Grazie, gentile Doxa, sei stato chiarissimo!
Quindi l'immagine che ho postato io è fuori contesto. Però è stata inserita nella mostra de L'eterno femminino: vuol dire che anche i curatori ne capiscono poco?
Grazie, gentile Doxa, sei stato chiarissimo!
Quindi l'immagine che ho postato io è fuori contesto. Però è stata inserita nella mostra de L'eterno femminino: vuol dire che anche i curatori ne capiscono poco?
Ultima modifica di follemente; 18-01-2024 alle 16:00
My fair lady,
infatti le prime foto che hai inserito nel forum di quella mostra mi hanno lasciato perplesso. Non riesco a collegare quelle immagini con l’eterno femminino.
Purtroppo ci sono troppi promotori di rassegne che per pecunia organizzano numerose esposizioni ma non offrono quel che promettono.
Ultima modifica di follemente; 19-01-2024 alle 12:22
Buon pomeriggio Lady Folle,
anche se non hai pagato l’ingresso alla mostra, c’è sempre un committente che elargisce denaro, forse l’assessorato alla cultura e/o al turismo del Comune di Trieste ?
Raccogliere in un luogo tele sparse in varie sedi non è facile. Ci vuole tempo, pazienza, pagare chi presta il quadro, l’assicurazione sul quadro, l'imballagio, il trasporto, ecc..
Io, sapendo a cosa allude la frase “eterno femminino”, andrei di nuovo a Villa Sartorio, chiederei un appuntamento con uno degli organizzatori (se non è presente in quella sede) e mi farei spiegare da lui il perché del titolo a tale esposizione.
Sbaglio se penso che quel titolo mistificante è, come si suol dire, un “richiamo per le allodole” ?.
Cos’è il richiamo per le allodole ? E’ un dispositivo utilizzato nella caccia a quei volatili. Le curiose allodole si avvicinano perché vengono attirate dai riflessi del sole emanati dagli specchietti.
Nel comune modo di dire si riferisce a qualsiasi titolo o spot ingannevole per attirare il pubblico, in questo caso una mostra con una trentina di quadri che raffigurano donne.
Te lo ricordi il democristiano Giulio Andreotti ? Persona dotata della tipica arguzia romanesca del tempo che fu. Disse: “A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina” !
Ultima modifica di doxa; 20-01-2024 alle 07:14
Buona serata Doxa,
domani una mia amica va alla visita guidata della mostra: l'ho invitata a chiedere alla guida se ritiene che la femme fatale rientri nel concetto di "eterno femminino".
Certo, "Eterno femminino" come titolo attira di più che non "Ritratti femminili borghesi".
Ultima modifica di follemente; 19-01-2024 alle 21:04
Ovviamente !
Mi hanno segnalato e ti "segnalo", nel caso possa interessarti, che a Trieste, nelle stanze del Castello di Miramare fino al 31 gennaio c'è la mostra "Ars botanica. Giardini di carta". Propone la collezione di libri messa insieme da Massimiliano d'Asburgo (1832 - 1867) e da sua moglie, Carlotta del Belgio (1840 - 1927), dedicati alle piante, ai fiori, ai giardini.
Ultima modifica di doxa; 20-01-2024 alle 17:51
Grazie per il suggerimento, Doxa.
Cercherò di vedere questa mostra prima che chiuda.
Buonasera Regina,
non so chi sia l’autore dell’acquerello con il bel fiore. E’ in uno degli antichi libri appartenuti agli Asburgo (Massimiliano e Carlotta), in mostra a Trieste nel Castello di Miramare.
Acquerello o acquarello ? Vanno bene entrambe le modalità però… i “sacri testi” dicono che è preferibile acquerello.
Poco fa stavo esaminando alcuni dipinti di epoca pompeiana.
Con un volo virtuale porto te e le altre ladies del forum a Pompei.
Viene anche Cono, ma rimane fuori dalla zona archeologica. Deve andare nel vicino santuario dedicato alla Beata Vergine del Santo Rosario”.
Noi entreremo nell’antica Pompei, la città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C.. coprendola con ardenti ceneri e lapilli.
Andiamo in “Via dell’Abbondanza”
Pompei, via dell’Abbondanza. In epoca romana ai lati di questa strada c’erano le domus aristocratiche, fra le quali quella detta della “Venere in conchiglia”
La parete di fondo del peristilio è decorata in affresco.
Nel pannello centrale è raffigurata Venere: ha il diadema, gli orecchini, la collana e il braccialetto nel polso sinistro; braccialetti anche alle caviglie; è stesa all'interno di una conchiglia trasportata da delfini e accompagnata da due putti alati, quello nella parte iniziale cavalca un delfino, ha il capo coronato e con le mani sorregge l'asta con lo stendardo; l'altro putto ha le mani poggiate sulla conchiglia.
Sulla stessa parete ci sono altri due pannelli laterali:
a destra è dipinta una bianca fontana ornamentale con uccelli, piante.
Nel pannello sulla sinistra è raffigurato un piedistallo con sopra una statua di Marte con lancia e scudo. Anche in questa scena ci sono piante e volatili.
Ultima modifica di doxa; 22-01-2024 alle 06:55
Perché mi hai tagliato fuori?
Non posso unire il sacro al profano? La Messa al Santuario dura solo un' ora...
amate i vostri nemici
Va bene Cono, aggregati a noi. Dopo la Messa ti aspettiamo nel forum (la piazza principale) con veduta sul Vesuvio.
Dopo andremo nella zona del “teatro grande”
Quando saremo nella cavea non fare come usi sempre, cominci a recitare. Dimentica la tua passione per la recitazione.
Ma è possibile dimenticare ?
Lo scrittore e aforista tedesco Georg Christoph Lichtenberg (1742 – 1799) scrisse: “Una buona memoria è un buon dono di Dio. Ma poter dimenticare è talora un dono divino ancor migliore”. E’ il dono di non aver sempre incombenti nella mente i propri errori, le cattiverie altrui che ci sono state inflitte, le fantasie dispersive, le ostinazioni del passato. Chi non si libera da questa zavorra viene colto dalla depressione.
“La natura ha concesso all’uomo la felice capacità di dimenticare. Altrimenti non sopporterebbe la vita”,[/B] scrisse lo svedese Hjalmar Soderberg (1869 – 1941) nel romanzo: “Il gioco serio”.
Concordi con la sua opinione ?
Oppure preferisci quella del principe Amleto di Danimarca (Shakespeare) che riflette sulla vita mentre è nel castello di Kronborg, ad Elsinore
Castello di kronborg
“Essere, o non essere, questo è il dilemma» (To be, or not to be, that is the question): è la celebre frase nel soliloquio di Amleto nell’atto 3, scena I.
L'interrogativo esistenziale del vivere soffrendo (essere) o ribellarsi rischiando di morire (non essere) è alla radice dell'indecisione che impedisce ad Amleto di agire (il famoso «dubbio amletico»). Spesso quando pronuncia il soliloquio Amleto viene rappresentato con in mano il teschio del buffone Yorick, ma in realtà si tratta di due scene diverse.
Laurence Oliver
"Essere, o non essere, questo è il dilemma:
se sia più nobile nella mente soffrire
colpi di fionda e dardi d'oltraggiosa fortuna
o prender armi contro un mare d'affanni
e, opponendosi, por loro fine? Morire, dormire…
nient'altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l'ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga".
[…].
Vedi Cono si può giocare anche con i riferimenti culturali.
“Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé” (Pablo Neruda).
Ultima modifica di doxa; 22-01-2024 alle 19:07
Tutti gli affreschi di Pompei io li ho visti tutti dal vivo ma è sempre belli rivederli!
E mi piace anche l'aforisma di Pablo Neruda, grazie doxa!
Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI
Io penso che la memoria sia importantissima: non dimenticare, ricordare.... tutto, anche le esperienze più dolorose che facciamo nella Vita.
Egualmente, è importante anche fermarsi, ogni tanto, e porsi la domanda di Amleto, traslandola alla nostra esperienza: sono contento di vivere? Mi piace esserci? Amo la Vita o la detesto? Seriamente. Sinceramente. Senza falsi pudori.
amate i vostri nemici