guarda che questo è il motivo per cui 9 medici su 10 sono obiettori, siamo in ritardo di decenni su tutte le legislazioni dei diritti civili, sui sistemi educativi e tanto altro; poi, se la cosa ti interessa meno della polemica tra don Camillo e Peppone, allora continua così:
giudica il pensiero filosofico e scientifico, l'esperienza di quello; nessun epistemologo sano di mente si sognerebbe di polemizzare col religioso sul senso della fede; per questo Odifreddi fa abbastanza incuriosire, tanto è "vecchio", obsoleto, stupidello e pure sospetto; faccio un ultimo sforzo di chiarezza:
tentare di confutare il fondamento mitologico della fede, oltre ad essere un argomento a vuoto - perché in effetti non si dimostra nulla, ma nemmeno quella mitologia ha la pretesa di essere "vera" - produce una conseguenza dialettica importante, che forse per un istante capisci, come frase, ma non nell'importanza del concetto:
se io ribatto al credente sulla sua mitologia fondativa e gli ribatto qualcosa che equivale al concetto:
Dio non esiste, potrei anche avere ragione, sul piano della realtà ; solo che il portato logico di quella statuizione nel concreto sociale è:
Dio non esiste, pertanto, il senso del sacro è ingiustificato, è creduloneria irrazionale; con l'eventuale appendice, se possibile ancora più ingenua, per cui nel "sapere" scientifico - contrapposto q quella creduloneria - ci sarebbe tutto ciò che ci serve per orientarci;
perché, bada, alla fine questo è il messaggio che viene fuori nelle polemiche ateiste o confutazioniste;
siccome io ti ho dimostrato che invece il "sacro" - nel senso di valore assoluto inderogabile - è in effetti un'esigenza essenziale: se io ho un'erezione e la capacità di costringerti, ti incontro in strada, ti metto a pi-greco-mezzi

e ti guarisco la stitichezza, che tu sia d'accordo o meno; in base a quale legge scientifica non dovrei farlo, se ne ho voglia e sono in grado di importelo senza conseguenze avverse ? nessuna; ma, evidentemente, tu assumi una legge morale - assoluta, nel senso di autosufficiente - per cui la tua libertà di sottrarti a quella violenza è "sacra"; o no ?
ora, fai attenzione: nel momento in cui tu esprimi un'idea del genere, comunque auto-sufficiente, quindi non vincolata ad alcuna
verità che si evince dal mondo sensibile - cioè, quello di cui si occupa la scienza - che importanza può mai avere che un credente fondi la sua idea, analogamente assoluta, su qualsiasi mitologia, pure difettiva o addirittura risibile, se ti pare ? nessuna; non ha nessuna importanza, è irrilevante come in un software è irrilevante che si veda una cartella di file che brucia, oppure il puffo scontento che getta una busta nel cestino;
però, le conseguenze sociali dell'Odifreddismo, poi sono rilevantissime; perché, come ho scritto, assieme a quell'inutile polemica negazionista di Dio, la conseguenza è che tutto il "sacro" viene abbandonato nelle mani dell'entità che ne brama il monopolio, perché non c'è niente da contrapporre;
quando i francesi hanno fatto la loro rivoluzione, che era in grande misura anti-clericale, si sono inventati una religione civile sostitutiva, con una costituzione civile del clero; mica erano così scemi di lasciare quell'aspetto nelle mani dei soliti noti, per quanto il tutto fosse abbastanza ingenuo;
forse una decina d'anni fa, mi pare in una trasmissione serale di Augias, si è presentata l'occasione rarissima in cui un pastore valdese discuteva con un prete cattolico di varie questioni, tra cui la famiglia e la sessualità ; per informazione, i valdesi sono cristiani, protestanti; quindi credono in Cristo risorto, nella Trinità , ecc... come i cattolici; però, il pastore/a non sono sacerdoti come il prete, poiché lo sono tutti, donne incluse; e il matrimonio non è un sacramento, ma un fatto mondano;
parlando di sessualità , il pastore diceva:
io sono sposato e ho due figli, mi pare ovvio che, non solo con mia moglie abbiamo avuto una frequentazione sessuale molto prima di decidere di sposarci, ma anche che non abbiamo avuto solo due rapporti sessuali; e quindi facciamo ricorso alla contraccezione;
ora, tu prova ad immaginare se, al posto della Chiesa cattolica, nella società fosse egemone come quest'ultima un'entità dedita esplicitamente al sacro, ma che postula l'uguaglianza tra i generi, la disobbedienza all'autorità in nome del primato della coscienza, l'irrilevanza delle preferenze sessuali a fronte dei sentimenti - quelli celebrano i matrimoni omosessuali - e tutta una serie di cose ancora più rilevanti su cui non mi dilungo;
nota che tutta questa roba viene elaborata a partire dalla stessa mitologia religiosa dei cattolici, quella che ti esalti a confutare; ma che, evidentemente, non è di per sé causa necessaria e giustificativa di ostilità , o non dovrebbe;
il risultato, però, nel concreto della società e cultura italiana, è che volendo buttare via l'
acqua sporca dell'inutile metafisica su "Dio", hai regalato pure il monopolio sul
bambino dei valori sacralizzati; e ti ritrovi Roccella, la suora che ti dice se puoi trombare a 16 anni, il cardinale che pontifica sui diritti del malato terminale, quelli che vogliono togliere i figli alle coppie omo, e quant'altro, in una società in cui quell'opinione effettivamente è integrale e coerente per un 2/3% della popolazione - lo vedi pure qui dentro - ma conta nel potere reale per il 70%, dato che esercita quel monopolio del sacro che Odifreddi lascia loro;
ora capisci qual è il punto, cosa connette l'inutile polemica scientista e confutazionista alla circostanza che tutti gli altri utenti hanno certamente un loro "sacro", tu ed io inclusi, ma sono orfani di un quadro ideologico in cui collocarlo e far valere le proprie ragioni ?
ti ho fatto l'esempio dei vegan-animalisti, perché quello è un sentimento spontaneo sfuggito alla censura clericale, e in qualche modo capace di strutturarsi in ideologia semplice, accessibile facilmente a quegli strati della popolazione propensi a forme di devozione; la pensionata 70enne di Bari, o la giovane coppia aretina - o di Empoli

- che ha il gatto o il cane, e che vengono da ambienti più o meno intensamente devoti, investe spontaneamente in una forma alternativa di sacro; e le conseguenze - buone o cattive che uno le consideri - sull'ordine sociale sono parecchio rilevanti; 9 su 10, se tu hai attenzioni sacre per il gatto, ti viene male ad importi sul partner in modo violento;
analogamente, se la sessualità femminile viene strutturalmente considerata in un'ideologia del sacro che la libera da una funzione subalterna nel quadro della "Famiglia", quel sacro ti inibisce il pensiero di poterla legittimamente trattenere se ti vuol lasciare, e magari prenderla a martellate;
ma se il sacro lo lasci ai preti, perché hai l'hobby di sbertucciarne le ingenuità di interfaccia, ti resta un 80% della popolazione privo di bussola ideologica; guarda un portato concreto della questione:
il calo demografico; la cosa sembra interessare solo i cattolici come Cono, che in effetti ha fatto figli; li ha fatti perché è sostenuto da quell'ideologia della famiglia; in Francia li fanno tutti, cattolici e no; noi siamo in mezzo al guado; l'ideologia tradizionale non ci piace; ma per un Turetta che ammazza Giulia, ci sono 9 Vega o Axe prudenti, che si pigliano il gatto o il cane, ma siccome non hanno un modello di riferimento del "sacro", riducono prudentemente l'intensità del proprio investimento affettivo;
è ovvio che se prima nell'equazione cattolica della famiglia mancava l'incognita del
desiderio altrui, l'alea era minima e si investiva; oggi non lo fai più, perché ti mancano gli strumenti culturali; da mezzo secolo tiriamo i pomodori marci ai preti e al "patriarcato", ma non abbiamo un modello alternativo "forte", anche perché quella cultura anti-clericale e in genere "anti", serve solo a lasciare il campo libero al vecchiume.