Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
con un'infinità di sfumature diverse, proprio dovute al fatto che intermediamo con sentimenti molto complessi; lo stesso "amore" che citi più della Perugina nei baci è un sentimento non solo difficile da definire, ma anche - eventualmente - molto diverso da caso a caso; l'amore che provi verso i tuoi figli non è lo stesso che provi per Cona, spero;


nella lingua italiana "sublimare" significa "nascondere" (sotto la sabbia, sub-limes ), sostituire con qualcosa d'altro;


ma questa è un'esigenza tua, che risponde a motivi tuoi;
io do una grande importanza alla musica, ma non è che posso pretendere che tu la ascolti con la stessa concentrazione e attenzione che ci metto io; se ti vuoi ascoltare la canzone di De Gregori mentre prepari il minestrone, è perfettamente legittimo;

la gente può fare sesso ricreativo, per stare bene con una persona piacevole, in modo reciprocamente sincero, senza per questo implicare una relazione di coppia stabile e impegnata; tu non lo faresti; e allora ? non c'è un buon motivo - soprattutto morale, pubblico, che giustifichi opinioni speciali - per cui è necessario limitare la cosa al di là di ovvie limitazioni di legge, il consenso, l'età e la condizione per esprimerlo, ecc...


questa è una sciocchezza, e una mistificazione:

come ho specificato, donare significa privarsi di qualcosa in favore dell'altro; tu di cosa ti privi se fai sesso con una donna ? e lei ?
ovviamente, non rispondi, e non perché non capisci;
ma perché ti toccherebbe introdurre la questione delle "purezza", e sai che è un'argomentazione orribile;

io ho una certa esperienza della patologia opposta: donne educate alla tua idea, che a 30 anni erano vergini e schermavano gravi problemi psicologici e relazionali nascondendoli - qui è appropriato parlare di sublimazione - sotto l'ideologia religiosa della "purezza";

ma guarda che io non giudico le ideologie; per me puoi sostenere quel che ti pare;

ti sto solo facendo presente che tutto l'apparato ideologico che esponi funziona nella misura in cui riesci ad essere convincente, ma non a belle parole; una persona della generazione dei tuoi figli, se ti va bene penserà che sei un vecchio un po' grullo;

tuttavia, purtroppo sarà ancora in parte disorientata dai pregiudizi tradizionali che presiedono alle relazioni; ma da' retta:
per la generazione delle tue figlie, certi discorsi tradizionalisti stridono troppo nella cronaca quotidiana;

chi voglia DAVVERO avere autorevolezza morale - che sia tu o il papa - per primissima cosa non deve dire che non si deve usare la violenza - che lo dice anche il maiale - ma pronunciarsi sul diritto di qualsiasi essere umano a dire: "basta" in una relazione, ed essere lasciato in pace;

perché il problema che vedono le tue figlie è la necessità di tutelare le tante Giulia, sposate o meno, che non vogliono più i tanti Filippo; non che Filippo non sia violento, ma che lasci libera Giulia di stare con Marco, Flavia o nessuno e fare quel che le pare, senza essere censurata per questo; e, soprattutto, senza che un Filippo/marito sia in nessun modo convinto di avere un superiore diritto a far valere l'indissolubilità.
Possiamo rispondere in due modi al disorientamento giovanile, Axe: secondo il mondo o secondo Dio. A un figlio che sta crescendo possiamo dire "Fai pure tutte le esperienze che vuoi, ma ricordati il preservativo"

oppure

"Abbi cura di te, del tuo corpo e di quello della tua ragazza"

A una figlia che sta crescendo possiamo dire:

"Non ti preoccupare, dalla pure a chi vuoi, ma ricordati di prendere la pillola"

oppure

"Sei preziosa, non buttarti via, impara a capire per prima cosa chi sei e cosa vuoi..."

Secondo me è doveroso (come genitore, ma anche come educatori, insegnanti, psicoterapeuti eccetera) essere responsabili del futuro dei nostri giovani, Axe. Non tradirli ulteriormente sacrificandoli al totem di una presunta "liberazione" dei costumi.