sono due cose diverse: da un lato i neo-creduloni, un fenomeno artificioso e marginale;
lo scienziato credente invece è un testimonial: chi crede non è per questo un buzzurro, è una scelta; non è diverso dal mostrare il miliardario con la panda a chi può permettersi solo quella e vuole sentirsi meno sfigato;
mo' il punto, se uno sapesse qualcosa di teologia, è che questi da decenni si sono arresi, col Concilio e il primato della coscienza; arresi alla teologia protestante e all'etica laica;
che bisogno c'è di discettare di scienza e fede quando il papa dice:
Dio perdona il non credente che obbedisce alla sua coscienza ?
non so se cogli il senso....
quello sta dicendo che per il suo dio è irrilevante la fede connessa alla sua stessa dottrina: Dio, Gesù, la Trinità... ma se ti comporti secondo coscienza, va bene uguale
prima dicevano: Nulla salus extra ecclesiam, non c'è salvezza fuori dalla Chiesa
a che serve polemizzare ? basta citare questo e fine dei discorsi
Mussolini nasce tipicamente anticlericale, ma si tratta proprio di quell'antropologia funzionale cresciuta nello stato pontificio;Mussolini, se non ricordo male, non è mai stato un credente, nemmeno dopo i Patti, e ha creduto solo sull'opportunità di raccattare consensi e potere tramite la parte cattolica e la Chiesa e a questa ha fatto comodo per gli altri motivi a seguito dello spodestamento dopo Porta Pia. La nostra "piccola rivoluzione" non è durata.
il laicismo post-unitario era una cosa diversa, che sorgeva in una cultura borghese e spaziava in diverse tendenze politiche moderniste, alcune liberali, altre pre-fasciste;
l'anticlericalismo socialista e repubblicano era una specie di francescanesimo estremista; apparentemente irriducibile, ma in realtà superficiale, perché non rappresentava quelle istanze borghesi davvero alternative al paternalismo del clero.