Ricordi Giorgio Gaber?
La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione
Vorrei essere libero come un uomo
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
E che trova questo spazio
Solamente nella sua democrazia
Che ha il diritto di votare
E che passa la sua vita a delegare
E nel farsi comandare
Ha trovato la sua nuova libertà...
Dio ci ha fatto il dono immenso della Libertà, la capacità di scegliere, in prima persona, fra Bene e Male, fra giusto e ingiusto, fra vero e falso. Quando rinunciamo e deleghiamo, Gli facciamo un torto.
amate i vostri nemici
Ciao cono.
Prima di citare l’apocalisse che a proposito di implantati da’ degli spunti eccezionali, vorrei aprire una parentesi sul tema libero arbitrio.
Ho un amico ebreo con il quale sto approfondendo il testo della Tora e ci siamo imbattuti in un passaggio degno di considerazione.
Nel racconto delle piaghe d’Egitto, il testo riporta due volte:
“Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone…” In originale dice “indurì il suo cuore…”
La domanda che ci siamo fatti è: se è il Signore a rendere ostinato il suo cuore, quale colpa può essere imputabile al faraone?
Solo se ti va, nessuna costrizione
Aut hic aut nullubi
innanzitutto ti dico che "ho letto" la Bibbia, tutta. in secondo luogo mi riferisco a quei passi iniziali della Genesi in cui per opera del "maligno serpente" adamo ed eva furono cacciati dal Paradiso dopo aver mangiato il frutto della "conoscenza del Bene e del Male", ossia dopo aver acquisito quella facoltà di giudizio che noi cattolici definiamo "libero arbitrio". e che il faraone esercitò sceglientdo il Male.
in verità, nella Bibbia Dio dice di aver "fatto sorgere il faraone" proprio perché compisse quel male; quindi, escludendo proprio il libero arbitrio;
del resto, la predestinazione dovrebbe essere conseguenza inevitabile per chiunque eserciti un minimo di logica, per l'incompatibilità tra un assoluto e un relativo che ne contenda l'assolutezza: se tu sei integralmente proprietario di casa tua, io non posso disporne con la libertà del proprietario, a meno che tu non rinunci del tutto o in parte ai tuoi diritti di proprietà; nel qual caso smetteresti di essere "onnipotente" rispetto a quell'unità immobiliare;
se hai un dio onnipotente e onnisciente - cioè, pre-sciente - nel primo istante della creazione quel dio sa già come chiunque si comporterà, e prima ancora di crearlo; pertanto, lo crea con quell'intenzione;
la vox populi traduce col non si muove foglia che Dio non voglia;
pertanto, se vogliamo attenerci all'acquis teologico generale -escluse le fantasia di chi ignora - quella pretesa libertà umana al più può essere la mera illusione umana di aver scelto liberamente;
oh, non è una cosa che invento io, ora; ci sono 2mila anni di questa tesi, che fonda metà del Cristianesimo.
c'� del lardo in Garfagnana
Ehilà ciao! Certo che mi va, il quesito che poni è altamente interessante....
Dio fa sempre una storia: con le singole persone e con i popoli. Sa che l'Uomo ha bisogno di vedere, per credere. Ora, come avrebbero potuto (egiziani ed ebrei) credere in Lui? Vedendolo agire! Concretamente. Con fatti visibili...evidenti....certi. Ecco allora il perché dell' indurimento del Faraone, delle dieci piaghe, del mare che si apre davanti a Israele e si richiude davanti all'Egitto. Infatti come si conclude la faccenda? Quali sono le parole del Faraone? "Fuggiamo e torniamo indietro, perché Dio combatte per Israele!". E quali le parole degli Ebrei? "Il popolo VIDE e credette in Dio e nel suo servo Mosè"
amate i vostri nemici
se il perché dell'indurimento del faraone è Dio che fa una storia, è evidente che il moto del faraone stesso non è suo, ma viene da Dio; dove sta il libero arbitrio del faraone di fare diversamente ?
guarda che qui non c'è un problema teologico, ma cognitivo, se non capisci.
c'� del lardo in Garfagnana
di solito nella Bibbia, quando si dice che Dio "indurisce il cuore", frase quest'ultima molto ricorrente nell'AT, si intende che, porponendo a qualcuno di compiere il Bene, sempre lo stesso Dio ne suscita una reazione ostile. Il Dio della Bibbia è il Dio degli Ebrei, il quale periodicamente ne controlla la Fede utilizzando come mezzo la volontà degli uomini di "potere" come per l'appunto il faraone. Insomma il faraone non distingue tra Bene e Male perché la sua morale è un'altra ed è quindi un "gentile", cioè non conosce la legge di Dio. Ora il faraone, se è vero quanto detto, non appartiene all'Ebraismo perché non è parte del Popolo di Dio. E da Dio è trattato al pari degli "ingiusti" di Sodoma e Gomorra, che in altri passi della Bibbia, sempre lo Stesso Dio non si peritò di sterminare nonostante i buoni uffici di Abramo.
Se per predestinazione intendi quella di Lutero, allora ti dico che essa si potrebbe definire come la qualità di chi è stato destinato alla salvezza da Dio prima dell'inizio dei tempi. Per quanto invece riguarda gli Ebrei, ma anche i Cristiani e forse anche i Pagani, la salvezza dell'anima dipende dal comportamento dei fedeli nella vita di ogni giorno. Non per niente Dio prescrive ad esempio di "santificare le feste", che è comportamento grato alla Divinità, e che ne rende fruibili i favori.
guarda: sul diritto di proprietà ho avuto dei ripensamenti. cioè a dire che se in italia si pagano le imposte sulla casa, allora questo vuol dire che la casa non è del tutto appartenente al proprietario di turno. e poi penso: ma non era meglio in germania est, dove la casa te la davano a gratis e senza imposte? ovviamente parlo per assurdo. poi ti ripeto, l'onnipotenza sul bene oggetto di proprìetà non è assoluta perché ci sono le tasse. si parla a mio modo di vedere di un affitto a lungo termine del bene in favore del "proprietario", che paga un canone annuale anziché mensile come l'affittuario propriamente detto.
non siamo dei robot, neanche al cospetto di Dio. siamo dotati di libero arbitrio, come ti dicevo, il che vuol dire libertà di scelta, così da compiacere il Creatore quando operiamo il Bene.
questi sono i "teisti", i quali credono che Dio operi "materialmente" all'interno della realtà. io invece non so arrivare a tanto e mi accontento di credere che Dio abbia dettato le regole immutabili dell'Universo, il quale mi pare "facultato", come d'altra parte l'umanità, a seguire quelle stesse leggi.
la Fede non è una illusione. detto ciò l'uomo, dopo la caduta dal Paradiso è libero perché in grado di discernere il Bene dal Male e quindi scegliere. Sono cose che, stando alla Bibbia, l'uomo non possedeva prima del peccato originale. prima era un essere incapace di peccare perché ignaro delle differenze tra bene e male e direi anche della nozione dei due lemmi in parola.
fonda metà del cristianesimo e quindi non i cattolici.
questo che affermi non è logicamente possibile, proprio per le prerogative divine di pre-scienza anteriori alla creazione;
è come un film di cui Egli è autore; non si possono giudicare personaggi costruiti, né pensare - visto che il finale è noto a Dio - che quelli glielo cambino; hai mai visto un film di Don Siegel in cui Callaghan fa una fine diversa da quella che conoscevi ?
questo a te forse piace, ma dalle Scritture non è così, né è possibile teologicamente;non siamo dei robot, neanche al cospetto di Dio. siamo dotati di libero arbitrio, come ti dicevo, il che vuol dire libertà di scelta, così da compiacere il Creatore quando operiamo il Bene.
la predestinazione è già in Paolo, i vasi di misericordia e quelli di perdizione fatti così dal Vasaio; poi, se ti vuoi fare delle Scritture per conto tuo, sei libero; ma non puoi cambiare quelle; Dio ama il secondogenito e odia il primo, senza che nessuno dei due abbia fatto nulla di meritevole o disdicevole.
c'� del lardo in Garfagnana
hai presente il fenomeno per cui, a certi livelli di dimensioni un atomo e un fotone sono la stessa cosa? ecco: non sono proprio la stessa cosa ma di momento in momento rispettivamente o atomo o fotone. nell'universo a mio parere esiste un grado di incertezza che interessa tutto il creato. se tale incertezza non vi fosse non si potrebbe parlare di libero arbitrio. ma se ne parla. quindi? ( e comunque mi hai rubato la metafora del film. sei una "carogna" ma hai buona memoria!).
perché. motiva...
e chi sarebbero primo e secondogenito, giacobbe ed esaù?
Ultima modifica di sandor; 16-02-2024 alle 15:02