La domanda più indiscreta, più insolente, più insoffribile, e la più comune anche, la più persecutoria, al telefono e faccia a faccia, la domanda che tortura chi ama la verità perché la si formula per avere in risposta una miserabilissima bugia...
Non chiedo mai a qualcuno a cui tengo "come stai?", di solito è un "allora come va?" oppure "tutto apposto?"...
Ma mai all'inizio di una conversazione, durante il dialogo si, ma prima deve sempre esserci dell'altro.
In un mondo di menzogne a cui nessuno importa nulla (o molto poco) degli altri, una domanda così è meglio non farla, ci si guadagna in dignità.