sull'eliocentrismo: io ci credo perché è il frutto di rilevazioni scientifiche cioè "verificabili" in qualche modo. sul terrapiattismo posso capire che le immagini che provengono dai satelliti siano abbastanza parziali (cioè si vede un pò come un "guscio" e non una sfera). quanto ai creazionisti che si cimentano utilizzando ancora ad oggi la logica di aristotele nel dimostrare che esiste un principio primo o comunque una qualche forza che custodisce la luce alla fine del tunnel, è una convinzione teologica che non ha niente da invidiare ai postulati della fisica. insomma non è che si possa dimostrare l'esistenza di dio e non del bosone di higgs o viceversa. che si dessero una calmata. tra parentesi noto che anche il papa è ricorso alle iniezioni stimolanti (sarà un caso?)
axe, in ogni società esistono delle regole. quali sono quelle da seguire? sicuramente a mio modo di vedere sono obbligatorie le norme familiari e poi sociali e poi statali che maggiormente si conservano nel tempo perché più risalenti. e penso al matrimonio e all'educazione dei figli. queste regole hanno attraversato secoli perché lentamente si è preso coscienza che sono le più giuste. perché? perché se non le osservi arriva il momento che te ne penti. e ti dico questo non perché sono un tradizionalista. te lo dico perché mettere bocca su regole consolidate da migliaia di anni non è molto proficuo. e non lo è non perché c'è il prete che ti rifiuta la penitenza ma perché proprio hanno esse regole un intrinseco valore che si trasmette per generazioni. le donne e i travestiti non sanno a cosa vanno incontro perché alla base delle loro convinzioni vi è o un desiderio di trasgredire per ripicca l'ordine sociale oppure una non comprensione di come vanno le cose. una chicca: se abbiamo tanti casi di psicosi o depressione che vanno a rendere il ssn una pletora di consumatori di farmaci un motivo ci sarà. e non è un problema patologico a livello medico ma meramente morale.
il che mi pare vada più che bene.
sul fine vita? hai una vaga idea di che cosa sia il fine "vita" e quale sia il punto di non ritorno tra vita e morte? se si assume che la morte sopraggiunge con la cessazione delle funzioni cerebrali, le quali sono rette da una attività elettrica, mi sai dire fino a che punto la presenza di fenomeni elettrici è rilevabile? e se quello che sembra un cadavere venisse, a causa di scarsità di conoscenze scientifiche sul fine vita, "seppellito da vivo"?
Sulle suore: almeno hanno un etica che le dirige e che, per quanto dura, è comunque tale da "dare una formazione" al bambino e parlo per esperienza. chi in tenera età ha frequentato istituti retti da suore o preti mediamente ha più successo nella vita. un nome su tutti: "giancarlo magalli".
nessuno ti obbliga infatti ad andare dalle suore perché i tuoi figli vengano educati in maniera cattolica. fai quello che ti pare. io però la mia te l'ho detta.