Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
La LIBERTA’ è positiva quando PUOI scegliere;è negativa quando DEVI scegliere.
Da quando l’uomo ha voluto avere coscienza del bene e del male ed è uscito dal suo Eden è iniziata l’eterna lotta tra il bene e il male,l’eterno supplizio della scelta.
Proprio perché nessuno lo manovra (né Dio né l’avversario) è lasciato nella condizione di poter scegliere,di essere padrone della propria volontà.
Magari l’uomo fosse una marionetta contesa tra due forze avverse:non avrebbe nessuna responsabilità per le scelte,nessun rimorso.
Dio illumina solo chi vuole essere illuminato.
Nella nostra società,secondo le convenzioni umane non c’è un “poter scegliere” ma un “dover scegliere”:sempre scelta è ma è diversa.
Devo scegliere tra ciò che la società in cui vivo mi permette e mi propone(scegliere il partito politico tra quelli che ci sono,scegliere il capo di moda tra gli attuali,il programma tv tra quelli proposti ecc)
Pensiamo anche alle manovre che condizionano le scelte(pubblicità,inganni economici..)
Per i culti religiosi può verificarsi la stessa cosa(mi adeguo perché ho scelto questa fede,questa setta ecc)
E’ in queste scelte che io mi sento una marionetta perché le devo fare.
Riguardo le scelte spirituali mi sento più libera anche se più responsabile delle conseguenze
osso ma non devo!
Il problema del dovere in ambito religioso riguarda il cattivo insegnamento delle chiese che si mettono al posto di Dio imponendo ciò che non dovrebbero imporre per non intaccare il poter scegliere umano(obblighi o divieti inerenti le varie confessioni)
Se sei cristiano sei associato alla Messa,al rosario ai preti più che al Cristo.
Se sei musulmano sei associato a tutte le regole che quella fede comporta.
Questo è ancora un dover scegliere che significa anche darsi un’etichetta e per quella essere giudicati.
Qui entra anche in ballo l’anticlericalismo.
Anticlericale non vuol dire ateo.
Ci sono molti credenti anticlericali cioè in discordanza con le chiese.
Gesù stesso era un anticlericale del suo tempo ma rispettava la Volontà di Dio anche attraverso le leggi umane a cui si adeguava se non contrastavano con il Volere Divino.
Ciò significa che non si richiede un’anarchia religiosa,un fai da te;è giusta l’appartenenza ad un gruppo ma non con atteggiamenti di servilismo o di adeguamento a regole assurde. Se vieni cacciato Dio ti ama lo stesso.
Tutti noi vorremmo un Dio a nostra immagine,secondo i nostri comodi,le nostre idee che facesse ciò che noi non possiamo ma evidentemente la nostra realtà è diversa dalla sua(altrimenti saremmo già nel Suo Regno).
Noi ci creiamo(o neghiamo) un idolo quando abbiamo delle pretese e vogliamo essere accontentati.
Anche il mafioso vuole un Dio che lo protegga e fa le processioni ma Dio chi deve accontentare chi vuole bianco o chi vuole il contrario?
Certo il Dio che abbiamo in mente è Bontà e dovrebbe far trionfare la Bontà ma allora dov’è il poter scegliere dell’individuo?
Qual è il concetto che abbiamo di Bontà?
Ciò che per uno è bene per altri può essere male(per un musulmano è bene la donna che fa il bagno vestita,per altri questo può essere più un male che un bene)
Si pone nuovamente il dovere della scelta a seconda della propria cultura.
Quando si può scegliere si opta per ciò che fa meno danno agli altri: è bene quando si procura gioia a chiunque e male quando si fa soffrire chiunque.
Ciò si pone al di sopra di qualsiasi culto o manifestazione dell’eventuale gruppo religioso di cui si fa parte.Se il culto piace non è da scartare ma è solo la cornice di un quadro.
Ognuno ha il suo concetto di Dio(anche in negativo) ma è idolatrico perché nessuno di noi lo può conoscere veramente neanche i grandi santi.
Cosa possiamo fare,cosa possiamo scegliere?
Non dobbiamo scegliere niente ma POSSIAMO credere,fidarci e non pretendere nonostante gli eventi avversi.
Chi non ha fede in Dio può credere in se stesso,portare avanti la vita affrontando ciò che comporta,trovando soluzioni senza rancori o avversità verso chi sente che c’è Qualcuno e giudicando le persone non le etichette che affibbiamo loro.
Secondo la società lo scienziato DEVE scegliere
scienza o spiritualità.
Secondo Dio lo scienziato PUO’ scegliere: o vivi solo per la scienza o dai qualcosa anche a me che della scienza sono autore.
Nessuno deve essere contro nessuno;l’0uomo deve essere ciò che sente e vuole.
Le leggi umane bloccano la criminalità ma non la coscienza:là si va oltre.
Chi scrive su questo forum ha un’affinità con lo spirito se non altro per criticarlo. Quando si critica qualcosa ci si interessa. Se così non fosse sarebbe totalmente disinteressato,se ne farebbe un baffo di ciò che scrivono i credenti gli atei e gli anticlericali batostati e ingannati da chiese colpevoli e non perderebbe tempo per confronti che conducono sempre allo stesso punto o si riducono ad un gioco il cui vincitore è chi ha l’ultima parola o mette in scacco l’altro(cosa che può succedere con qualsiasi argomento)
Nei giochi non manca Cono che è colpevolizzato per la sua strenua difesa alla chiesa cattolica ma a volte bisognerebbe considerare la persona togliendola da un contesto che non piace
Comunque penso che anche gli avversari lo ricerchino altrimenti come DISCUTERE?
Mi sono dilungata veramente troppo e mi scuso;se avete la pazienza di arrivare in fondo vi ringrazio:saluto tutti.