Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
sai che è curiosa questa tua argomentazione dei "frutti" ?
ora, secondo te, di chi sarebbero figli - frutti - questi "infelici" che indichi, se non di tradizionalissime famiglie, come quelle da cui proveniamo, più o meno, tu ed io ?

se questi hanno optato per la solitudine o le rotture, o relazioni meno impegnate, verosimilmente è proprio perché hanno constatato la crisi di quel modello di famiglia in cui sono cresciuti;

ma pensa ad una delle tue figlie - la coniugo al femminile, perché il problema sociale diffuso è dei maschi - che crescono in una società in cui al 22 del mese si registrano 8 femminicidi, e chissà quante altre violenze, abusi, ricatti e infelicità stanno sotto la punta emersa di questo iceberg;

ora, immagina che un'amica confidi a tua figlia che il suo uomo/marito/fidanzato abbia comportamenti abusivi, minacciosi, ricattatori o la trascuri; secondo te, tua figlia le consiglia di tenere duro e soffrire - in nome di quella dottrina che tu le avrai trasmesso - o di prendere le distanze e cautelarsi di fronte ad un potenziale violento, o addirittura femminicida ?

i "frutti"... intanto, la storia e la cronaca ci dimostrano che credere in Dio non è affatto garanzia di virtù; anzi, spesso lo è di fanatismo;

poi, se io mi trovo di fronte ad uno che dice di essere credente in una delle tre religioni abramitiche, al 90 % posso essere sicuro che sul piano sociale quello propende per un assetto tradizionalista della società, in cui le donne sono soggette al potere maschile;

girala come ti pare, ma questo è; e questo è il motivo per cui in Occidente osservi un progressivo allontanamento da quel modello di relazioni; perché anche al maschio mediamente educato e civile fa abbastanza schifo il ruolo di capo-famiglia e carceriere, oppressore;

per quanto tu voglia abbellire il messaggio, la generazione dei tuoi figli lo decodifica nei termini della realtà in cui vive, e lo rifiuta;

guarda che io non sto censurando l'una o l'altra cosa; uno può legittimamente credere in buona fede che l'idea tradizionale di famiglia sia preferibile; ma, una volta che ci si rende conto del fossato che si produce in termini di comprensione col mondo reale e dei propri stessi figli, ha senso tenere un punto che in perfetta buona fede quelli non trovano ragionevole e condivisibile ?

magari ha un senso per un papa, che deve governare una chiesa che include i latino-americani rurali e gli africani; ma a Empoli ti vai davvero a rintanare in una catacomba; oeh, poi se piace a te....
Ahahahahaha ti assicuro che facciamo una vita normalissima, usciamo e respiriamo all' aria aperta
La Fede cresce e si ha per attrazione, Axe. Non per proselitismo: uno può vedere una Famiglia aperta alla Vita, con cinque figli, coi coniugi che stanno insieme da trent'anni e più, che vivono il loro credere in Dio mettendo a base del loro Matrimonio la Parola di Dio (il perdono, il rispetto reciproco, l'accoglienza, la condivisione eccetera) ed esserne attratto. Un altro può vedere la medesima Famiglia e definirla tradizionalista e arretrata. Sta nell' ordine delle cose. Come ha meravigliosamente detto Rachele, il credente non fa niente di speciale. È come una lampadina in una stanza buia. "Voi siete la luce del mondo". Ma il mondo può scegliere di rimanere nelle tenebre. E questo da sempre.