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Discussione: Il vostro pensiero in questo momento - new

  1. #436
    Non mi è mai piaciuto Albano.

    Sono molto empatico... avrei dovuto fare il prete...

    solo che in teoria non gli è permesso di fare sesso...

    che poi il sesso... diciamolo... è la forma estrema d'altruismo...

    in fin dei conti, si condivide qualcosa del nostro corpo con un corpo estraneo al nostro...

    più altruismo di questo....
    Bambol utente of the decade

  2. #437
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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    In un interminabile viaggio - Wanderlust
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    Anto’ come ti è venuto in mente il prete, mo?
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

    -Where there’s will there’s a way-

    -Work hard have fun & be nice-



  3. #438
    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Anto’ come ti è venuto in mente il prete, mo?
    Non saprei... qualcuno citava Cono.
    Bambol utente of the decade

  4. #439
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Friuli V.G.
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    Buongiorno e buon inizio settimana belli, siete pronti per la ripresa? Su forza che bisogna mandare avanti la baracca!
    ...io sono già per strada, voglia di lavorare zero meno come d'altronde mi succede i lunedì mattina quando ho passato un w.e.mediocre
    ...vabbè dai passerà anche questa merdavigliosa giornata
    ...lei cantava, val la pena vivere solo dalle 11, io invece dico, dalle 5 [della sera però ]


    Mens sana in corpore sano

  5. #440
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    In un incantevole paese della regione dei trulli
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    Oggi mia madre è andata a Foggia con mio padre, speriamo che le vada tutto bene...
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  6. #441
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    più o meno. ma le parole di uno scrittore sono necessariamente ambigue - è il senso dell'arte stessa - quindi in questo caso aiutano poco;





    rispondendo a Folle, e a tutte, poi, il tutto è molto semplice e complicato nello stesso momento; un po' mi fa fatica esprimere perché mi sento sempre grillo parlante che fa la lezioncina; una premessa dovrebbe essere che chi si legge nelle circostanze che descrivo faccia uno sforzo per mettere da parte una narrazione "morale", in cui giudica o si sente giudicata;

    perché tutto il meccanismo in effetti sarebbe analogo a quello che succede in analisi, dove l'analista non giudica; infatti, col tranfert il più delle volte il paziente si innamora; ma parto da un'episodio di qualche settimana fa:

    mi è venuta a trovare amica da Monza, ex-moglie divorziata del mulino bianco dal mio miglior amico, passato pure lui qualche giorno fa;
    lei mi raccontava del suo nuovo fidanzato, contenta ma senza una particolare gioia; la conosco da più di 30 anni e le ho chiesto: ma tu sei mai stata davvero felice ? lei ha esitato e poi ha farfugliato qualcosa di irrilevante; perché di questo si tratta;

    lei è una gran bella persona, coi suoi pregi e difetti, una madre abbastanza presente di tre figli bravi e belli, anche loro con tanti pregi e qualche squilibrio; però la sua vita è stata dominata dai suoi bisogni fagocitanti; bisogni psicologici, magari intuiti, ma mai "assistiti" nella maniera dovuta; col che, ha trasferito questi bisogni in un percorso di strumentalizzazione dei suoi uomini; fate attenzione: in coppia ci si strumentalizza sempre, non c'è un giudizio morale; il punto è quanto il processo è funzionale;

    mo', il punto è esattamente qui:
    se una persona, per qualsiasi motivo, è molto concentrata sui suoi bisogni come li ha elaborati allo specchio nella narrazione di se stessa, si producono due effetti nefasti in termini di relazione:
    a) la mia mania degli elenchi... il primo è che più o meno si "vede" e seleziona l'altro solo nella misura dei bisogni di cui è consapevole; questo può anche funzionare, almeno in parte, come nel caso dell'amica di Folle e degli zeri del conto; nessuna obiezione di natura morale;

    il guaio è che se - come per la maggior parte di noi o proprio tutti - ci sono corazze nevrotiche, quel soggetto "ideale" di partner le rafforza, perché è, o diventa, funzionale a quel costrutto;
    a me - una digressione come esempio - è capitato, perché sono un soggetto presentabile e rassicurante nelle forme e nei modi, e quindi ispiro una tranquilla convenzionalità; poi, in effetti, il mio talento è un altro, di natura essenzialmente erotica, nel senso di fare sponda, autorizzare la liberazione di donne imprigionate in un eros mortificato, tipo lo "straniero di passaggio" o il cantante di piano bar di verdone, col quale fugge la moglie di Furio ho anche notato a posteriori che il più delle volte le donne che mi hanno istintivamente trovato attraente avevano un rapporto molto problematico con le loro madri; ma questo non lo so spiegare; fine della digressione personale;

    la conseguenza inevitabile di questo schema è che l'altro si "vede" solo per quelle prerogative funzionali all'assetto nevrotico; se, e finché, quello rafforza la corazza e si presta, è accettabile; se devia, diventa un pezzo di merda; in effetti, il pezzo di merda è quello che ti mena, minaccia, ricatta; non quello che si rivela un equivoco sentimentale per mutua incomprensione della disfunzionalità; solo che accettare questa cosa costa una rielaborazione di sé, e questo riesce ordinariamente solo ad un bravo analista; uno si fissa che gli serve un cacciavite, ma trova un martello; fa di necessità virtù e svita col taglio dello svelle-chiodi posteriore, ma gli fa fatica e si lamenta; intanto ha 20 quadri per terra da appendere e non si accorge che ha lo strumento ideale, perché si è fissato che deve svitare l'applique

    l'altra conseguenza, b) parimenti mortifera è che, specularmente, uno non si rende mai a sua volta conto della propria potenzialità liberatoria, che è una circostanza parecchio gratificante in coppia;
    se non contempli consapevolmente quell'"angolo cieco" di bisogni "sfidanti", che sfuggono al tuo controllo e mettono a repentaglio la corazza nevrotica, ti sarà altrettanto impossibile vedere il tuo potenziale valore liberatorio per quella persona, alla quale attribuisci necessità di strumentalizzazione e di bisogni analoghi ai tuoi;

    il risultato è uno sminuire la propria stessa capacità di farsi amare, con un circolo vizioso di calo dell'autostima ed equilibrio mortificante; magari, certe cose positive si avvertono, ma se manca un costrutto consapevole il tutto annega facilmente in gorghi di comunicazione inefficace, rabbia e rancori; come scrive Folle, pure qualcosa che c'era si perde, perché non l'hai potuto fissare;
    fine del pippone

    mo', il punto, tornando alla mia amica, è che se sei stato felice almeno una volta, ci metti tre nanosecondi a dire , e anche se sei depresso all'ultimo stadio per un istante ti sorridono gli occhi; non è l'ormonella dell'innamoramento soddisfatto, che più o meno abbiamo avuto tutti, ma che poi si esaurisce;
    è più una cosa tipo lo stupore del bambino che corre in bicicletta senza rotelle o nuota senza braccioli la prima volta e scopre: ma allora sono capace, posso anche io !
    in due casi mi è capitato con amici, perché i sentimenti sempre quelli sono; la gratitudine per avermi aperto scenari di libertà per mie attitudini che erano soffocate resta per sempre, anche se quei due amici non ci sono più da tanto tempo; sicuramente qualcosa del genere è capitato a tutti, o quasi; chi ha mostrato che si può fare una certa cosa, avere un certo desiderio, perseguire un'ambizione creativa, ecc...

    non saprei bene come spiegare la cosa in termini di coppia; devo tornare sulla mia esperienza; sono sempre stato piuttosto fortunato, nel senso che ho avuto belle relazioni con belle persone, ma con i normali problemi di tutti che poi le fanno finire; c'è sempre stato, almeno in modica parte, un minimo di quel riconoscimento dell'angolo cieco dei bisogni miei e altrui perché di natura sono introspettivo, ma sempre rimasto ad uno stadio di potenza insufficiente o mismatch di tempistiche; avrei potuto avere figli, ma questi impacci hanno pesato in modo decisivo;

    poi i pianeti si sono allineati nel modo giusto e, per circostanze fortunate questo riconoscimento bilaterale si è realizzato in modo potente, e con una persona che a prima vista sarebbe stata meno nel mio radar di idealtipo, anche se comunque una donna molto bella, con tante attrattive, ecc...
    quando ti arriva quella botta non è che puoi fraintendere, perché cadono in un istante tutti i dubbi, e si vede in tutto, a partire dal sesso, che comunque in quel tutto può anche essere solo un dettaglio; non lo era

    poi, per la cronaca, le cose non sono potute realizzarsi per circostanze avverse varie e solite, nel senso tipiche e analoghe alle precedenti; ma, solo per dirne una, anche se non materialmente, io sono diventato psicologicamente "padre" e uomo compiuto - nel senso che avrei investito tutto me stesso senza se e senza ma e che sarebbe andato tutto almeno in modo decente e onorevole - consapevole di essere amato e riscuotere fiducia per ciò che è degno lo fosse; e lei, allo stesso modo, ha incassato una gratificazione importante di essere capita, amata e accettata senza riserve con tutto il carico delle difficoltà sue, e anche la consapevolezza di essere decisiva per me in quello stesso modo;
    questa, per rispondere a Folle, è una cosa che resta, parecchio tenace;

    e se mi chiedono se sono stato mai felice, dico subito di sì, perché quella cosa resta per sempre;

    tutto questo pippone - necessario però - solo per dire che la sceneggiatura che uno si fa dei propri bisogni di relazione e di quello che "va bene" oppure no, è solo un impaccio, una griglia che impedisce di vedere l'80% delle realtà possibili, tutte ingabbiate in una strada obbligata Bologna-Milano, quando si potrebbe scoprire che ci piace arrivare alle Dolomiti, a Grado o a Camogli, se capita, si ha culo - perché quello serve - ma anche se si riesce a far caso alla circostanza che nell'angolo cieco ci potrebbero essere cose importanti che richiedono una rimozione di certi controlli e posture, revisione di identità confortevoli, ecc...

    non servirà a niente; mezz'ora dopo che avrete letto, pure se vi sembrerà sensato quello che scrivo, avrete dimenticato giustamente tutto infatti, su questa impotenza campano - giustamente - gli psicanalisti
    ma, forse, vi dovesse capitare la circostanza, magari si accende una lucina e fate caso a quello che vi capita; boh...
    La cosa grave sarebbe che una debba essere felice in funzione delle proprie relazioni sentimentali. La vera libertà è poter dire di essere felici a prescindere da questi.
    Non ho mai trovato sano far dipendere la propria felicità dagli altri.
    Poi la vita ti mette davanti a situazioni e difficoltà da superare che possono oscurare la felicità individuale, e su quelle non puoi farci molto, ma fare nella vita quello che ti piace, lottare per raggiungere i tuoi obiettivi, seguire le tue passioni... queste sono le cose che costruiscono la felicità, mattone dopo mattone. Per me la vera bellezza sta nel viaggio, non nel raggiungimento della meta.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  7. #442
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Comunque, buongiorno forum!
    Oggi qui grigio, domani arriverà il gelo, e non sono psicologicamente preparata.
    Così come non lo sono ad affrontare la nuova direzione qui dentro. Ma stringiamo i denti.
    Io sono in una fase in cui navigo a vista. Vivo quello che capita giorno per giorno, sperimento nuove esperienze e nuove conoscenze.
    A 42 anni mi sento improvvisamente più giovane.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  8. #443
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    La cosa grave sarebbe che una debba essere felice in funzione delle proprie relazioni sentimentali. La vera libertà è poter dire di essere felici a prescindere da questi.
    Non ho mai trovato sano far dipendere la propria felicità dagli altri.
    Poi la vita ti mette davanti a situazioni e difficoltà da superare che possono oscurare la felicità individuale, e su quelle non puoi farci molto, ma fare nella vita quello che ti piace, lottare per raggiungere i tuoi obiettivi, seguire le tue passioni... queste sono le cose che costruiscono la felicità, mattone dopo mattone. Per me la vera bellezza sta nel viaggio, non nel raggiungimento della meta.
    In un mondo ideale forse è magari potrebbe essere meglio, ma non funziona e non funzioniamo esattamente così.
    Vanno in crisi pure gli animali al mancare di un membro del gruppo o compagno/a di vita.
    Da quando nasciamo facciamo parte di vari tipi di relazione con vari individui, a partire dalla famiglia.
    La felicità e la realizzazione passano da tante cose.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  9. #444
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    In un mondo ideale forse è magari potrebbe essere meglio, ma non funziona e non funzioniamo esattamente così.
    Vanno in crisi pure gli animali al mancare di un membro del gruppo o compagno/a di vita.
    Da quando nasciamo facciamo parte di vari tipi di relazione con vari individui, a partire dalla famiglia.
    La felicità e la realizzazione passano da tante cose.
    Che passino da tante cose, sono d'accordo. Che debbano passare solo dall'avere o non avere un partner, anche no.
    Non siamo animali, per fortuna, e funzioniamo con un raziocinio.
    Io credo che si possa benissimo procedere per conto proprio ed esserne felici. Anche perché, se non si riesce ad essere felici con se stessi non si potrà mai rendere felice qualcun altro.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  10. #445
    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Che passino da tante cose, sono d'accordo. Che debbano passare solo dall'avere o non avere un partner, anche no.
    Non siamo animali, per fortuna, e funzioniamo con un raziocinio.
    Io credo che si possa benissimo procedere per conto proprio ed esserne felici. Anche perché, se non si riesce ad essere felici con se stessi non si potrà mai rendere felice qualcun altro.
    Sacrosanta verità, se non siamo felici con noi stessi non potremo mai rendere felice nessuno.
    Però non si può vivere l'amore in modo pragmatico e razionale. L'amore può essere tutto tranne che razionalità.
    Non per niente trovare qualcuno di veramente soddisfatto della sua situazione di coppia è davvero difficile.
    Credo che ognuno di noi debba procedere a modo suo. Siamo tutte entità diverse, nessuno è uguale ad un altro.
    Sull'amore, filosofi, scrittori, scienziati, poeti e artisti di ogni genere hanno scritto, elaborato, creato e detto miliardi di cose.
    Da sempre.

  11. #446
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Buongiorno e buon anno nuovo a tutti

  12. #447
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    Buon anno anche a te Break!

  13. #448
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ehilà ciao, altrettanto a te!

    Cercare la relazione con l'Altro, entrare in sintonia con un' altra Persona, trovare l'armonia con qualcuno che ci completi, col quale condividere tutto, gioie e affanni della Vita.... è del tutto naturale: fin dall' adolescenza.
    La felicità poi, come dice Vega, dipende anche da altre variabili.
    amate i vostri nemici

  14. #449
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    La cosa grave sarebbe che una debba essere felice in funzione delle proprie relazioni sentimentali. La vera libertà è poter dire di essere felici a prescindere da questi.
    Non ho mai trovato sano far dipendere la propria felicità dagli altri.
    ok;
    però in effetti le persone hanno relazioni;

    io volevo proprio evitare 'sta cosa per cui scatta il precettizio e tutti a esprimere giudizi di valore, manco fossimo al catechismo;

    perciò, facevo presenti alcune circostanze tipiche nelle quali le persone restano deluse, solo come osservazione; magari uno comincia a farci caso; assodato che la passione facilmente scema, cosa succede che determina un esito o un altro ? tante cose, come scrivi tu;

    però, mi pare che spesso un attaccamento debole dipenda dal fatto che è mancata quella componente di liberazione di pulsioni istintive positive, di crescita, che di mestiere è l'analista ad autorizzare, solo per indicare un benchmark;

    e il più delle volte, nel racconto del proprio passato sentimentale tante persone nemmeno hanno presente la categoria "di che aveva bisogno Pino o Lina " e che non trovava con me, al punto che se n'è andato ? così, quando si incontra Gino o Mina uno si ritrova nelle stesse barbe: non vede perché non sa dove guardare, in sé e nell'altro.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #450
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ok;
    però in effetti le persone hanno relazioni;

    io volevo proprio evitare 'sta cosa per cui scatta il precettizio e tutti a esprimere giudizi di valore, manco fossimo al catechismo;

    perciò, facevo presenti alcune circostanze tipiche nelle quali le persone restano deluse, solo come osservazione; magari uno comincia a farci caso; assodato che la passione facilmente scema, cosa succede che determina un esito o un altro ? tante cose, come scrivi tu;

    però, mi pare che spesso un attaccamento debole dipenda dal fatto che è mancata quella componente di liberazione di pulsioni istintive positive, di crescita, che di mestiere è l'analista ad autorizzare, solo per indicare un benchmark;

    e il più delle volte, nel racconto del proprio passato sentimentale tante persone nemmeno hanno presente la categoria "di che aveva bisogno Pino o Lina " e che non trovava con me, al punto che se n'è andato ? così, quando si incontra Gino o Mina uno si ritrova nelle stesse barbe: non vede perché non sa dove guardare, in sé e nell'altro.
    Ma su questo concordo in pieno. Io parlavo semplicemente del fatto di essere felice. Che non può, per me, dipendere dalla relazione.
    Poi se si disquisisce del perché una relazione non ha funzionato, c'è sempre un mondo dietro. Sono reduce da una relazione di 17 anni, che non ha funzionato, figurati.
    La maggior parte delle volte il problema è che si cerca di trovare una compatibilità perché ci sono dei sentimenti, ma di fatto questa compatibilità non c'è davvero. E di conseguenza poi manca anche la liberazione di pulsioni positive che ti è tanto cara.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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