in questo caso, no; ti sfugge perché non metti la questione nel contesto generale; questa roba conciliare è conseguenza della Shoah, compiuta in obbedienza da popoli cristiani;
a parte il dato politico di complicità e reticenze del clero, c'è proprio la questione del primato della coscienza vs obbedienza, che a Norimberga è stato un cardine, proprio nel senso paolino dei pensieri che si accusano:
se erano ordini legittimi, perché nascondere o camuffare i campi di sterminio da campi di lavoro ?
a fine anni 50, la Chiesa non si poteva esimere da una posizione forte, anche in termini teologici; non farlo, li avrebbe facilmente esposti ad un'opinione che li avrebbe visti come complici non pentiti, se non proprio tra i mandanti morali;
se metti a sistema il Nulla Salus... pre-conciliare - fuori dalla Chiesa non c'è salvezza - e la prassi dell'obbedienza in quel contesto, la posizione era insostenibile;
poi, anche i più cinici e ritrosi hanno calcolato che comunque solo una frazione dei fedeli avrebbe capito, e fatto d8 necessità virtù; e, da quel punto di vista, hanno calcolato bene;
quello che non hanno visto, invece, è che la fine della guerra in Occidente ha aperto una stagione di desideri e liberazione dei costumi, soprattutto femminili; contraccezione, 68, e pure le masse più ignare di cose teologiche si sono attribuite il primato della coscienza a modo loro.