domanda retorica)

    Ma se fosse dipeso da me... sarei venuto al mondo più tardi.
    Verso le 17:00, perlomeno.

    All'ora del thè!!

    Sarebbe stato più chic!!!

    notte.
    Ultima modifica di bumble-bee; 13-09-2023 alle 22:24
    Bambol utente of the decade

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