“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Mia figlia per tutti sicurezza sta facendo Karate
Nu possa mai serv
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Citazione Originariamente Scritto da conogelato
Come spiegare la paura a chi non la conosce?Tutti vorremmo essere liberi: di uscire, di andare, di vivere
Le tua libertà è compressa dal solo fatto che esiste qualcun altro, indipendentemente dalla bontà di quel singolo individuo che non conosci?
Quando cammini per strada hai disagio o paura incrociando un capannello di donne? Indipendentemente dalla bontà di quelle donne della quale non hai conoscenza?
O anche, quando è sera cammini dal lato della strada dove le macchine vanno nel senso opposto al tuo? Perché così non possono fermarsi? O comunque con il pensiero che l'arrivo di una macchina dietro scoraggi eventuali malintenzionati dal rallentare e seguirti con il finestrino abbassato?
Ti chiudi in macchina sempre, spesso anche di giorno?
me ne è venuto in mente un altro da suggerire ad amiche, figlie etc
quando dovessi uscire con un nuovo ragazzo/uomo, lascia detto a qualcuno con chi sei e dove stai andando o lascia un biglietto scritto a casa
Io dico che è la società che ha bisogno di essere rieducata, e questa colpevolizzazione dell'uomo mi pare lasci un po' il tempo che trova. Gli uomini che oggi tendono a comportamenti prevaricatori (che ricordiamolo, solo per una piccola minoranza poi sfociano in violenza vera e propria), lo fanno perché hanno ricevuto rafforzi positivi nel corso della loro vita, e questi non sono venuti dagli altri uomini, ma dalla maggior parte delle altre persone, ambosessi. Faccio un esempio: io stesso quando avevo vent'anni ero uno che faceva lo stronzo con le ragazze, e la cosa aveva un riscontro positivo, se non fosse stato che ero io a non sentirmi bene con me stesso, probabilmente avrei continuato, e col senno di poi, a volte mi domando se sia valsa la pena di cambiare, quando oggi vedo persone che mi ricordano spaventosamente il me stesso di vent'anni fa passarmi avanti nel plauso generale (storia recente, mi brucia parecchio ancora, niente domande, please), tutti gli adolescenti maschi imparano che determinati atteggiamenti sono socialmente premiati, la stragrande maggioranza non arriverà mai a farli sfociare in violenza vera e propria, ma fintanto che la violenza si manterrà nei limiti per cui viene interpretata come rassicurante sicurezza di se continueranno ad essere premiati.
Non avete ancora visto niente
Moderatore droghe
Purtroppo mi rendo conto di essere cresciuta in un clima “di attenzione”
Un po’ per “cultura familiare”
Stai attenta, state insieme, avvisa dove sei
Abbastanza altro perché ho vissuto a Napoli
Se uscivo con qualcuno poi, non c’era pericolo
Lo sapevano tutte le mie amiche
Purtroppo non ci sta nulla su cui ridere, lo so
Ma a mia figlia dirò le stesse cose
Attenta e usa bene le nozioni di Karate
All’occorrenza un calcio nei @@ e lascialo piegato in due per terra
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-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Un altro, man mano che mi vengono in mente
se sei inseguita, allora urla , ma non aiuto, che tanti se ne fregano, grida al ladro , grida al fuoco, se le persone temono di essere coinvolte si interessano
Bomba, funziona di sicuro
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-Where there’s will there’s a way-
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Il problema della violenza è che sotto molte forme viene socialmente accettata, quindi probabilmente dice bene Doppio, è la società che va rieducata.
Ad esempio nessuno si scandalizza se una ragazza transitando di fronte a un capannello di uomini, perfetti sconosciuti, viene presa di mira da commentini più o meno velati: "cosa ti farei", "bella figa", fischi, gesti più che mai espliciti, ecc. Quella è la prima soglia delle molestie. Ma se lo dici, ti danno dell'esagerata. Eppure il catcalling è una molestia vera e propria. Solo che nessuna si sognerebbe di denunciare qualcuno per qualche commento in strada. Quanti uomini dovremmo denunciare, altrimenti?
Il problema è la mentalità. E' il fatto che certi uomini si sentano liberi di rivolgere a una perfetta sconosciuta che si fa gli affari propri commenti tutt'altro che appropriati.
E vogliamo mettere le molestie al lavoro? A chi non è capitato il collega che ti rivolge apprezzamenti spinti, o che ti piazza la manata sul culo? E non vai a denunciarlo per quello, perché comunque ci devi lavorare insieme, hai comunque a che fare con lui, ecc. Se sei una con un po' di carattere gli fai passare la voglia alla svelta, ma se sei una donna un po' timida e impacciata spesso ti senti bloccata, non sai come reagire, e subisci in silenzio.
Visto che c'è chi dice che le esperienze personali sono sacre, nella mia vita lavorativa mi è capitato un sacco di volte di trovarmi in situazioni difficili sotto questo punto di vista. I primi anni ero un'ingenuotta, poi. Così mi capitò di uscire a cena con uno dei soci del giornale il quale mi diceva di volermi parlare di cose di lavoro, per poi dovermi districare in una situazione di complimenti piuttosto spinti e proposte neppure troppo velate, accompagnate dalla considerazione che se fossi stata carina con lui la mia posizione lavorativa ne avrebbe risentito in positivo.
E per fortuna avevo avuto la lungimiranza di non accettare che mi venisse a prendere, ma avevo insistito per arrivare con la mia auto, sicché sono riuscita ad andarmene alla svelta dicendo che non stavo bene.
Di quella sera ricordo di aver provato un disagio terribile, anche per la paura che il tutto potesse avere ripercussioni sul mio lavoro. E mi chiedevo cosa avessi sbagliato. Perché poi è sempre così: noi donne finiamo per addossarci la colpa.
Non parliamo dei colleghi (o degli uomini in generale) che si sono sentiti in diritto di farmi trovare bigliettini sconci, di palparmi il culo, di provare a baciarmi, anche. Con il passare degli anni ho imparato ad essere più sgamata, a riconoscere subito chi avrebbe assunto atteggiamenti molesti e a tenermene alla larga, o a frenare sul nascere qualsiasi situazione inopportuna.
Ma sono cose che, appunto, si imparano. A 20 anni non le sai, non le capisci, non hai abbastanza malizia da rendertene conto. E non è neppure giusto che la donna debba continuamente cercare di tutelarsi da chi si sente in diritto di trattarla come un oggetto, una preda, un quarto di bue da cuocere a fuoco lento.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Sbagliamo noi
Il dogcalling (lo possiamo chiamare cosi’?) lo dobbiamo fare pure noi!
La loro è tutta invidia perché noi non gli fischiamo appresso
Quando andavo a scuola di inglese, al primo corso, un insegnante mi chiese se erano calze quelle che indossavo
Erano dei calzini a rete, marroni, nemmeno neri, perché si sa che il colore e’ importante per far sfrenare i tori nell’arena
Sopra avevo i jeans e allora portavo le ballerine
Ecco, sarà forse per questo che adesso porto i calzini ammoscia uccelli da sopra i leggings?
Va a sape’
Io lo faccio per gli uomini, li capisco, i leggings troppo gli raccontano
E’ vero o no?
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Il problema è culturale, Dark: educativo, certo, ma riguarda sia gli uomini che le donne, i nostri figli e le nostre figlie, studenti e studentesse. Famiglia e scuola, ognuno nel suo ambito, sono chiamate a trasmettere innanzitutto il senso del Rispetto per l'Altro. Dovrebbe essere naturale... semplice.... giusto possederlo. Purtroppo, come dicevo ieri, spesso non è così. Esiste una radice di Male nell' animo umano. Una tendenza al sopruso, alla prevaricazione, alla violenza. Bisogna farci i conti purtroppo. Ecco perché è necessario unire alla virtù (del Rispetto) anche la prudenza, anche la saggezza.
amate i vostri nemici
E ripeto, se una saggia non è? Se una è ingenua e sempliciotta, che fa?
Non è la donna che deve essere saggia. E' un problema culturale, è vero, ma non è la donna a dover essere prudente. Io dovrei poter andare in giro nuda senza che qualcuno debba sentirsi in diritto di commentare la cosa in modo volgare o di mettermi le mani addosso. E parimenti un uomo, sia chiaro. Così come dovrei essere libera di coprirmi tutta, di mettermi un burqua o una minigonna giropassera. La libertà, la parità, è questo. Che una donna persona della propria vita possa decidere come cavolo le pare senza dover temere per la propria incolumità.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Hai perfettamente ragione.
Ma la violenza non è solo sulla donna, è violenza gratuita contro i più deboli, vecchi e diversi, contro gli omosessuali, contro i portatori di handicap, i disabili, barboni e poveri, quelli che nessuno vede e che non si possono difendere.
Quello dove viviamo è un mondo di merda.
Non è che magari questi nominati sopra hanno provocato? Hanno portato all'esasperazione? Forse erano ubriachi, magari erano vestiti in maniera succinta, cosa ci facevano in giro da soli? A quell'ora?i più deboli, vecchi e diversi, gli omosessuali, i portatori di handicap, i disabili, barboni e poveri, quelli che nessuno vede
Non diamo tutta la colpa ai violenti, la vittima avrà pur fatto qualcosa per cercarsela