sì, una cosa operativa; con risvolti vincolanti in termini di creatività;
io sono meno aggiornato di te, ma è ovvio che l'elettronica e internet hanno funzionato da detonatore economico che ha soppresso qualsiasi filtro;rileggendo il tuo primo intervento di risposta a Dark sono certa che tu non abbia mai visto le pessime produzioni che è capitato di vedere a me e che mi hanno fatto che capire che il porno non era il mio genere, non solo audio non sincronizzato, ma anche fuori contesto, pellicole di pessima qualità e gli uomini non erano così piacenti come li descrivi tu, anzi, piuttosto comuni, produzioni di vent'anni fa, magari ora è diverso
quando i film si dovevano girare in pellicola, l'esborso richiedeva comunque un certo grado di professionalità, alto; spesso si trattava di registi mainstream sotto pseudonimo; però, la questione interessante è un'altra:
per una brevissima finestra di tempo, a metà dei '70, sotto l'onda della sex-lib e dei movimenti alternativi post-68, c'è stata una spinta a legittimare il sesso esplicito nel mainstream e anche i soggetti incentrati su quello; alcuni film sono andati a Cannes, anche con un notevole successo, ed era pure chic andare a vederli in sala;
c'era tutta una mistica di underground e alternativo che sosteneva l'ambiente, e qualche attrice mainstream è stata capace di transitare nel porno; in linea di massima, però, era una cosa da "inter nos", nel senso che quegli attori sapevano che se qualcuno li avesse riconosciuti sarebbe stato comunque una persona disposta ad esporsi a sua volta andando in una sala riservata;
la cosa, sotto il profilo del linguaggio e del senso è cambiata completamente con l'home video, perché a quel punto quegli attori erano esposti al mondo e in privato, sotto l'occhio di gente che poteva dichiararsi avversa e censurare, benché consumava quel prodotto; e questo ha strutturato in "genere" il sesso esplicito sullo schermo; chi si fosse avventurata a lavorare in quel mondo partiva già con la consapevolezza di essere marchiata, e quindi la selezione in termini produttivi accentuava molto di più la deriva francamente pornografica e la divaricazione che qualcuno aveva cercato di superare;
e qui si arriva al punto successivo:
infatti, è proprio una questione di linguaggio:Detto ciò anche io pensavo che il porno, tutta la produzione commerciale, film , giornali e altro avesse scopo di fare eccitare gli appassionati del genere (di qualunque genere direbbe RDC) e scopro di non essere io ad essere "sbagliata" perché non li ho mai trovati eccitanti
l'eccitazione è un'emozione, che nel cinema come intuisco tu sappia va costruita sapientemente; solo chi mente potrebbe affermare di essere del tutto disinteressato a vedere la prosecuzione esplicita di un'azione emotiva dei propri attori preferiti; non tanto per la sola questione dell'eccitazione sessuale, che può anche essere una conseguenza, ma proprio per lo shock emotivo;
citavo Cruise e Kidman, che a me piace molto; è abbastanza ovvio che una scena esplicita darebbe un senso potente di "verità" rispetto agli attori che si mettono in gioco, sempre nelle mani di un regista capace, che ha già inquadrature, luci e montaggio in testa e non lo delega a una ragazza che fa esperienza col taglia/incolla, ecco...
si potrebbe essere eccitati per la Kidman o Cruise, ma difficilmente per i dettagli anatomici e le performance di sconosciuti che non hanno carattere, sensibilità, vita autonoma di personaggi; tanto, visto uno, visti tutti; quella è una situazione, appunto, che surroga la psicanalisi; anche questo, volendo, non va dismesso o disprezzato, s non per le modalità produttive, ma è più una cosa da specialisti di quei fantasmi, psicologi, analisti, ecc...
il punto, comprensibile eh... è che siamo ancora inibiti dal pensiero che la rappresentazione esplicita sia necessariamente qualcosa da giudicare secondo criteri pruriginosi e non siamo disposti a riconoscere che la situazione sessuale è - sarebbe - di per sé un soggetto della vita come gli altri;
invece, abbiamo interiorizzato come credibile la situazione di quella che si alza dal letto coprendosi col lenzuolo chiaramente una cosa che narrativamente "rompe", perché con l'altro soggetto presente c'è appena stata intimità, si comunica allo spettatore che anche lui è presente, ma di quell'intimità non partecipa;
cosa penserebbero i noi stessi di oggi se improvvisamente fossimo catapultati in un mondo parallelo in cui tutto è invariato, tranne che nell'arte figurativa da un millennio per un qualsiasi motivo - poniamo, religioso è il colore della Vergine - il blu e le sue varianti col bianco fosse stato vietato ?
il mare verde, il cielo pure, mai azzurro o cilestrino, una mimesi della natura dove qualsiasi cosa che si avvicini al blu in purezza e chiari fosse vietato;
beh, con la rappresentazione del sesso succede questo, ma nessuno si pone il problema in questi termini
c'� del lardo in Garfagnana
Il riferimento di Axe agli anni '70 mi ha fatto venire in mente il film Il comune senso del pudore, dove anche la gente bene, nell' episodio con Sordi, và a vedere certi film.
Alla fine del film tutto gli attori dei 4 episodi si ritrovano al cinema per il film dell'attrice di fama del 4° episodio, convinta alla fine da tutti con la scusa del valore artistico, a girare la scena anale.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
:d
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Analisi approfondita, senza dubbio, ma in soldoni, chi ricorre a siti come youporn e analoghi, lo fa solo ad uno scopo, e non è certo quello culturale.
E con questo non dico che ci sia qualcosa di male, a farlo, anzi. Ognuno ha i propri sistemi. E' commercio anche quello, come tanto altro.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
no, che c'entra la cultura ?
forse il post era troppo lungo e non mi sono spiegato bene;
ho scritto che la vocazione, diciamo, non è l'eccitazione ma una sorta di esorcizzazione di fantasmi, una cosa da psicanalisi;
perché precisare ?
perché se quando vedi una persona molto interessata al porno, o che comunque lo frequenta, se ti dai la risposta che "si vuole eccitare", probabilmente manchi di percepire una cosa che gli passa per la testa, e che forse è importante; o forse no, o ancora puoi non volerla sapere o vedere, beninteso.
c'� del lardo in Garfagnana
Non ho mica capito che fantasmi vuoi esorcizzare, scusa eh, ma chi guarda film porno lo fa sicuramente per soddisfare un proprio bisogno, solitamente il piacere sessuale attraverso l' eccitazione indotta dalla visione dell' atto sessuale compiuto da altri, appunto attraverso video
e film, un tempo forse i giornaletti.
Non credo li si guarda a scopo culturale, o per conoscere quanti buchi si possono riempire in una donna o confrontarsi quanto ce l'ha lungo l'attore che per mantenere l'eccitazione deve dopparsi, ma principalmente per accendere desiderio ed eccitazione e spesso i fruitori sono uomini per autoerotismo.
Cosa dovrebbe passare per la testa di chi guarda abitualmente film porno?
Non l'ho capito.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
l'ho spiegato, ma ho l'impressione tu abbia letto di fretta; preciso sotto;
beate le certezze granitiche;scusa eh, ma chi guarda film porno lo fa sicuramente per soddisfare un proprio bisogno, solitamente il piacere sessuale attraverso l' eccitazione indotta dalla visione dell' atto sessuale compiuto da altri, appunto attraverso video
e film, un tempo forse i giornaletti.
questa cosa è vera se si tratta di un adolescente privo di esperienza; ai miei tempi, bastava il catalogo del Postal market o qualche pelo di straforo nelle pagine culturali di riviste chic, tipo l'Espresso, dove pubblicavano micro foto di attrici teatrali ignude negli spettacoli teatrali impegnati;
ma quando nella scena entra un tarello altrui, comincio a farmi qualche domanda;
questa cosa della "cultura non so da dove sia sbucata, visto che io non l'ho chiamata in causa come moventeNon credo li si guarda a scopo culturale, o per conoscere quanti buchi si possono riempire in una donna o confrontarsi quanto ce l'ha lungo l'attore che per mantenere l'eccitazione deve dopparsi, ma principalmente per accendere desiderio ed eccitazione e spesso i fruitori sono uomini per autoerotismo.
Cosa dovrebbe passare per la testa di chi guarda abitualmente film porno?
Non l'ho capito.
mi dici di non capire; bene, guardiamo un po' di fatti, numerati, così mi puoi eccepire puntualmente se dico cose insensate:
1) da millenni, esiste il comandamento: non desiderare la donna d'altri; ti torna ?
2) le religioni e gli assetti sociali tendono ancora oggi a coprire le donne, controllarle, tenerle preferibilmente in casa, lontane da tentazioni; gli islamici lo fanno, e qualcuno, più di quanto si creda, anche da noi vorrebbe, se potesse; ti torna ?
3) gli uomini sono tendenzialmente gelosi; e tendenzialmente insicuri; si misurano il birillo e sono abbastanza ossessionati dal confronto, almeno prima di raggiungere un certo equilibrio; in tv la pubblicità del sito di raffronto tra le compagnie assicurative mostra l'idraulico Rocco che si gingilla con un pappagallo di 40 cm, mentre la moglie del malcapitato si sta facendo la doccia; ti dice niente ?
ora, cosa rappresenta la scena pornografica base - donna generalmente piacente posseduta da maschio necessariamente più potente della media dei fruitori, se non esattamente una scena temuta, più che eccitante ?
io non trovo il porno in prima battuta eccitante, e nemmeno break; e la cosa è oggettivamente spiegabile in termini di narrazione e dinamica dell'azione;
del resto, se uno fa mente locale, si accorge che in effetti praticamente tutto il cinema di genere - lasciamo stare il mainstream del crimine - si fonda sull'esorcizzazione di paure ancestrali:
hai il filone horror dei morti viventi;
poi il filone fanta della Natura-che-si ribella, dal filone catastrofico ai mostri preistorici sopravvissuti;
poi il filone fantascienza delle macchine che si umanizzano e si ribellano: Io robot, 2001/Hal 9000, Blade Runner e i replicanti; o quello delle catastrofi tecnologiche, gli incidenti aerei, grande paura di molti; la Buy ci ha fatto un film;
lo psicanalista Cesare Musatti, veneziano, raccontava l'esorcizzazione della paura tramite i suoi nipoti, che gli chiedevano: sìo, sìo, fazzi il leone ! lui ruggiva, quelli piangevano, e pochi istanti dopo chiedevano di nuovo il leone
se rifletti un momento, non ti viene il sospetto che quella pornografia mainstream e di genere, l'indistinto di corpi privi di "persona" - che nella drammaturgia è l'elemento emotivo essenziale di raccordo di qualsiasi azione - più che eccitare assolva proprio ad una funzione esorcistica di cose temute o rimosse nell'inconscio ?
poi, è ovvio che l'argomento sesso in sé è per tutti oggetto di qualche rimozione e imbarazza; se una coppia è in crisi o conflitto e non comunica, la prima cosa che viene meno o viene mortificata è il sesso felice; perché quello è un momento della verità;
ci farebbe un effetto strano se improvvisamente da tutto il cinema fossero purgate immagini di gente che mangia; i film in cui ci sono scene vietati, o i commensali mostrati di spalle e, in caso contrario, la scena di una forchetta accompagnata alla bocca coperta dal tovagliolo;
nel sesso, benché sia un'attività ordinaria, troviamo naturale questa censura dell'esplicito, che forza quest'ultimo in un ghetto che parte per la tangente, nella pornografia.
c'� del lardo in Garfagnana
Abbi pazienza io sono poco "capiente", dev'essere un limite mio, quindi certi termini che usi e ragionamenti complicati non li capisco
Il riferimento a "cultura" è solo una provocazione
Ho l' impressione anche io che non hai visto film porno di chiamiamola ultima generazione e che a detta del Rocco, sì quel Rocco Siffredi durante un' intervista, che le scene sullo schermo dei film porno sono sempre più estreme, situazioni surreali, donne sempre vogliose ecc...che non rispecchiano la realtà dei rapporti che si fa a casa ma secondo lui :"La gente oggi ha bisogno di vivere emozioni forti, di una sessualità molto 'animale', almeno in ‘visione’, perché poi non è detto che facciano le stesse cose in camera da letto. Però quello che va compreso bene è che il nostro è un lavoro industriale, sono delle performance preparate da professionisti. Dobbiamo dare l'impressione che quello che si vive è sesso alla massima espressione, moltiplicata per dieci"
Adesso tu ci vedi, se non ho capito male, l'esorcizzazioni di paure ancestrali, uno sdoganamento di tabù come quello di "non desiderare la donna d'altri" e quello della donne recluse dominate dall'uomo, ma non c'è bisogno di guardare un film porno per liberarsi da certi tabù, a mio parere poi ognuno può vederci vuoi che vuole, io sono meno complicata e mi e pongo domande diverse, magari dal punto di vista di chi guarda e non di chi gira un film.
Cioè il fruitore di tale materiale, per quale motivo si guarda un film porno?
Possono essere tanti, diversi a seconda di età e bisogni da soddisfare ma non credo di essere l' unica a pensare che lo si faccia per provare, trarne piacere (di solito) sessuale.
Adesso ci possono essere le eccezioni a seconda pure dell' età e il sesso, perchè a quanto dicono esperti che studiano le reazioni del cervello attraverso risonanze magnetiche, durante la visione di un film porno sembrerebbe che mentre il cervello degli uomini si illumina a giorno a livello di amigdala e ipotalamo, quello delle donne si accende solo di qualche lucina. Dunque, i maschi sono molto più attratti dal sesso guardato rispetto alle donne.
Quindi non stento a credere che ad una donna la visione di un film può eccitare poco o niente in alcuni casi.
Concludendo io non credo che il mondo del porno abbia principalmente lo scopo di esorcizzare paure ancestrali, ma più terra terra quello di soddisfare un qualche bisogno, quello che riguarda la sfera sessuale del piacere o riempire la noia oppure accendere fantasie erotiche, il desiderio, ognuno avrà i propri motivi.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
quindi ?
ti ho elencato i punti; magari ho scritto cazzate, ma potresti obiettare nel merito;Adesso tu ci vedi, se non ho capito male, l'esorcizzazioni di paure ancestrali
no, no... che sdoganamento de 'sta cippa ? figurati se mi passa per l'anticamera del cervello di considerare il porno come una cosa liberatoria e femminista; non so come ti sia venuta in mente la cosa;, uno sdoganamento di tabù come quello di "non desiderare la donna d'altri" e quello della donne recluse dominate dall'uomo, ma non c'è bisogno di guardare un film porno per liberarsi da certi tabù
beh, allora possiamo dire questo di qualsiasi attività, è tutto soggettivo, quindi non diciamo più niente;, a mio parere poi ognuno può vederci vuoi che vuole, io sono meno complicata e mi e pongo domande diverse, magari dal punto di vista di chi guarda e non di chi gira un film.
eh, appunto:Cioè il fruitore di tale materiale, per quale motivo si guarda un film porno?
perché un eterosessuale, invece di guardare il film di una che gli piace, ne guarda uno con la fava di Rocco che la sodomizza ? non ti pare ci sia un intruso logico ? normalmente, un uomo non gradisce altri bacchioli in giro se si trova in una situazione di sesso;
se proprio ti vuoi porre nei panni del fruitore, questa cosa ti dovrebbe sovvenire immediatamente, no ?
il "qualche bisogno" cosa comprende ?Concludendo io non credo che il mondo del porno abbia principalmente lo scopo di esorcizzare paure ancestrali, ma più terra terra quello di soddisfare un qualche bisogno, quello che riguarda la sfera sessuale del piacere o riempire la noia oppure accendere fantasie erotiche, il desiderio, ognuno avrà i propri motivi.
è ovvio che un fenomeno così diffuso risponde a qualche bisogno;
però, la teoria dell'eccitazione primaria è parecchio insoddisfacente a spiegare, per tutti i motivi che ho elencato;
è buffo che l'imbarazzo sulla questione induca a tranciare di netto una riflessione anche da parte di persone apparentemente libere; buffo, ma non inspiegabile, perché in effetti quando si entra nella sfera del sesso se si dicono cose entro un recinto formale di libertà e liberalismo dell'ognuno fa quel che gli pare, non si tocca alcuna corda delicata;
se, invece, c'è da ragionare su motivi e pulsioni, scattano meccanismi difensivi, perché qualsiasi "ombra" probabilmente evoca delle rimozioni che si vogliono lasciare tali;
cioè, io posso aver enunciato una tesi stupida; ma non ho ricevuto critiche puntuali, del tipo: no, sbagli perché questo e quest'altro...
vabbè...
non so chi sia; merita documentarsi ?
c'� del lardo in Garfagnana