Quando vado a cimitero di Solarino, il primo a rendere omaggio è Carletto, un amico e collega di mio padre, morto prematuramente, suicida. La foto lo mostra in divisa da sottufficiale, con pizzo e capelli castani, di una cultura, gentilezza e modi di fare straordinaria. Una volta mi madre notò un libro sul corano, nella sua auto e gli chiese come mai leggesse il corano e lui rispose perchè aveva letto prima la Bibbia e voleva documentarsi. Io lo ricordo con affetto rimpianto perché quando venne a mancare avevo solo dieci anni. Con lui ricordo un bel viaggio in Belgio, ospiti per dieci giorni dai suoi genitori. Visitammo diverse città, tra le quali Waterloo e poi anche Amsterdam. Un vero gentiluomo dall'animo sensibile. Uomo affascinante e d'altri tempi. Ci regalò anche il primo cane che abbiamo avuto, Arno, un mastino napoletano di un'intelligenza e sensibilità unica. A lui porto per primo dei fiori... Chissà se adesso è insieme a mio padre, come quando furono entrambi imbarcati sulla stessa nave.