Originariamente Scritto da
axeUgene
la mettiamo coi grandi numeri, i frutti;
quando andiamo al saldo, questa montagna morale che dovrebbe essere la testimonianza del Vangelo, partorisce un topolino di conservazione cerchiobottista, in cui la Chiesa - gerarchie + massa dei fedeli - non esprime, nel senso di posizioni condivise, profili "forti" sulle questioni davvero importanti, come sui migranti, sui femminicidi, ecc... ma solo il raduno contro le unioni civili;
hai visto una manifestazione cattolica di massa contro le decine di migliaia di "ultimi" e "stranieri" che muoiono annegati ? io no; e una contro la mentalità delle volenze di genere che fanno centinaia di vittime l'anno ? direi di no;
mai fatta questa equazione; non è corretto attribuirmela;
certo che se per "famiglia" intendi quella roba basata sui "carismi" di genere, è evidente che si tratta di violenza, visto che si condizionano i destini delle persone in base alla loro condizione di nascita;
detto questo, ogni educazione di per sé è una forma di violenza sugli istinti, anche quella più progressista ed egualitaria; io, infatti, non ne faccio una questione morale, la mia contro la tua, ecc...
quello che ti sto facendo presente è che tu arrivi con bellissime e alte parole, un programma moralmente molto ambizioso, senza renderti conto che l'effetto che produce la tua dottrina di riferimento è percepito come al limite del grottesco, quando non suscita semplicemente indifferenza;
visto che fai finta di non capire, te la dico in modo brutale:
premesso che un papa dirà quel che gli pare e non sta a me dargli consigli, se sei a capo di una chiesa che impernia praticamente tutta la sua dottrina sulla trave portante della famiglia, in una società in cui la violenza di genere - quella da cronaca dei femminicidi, ma poi il grosso del sommerso o a bassa intensità e la generale discriminazione - un papa non può dire "perdonatevi";
cioè, può, ma fa la figura del coniglio morale;
una questione del genere dovrebbe, logicamente, far dire ad altissima voce: LA CAPACITA' DI AUTODETERMINARSI E' SACRA E INVIOLABILE; SE LA TUA DONNA DICE BASTA, LA DEVI LASCIARE LIBERA e fare tre passi indietro, con tutta la buona fede, punto e basta;
ma se questa idea, per qualsiasi legittimo motivo od opinione, non si confa' alla Dottrina, allora va detto a chiare lettere, assumendosene la responsabilità ideologica: la famiglia è indissolubile, e pertanto chi si oppone al suo scioglimento è nel torto e le sue aspirazioni vanno combattute;
e non "perdonatevi", che 'un sa nemmen d'acqua carda; è fare il pesce il barile, esortare ad una vaga bontà cerchiobottista, ma senza urtare la sensibilità di chi si sente autorizzato a coartare la volontà e libertà altrui, e senza esporsi moralmente su chi ha torto e chi ragione;
guarda che la gente può anche essere molto cinica; se in fondo preferisce che quelli dei barconi anneghino, non ti biasima se non fai nulla;
ma se ti presenti col vestito bianco e dici una cosa pissera, non all'altezza della scena, introietta comunque la nozione che non conti una sega, non rappresenti nulla di importante; infatti, dici una cosa sui gaii, e i vescovi africani ti fanno il gesto dell'ombrello, perché in effetti non conti una sega dalle loro parti;
se vuoi fare il raccoglitore e l'amministratore dell'8Xmille, gestire l'armata del clero e delle proprietà, va bene tutto;
ma se tiri in ballo Dio, allora devi produrre circostanze shock, far parlare tra loro gli sconosciuti per strada di quello che hai fatto/detto, si parli di migranti, di guerre, di famiglia, di femminicidi, ecc...
se il tuo limite è 1,60 mt. non vai alle olimpiadi dove l'asticella è a 2,30, per poi saltare sotto e gioire festante perché l'asticella non è caduta; non so se è chiara la metafora...