un angolino.... per gli squarci di passato che tornano.... da aggiornare man mano... che l'istinto vorrà.... se m'è permesso, io mi accuccerei qui...
E dal passato io comincio. E ri-comincio....
cosa ho poi amato così disgustosamente di lui?
io ho amato come mi sbatteva.
come un tappeto.
ho amato come mi guardava.
ho amato essere la sua puttana, il suo niente e il suo tutto... ho amato il lago tra le cosce, le mani strette forte sui fianchi,...
ho amato il modo in cui si muoveva intorno a me, su di me, dentro me...
e nella mia testa, nei miei giorni, nelle mie corde... nella musica..
ho amato l'ossessione del suo sguardo ubriaco, ho amato la devastazione dei sui giorni, ho amato questo. e poi i momenti sereni, le risate, la simbiosi, il filo tra noi... timbrati coi pensieri come coi corpi. appicicati o distanti non cambiava.
ho amato le mani da musicista, che mai hanno toccato uno strumento. ho amato ogni angolo del suo corpo. il broncio quando litigavamo. i telefoni staccati in faccia.
ed è amore?
se io so che non ci sarà più questa cosa qui, quel lago, quella pulizia del nostro amore sporco, putrido...
se io ho voglia di altri uomini, di altre mani... se ora mi fa così fottutamente schifo, come solo lui può farmi, perchè ancora c'è il lago tra le cosce.... era amore? Si.
Perchè l'amore è questo. un secondo. un errore. un'eternità.
Non parlatemi più dell'amore celestiale. Io ho conosciuto quello vero.