Un altro grosso problema e' costituito dalla distribuzione della materia oscura ( ammesso che esista) nella struttura delle galassie, secondo gli astrofisici si presume che sia più concentrata nel bulbo sferico della galassia ma non si esclude che la dark matter sia maggiormente correlata con la materia normale e quindi agire in prossimità nella zona periferica della stessa oltre che all'esterno della parte visibile.
Recenti studi mostrano che esiste una semplice relazione universale tra l’accelerazione centripeta delle galassie e la distribuzione della materia ordinaria, cioè quella luminosa, in esse contenuta. Questo risultato implica che la materia visibile presente nel disco determina il profilo di densità dell’alone di materia oscura circostante. In altre parole, le distribuzioni della materia visibile e della materia oscura presenti nelle galassie siano connesse ancora di più di quanto era stato ipotizzato fino ad ora dagli astronomi.
I modelli proliferano, resta il problema di trovare gli elementi costituenti la materia oscura ... e per ora siamo nella piena oscurità!
Una osservazione ... Il delta fra l'andamento della velocità tra l'osservato ed il previsto aumenta all'aumentare del raggio ... quindi le condizioni di equilibrio kepleriano applicate alle galassie e' stata una aspettativa assolutamente errata ... fa sorgere il sospetto che la legge di gravitazione universale di Newton sia inappropriata a livello exra-galattico.
Isaac Newton formulò la sua teoria della gravità come un’azione a distanza: un pianeta risente istantaneamente dell’influenza di un altro corpo celeste, indipendentemente dalla distanza che li separa. Questa caratteristica spinse Einstein a sviluppare la celebre teoria della relatività generale, in cui la gravità diventa una deformazione locale dello spaziotempo. Il principio di località afferma che un oggetto è influenzato direttamente solo dall’ambiente circostante: oggetti distanti non possono comunicare tra di loro informazioni in modo istantaneo; conta solo ciò che si trova qui in questo momento. Nel secolo scorso, con la nascita e lo sviluppo della meccanica quantistica, i fisici hanno scoperto che i fenomeni non locali non solo esistono, ma sono fondamentali per comprendere la natura della realtà.
Uno studio propone un nuovo modello di interazione non locale tra la materia oscura di una galassia e la gravità: «è come se tutta la materia presente nell’universo dicesse alla materia oscura di una galassia come muoversi».