Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
«I progressi scientifici che sono emersi all’inizio del XX secolo hanno prodotto un rovesciamento completo del pensiero rispetto alla tendenza dei secoli precedenti, quando si giudicava incompatibile il campo scientifico con qualunque discussione relativa all’esistenza di Dio». Questi progressi sarebbero l’ipotesi della morte termica dell’universo, la teoria della relatività, il Big Bang, l’universo finemente regolato, le evidenze circa l’improbabilità del passaggio dall’inerte al vivente.

L’ipotesi della morte termica dell’universo, conseguenza della seconda legge della termodinamica, implica che l’universo abbia avuto un inizio, e l’inizio suppone un iniziatore. La teoria della relatività afferma che tempo, spazio e materia sono legate, e che nessuna delle tre può esistere senza le altre due: ciò implica una causa all’origine del nostro universo non temporale, non spaziale e non materiale. Stesso discorso per il Big Bang: spazio, tempo e materia cominciano insieme in quel momento, ma prima cosa c’era? Qualcosa di atemporale e un’entità immateriale da cui tutto ha avuto inizio, e che resta fuori dalle possibilità della scienza sperimentale. L’ipotesi teistica diventa ancora più forte quando si osserva l’universo e la vita come fenomeni finemente regolati.

«John Lennox, professore di matematica all’università di Oxford, spiega: “Alle origini dell’universo, perché possa esistere la chimica che permette la vita, il rapporto fra la forza elettromagnetica e la forza di gravitazione dovette essere regolato con una precisione di 10 alla -40. Per dare un’idea della precisione di 10 alla -40, immaginate che noi ricopriamo tutta la Russia di monetine, e che su ognuna costruiamo delle pile di monetine su tutto il territorio fino ad un’altezza uguale alla distanza che c’è fra la terra e la luna; dopodiché, prendiamo un miliardo di sistemi identici a quello iniziale e dipingiamo di rosso una sola monetina. Poi bendiamo gli occhi di un amico e chiediamogli di trovare quella monetina dipinta di rosso in un solo tentativo. La probabilità che ci riesca è dell’ordine di 10 alla -40. Davvero una probabilità infima”. Questa precisione, “dell’ordine di 10 alla meno 40”, è descritta dall’astrofisico di fede buddhista Trinh Xuan Thuan come una improbabilità “paragonabile a quella di un arciere che, tirando una freccia a caso, colpisca un bersaglio di un centimetro quadrato collocato al lato opposto dell’universo”».

Discorso simile vale per l’apparizione della vita: «La biologia ha evidenziato, alla fine del XX secolo, la necessità di una regolamentazione supplementare dell’universo: quella che ha permesso il passaggio dall’inerte al vivente. In effetti, quello che in precedenza si riteneva un semplice salto da effettuare da una sponda all’altra del fossato che separa il più complesso degli inerti dal vivente più semplice conosciuto, si è rivelato in realtà l’attraversamento di un golfo immenso, che non si è certamente potuto realizzare per le sole leggi del caso».



Dieu, la science, les preuves – L’aube d’une révolution di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies. Prefazione di Robert Wilson, premio Nobel per la fisica 1978

Ci sono proprio i paragrafi che riporti tu. Vedi a volte le coincidenze...

https://www.tempi.it/promemoria-per-...-dimostra-dio/

Comunque Cono, prima di avere in generale richiami, vediamo di darci un taglio a queste continue citazioni di libri con pragrafi copia-incollati di scienza e fede, che non è la sede giusta per i tentativi di dimostrare dio e dimostrarlo tramite la scienza e gli scienziati credenti.