Originariamente Scritto da
conogelato
Stai facendo un torto alla tua stessa intelligenza, se me lo concedi. Ti sei mai chiesta come mai esistono uomini che godono per il solo fatto di uccidere e fare del Male (Aushwitz, le Torri gemelle, le Foibe, le stragi alle stazioni eccetera) e altri che invece ne provano orrore e godono nell'amare e fare del Bene? (Francesco d'Assisi, Madre Teresa, Don Bosco, Gandhi, la comunità di Sant'Egidio eccetera)
Se la discriminante, nell'Uomo, è solo l'istinto di conservazione, se egli risponde solamente ad impulsi biologici e più o meno è come gli altri animali... tutti dovrebbero comportarsi allo stesso modo, no? Perché non avviene così? Che cos'è che entra in gioco, nell'Uomo, fra il pensiero e l'azione?