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Discussione: Il Maestro Allevi

  1. #91
    Opinionista
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    veramente - da Vangelo - avrebbe detto di predicare alle pecorelle sperdute di Israele, e non a tutti quanti, come Esterno precisa in modo filologico;
    guarda axe: hai citato esterno. a me pare che il predetto, alcune cose le "inventi" oppure le racimoli da testi apocrifi. la bibbia è quella della Conferenza Episcopale Italiana. ed è il risultato non di quelle cavolate che dice qualcuno, ma del lavoro di traduzione e adattamento alla lingua che solo fior di intellettuali delle più diverse branche del sapere poteva realizzare. ecco.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sai, una persona la puoi pure convincere a schiantarsi con un aereo di linea sulle torri gemelle; puoi considerarlo un successo di quel modo di intendere "Dio", se ti piace;
    guarda. io più che dei musulmani arabi come attàh, cioè uno degli attentori alle torri gemelle, ho paura di quello che possono fare gli iraniani, che grazie a dio non escono mai dal loro paese, se non per mandare qualcuno a rompere le palle. indottrinare al suicidio in nome di dio una persona laureata e di nobile famiglia come lo era attàh, a uccidere in quel modo sé stessa e altri non è psicanaliticamente possibile. e quindi si tratta di una scelta volontaria. bisognerebbe capirne la differenza da parte di noi "tiepidi" cristiani.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    qui, l'unico criterio sensato è quello di vedere se in coscienza chi ti ascolta prova qualcosa di diverso da quello che gli può piacere; l'esempio del vegano ti illustra bene:
    ma io non vedo il problema. cono non arriva a punti limite se non di rado. per lo più dice cose conosciute. lo spiraglio sul carattere e tutto il resto, della persona cono a volte viene fuori, cioè viene fuori che manco lui sa quello che dice, ma questo non gli crea particolare imbarazzo. insomma meglio che cono parli di dio piuttosto che istigare a delinquere.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io non sono vegano, mangio il capocollo, ma la nozione che il maiale soffre quando viene macellato mi pone una questione;
    allora. io conosco un po' la macellazione dei maiali. insomma so come avviene. ti posso assicurare che il maiale è un animale così poco intelligente che non riesce neanche a manifestare quell'istinto "di conservazione" che fa in modo che gli altri animali, ai quali quell'istinto è dato, fuggano se sentono pericolo. il maiale sa che gli piace ingrassare, "e basta". il macellatore sa che il grasso di maiale è buono. una simbiosi uomo/animale?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se tu dici ad una persona che dovrebbe seguire una certa disciplina, che so, in materia di relazioni sessuali, quella non sente nulla di rilevante per5 la coscienza, ma solo che tu hai un problema con le gioie altrui che ti porta a censurare;
    axe. cono è un po' "fanatico", tutto qua. ma è onesto e di buona volontà. se ha abbracciato nel modo che manifesta parlando, il credo dei cattolici, è "cosa sua". non è per dire "ignoriamolo". è per dire tutt'altro. se io sono un fanatico e mi piace parlare, cosa che deriva direttamente dall'essere fanatico, per me va bene. esagerazioni a parte. mi verrebbe da constatare che se cono parla solo qui dentro, questo costituisce la garanzia del fatto che non si mette ad andare per le strade a parlare di dio. e questo è un ottima cosa. per cono innanzitutto.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    puoi anche fingerti nel pensier che sia ostilità e tu sia un martire, ma la realtà non cambia;
    si. ma quale è la realtà di cono?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se dici una cosa Vera - stavolta la maiuscola la uso io - quella si impone, e si vede, produce, smuove, è efficace.
    si. però può anche fare male. e allora parte l'antidolorifico della fede "manifesta" e totalitaria. succede a tanti.

  2. #92
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    La Vita sulla terra è importantissima Escolzia! Meravigliosa, sublime. Ma al tempo stesso terribile. Nel senso che, dopo, non avremo più tempo. È qua e soltanto qua che si decide il nostro Destino Eterno....
    Tutti quanti, credenti e non credenti, siamo deboli, fragili, precari.....peccatori. Non esiste motivo alcuno per il quale io, credente, possa ritenermi superiore a te che non credi. Siamo tutti sulla stessa barca alla deriva....
    A questo punto considero la tua ennesima non risposta, come una risposta!
    Perchè dovrei desiderare di vivere in eterno?
    Vivere bene la vita che abbiamo a disposizione è già un gran successo!

  3. #93
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    veramente - da Vangelo - avrebbe detto di predicare alle pecorelle sperdute di Israele, e non a tutti quanti, come Esterno precisa in modo filologico;


    sai, una persona la puoi pure convincere a schiantarsi con un aereo di linea sulle torri gemelle; puoi considerarlo un successo di quel modo di intendere "Dio", se ti piace;
    qui, l'unico criterio sensato è quello di vedere se in coscienza chi ti ascolta prova qualcosa di diverso da quello che gli può piacere; l'esempio del vegano ti illustra bene:
    io non sono vegano, mangio il capocollo, ma la nozione che il maiale soffre quando viene macellato mi pone una questione;

    se tu dici ad una persona che dovrebbe seguire una certa disciplina, che so, in materia di relazioni sessuali, quella non sente nulla di rilevante per5 la coscienza, ma solo che tu hai un problema con le gioie altrui che ti porta a censurare;
    puoi anche fingerti nel pensier che sia ostilità e tu sia un martire, ma la realtà non cambia;

    se dici una cosa Vera - stavolta la maiuscola la uso io - quella si impone, e si vede, produce, smuove, è efficace.
    E secondo te le Parole del Cristo hanno smosso qualcosa in questi due millenni? Si sono rivelate false o Vere?

    "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura!" (Marco 16)

    La dottrina della Chiesa muove sempre, parte sempre dalla Parola rivelata.
    amate i vostri nemici

  4. #94
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    Citazione Originariamente Scritto da Escolzia Visualizza Messaggio
    A questo punto considero la tua ennesima non risposta, come una risposta!
    Perchè dovrei desiderare di vivere in eterno?
    Vivere bene la vita che abbiamo a disposizione è già un gran successo!
    Molto bene, nessun problema Escolzia: un Dono si può accogliere o rispedire al mittente.
    amate i vostri nemici

  5. #95
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    E secondo te le Parole del Cristo hanno smosso qualcosa in questi due millenni? Si sono rivelate false o Vere?

    "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura!" (Marco 16)

    La dottrina della Chiesa muove sempre, parte sempre dalla Parola rivelata.
    non sono un esperto, ma parrebbe che quelle parole siano un falso, aggiunto successivamente, e ammesso dalla Chiesa stessa; ti dirà Esterno, citando fonti, esperti e dichiarazioni pubbliche;

    poi, a me il "vero" non interessa, dato che ognuno ha il suo, islamici, ebrei, atei, induisti, ecc...

    quello che mi può interessare è se il sacro espresso da te o da chiunque altro coincide col mio, ed eventualmente con quello di una sensibilità diffusa e generale delle coscienze;
    diciamo che nella maggior parte dei casi questa potenza manca e produce, più che ostilità, indifferenza; ma non per cattiveria; è proprio estraneità morale:

    se un musulmano ti dice di non bere il vov, magari ti sta pure simpatico e sei solidale, in quanto credente; è che proprio la questione dell'immoralità del tuo innocente bicchierino di vov non colpisce la tua coscienza, ti è del tutto estranea, priva di impatto; e lo stesso avviene ad un giovane se ascolta i tuoi precetti sulla sessualità; non è che quello ha desiderio di chissà che di anormale o eccentrico; gli sembrano solo cose assurde, come a te il divieto del vov.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #96
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Molto bene, nessun problema Escolzia: un Dono si può accogliere o rispedire al mittente.
    Cono, non vorrei che fosse passato il messaggio che ho qualcosa contro di te, me ne dispiacerei.

  7. #97
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    allora. io conosco un po' la macellazione dei maiali. insomma so come avviene. ti posso assicurare che il maiale è un animale così poco intelligente che non riesce neanche a manifestare quell'istinto "di conservazione" che fa in modo che gli altri animali, ai quali quell'istinto è dato, fuggano se sentono pericolo. il maiale sa che gli piace ingrassare, "e basta". il macellatore sa che il grasso di maiale è buono.

    Sandor ti inviterei a fare una ricerca dettagliata sulla capacità intellettiva dei suini e che percepiscono a cosa vanno incontro nel momento clou. Riguardo alla macellazione dei maiali ho assistito mio malgrado alla uccisione di questi animali sia con il vecchio metodo che con il così detto moderno. Avevo scritto e descritto il metodo arcaico e cruento per sopprimere i maiali, ho preferito cancellarlo per non urtare la sensibilità di qualche persona.

  8. #98
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Molto bene, nessun problema Escolzia: un Dono si può accogliere o rispedire al mittente.
    sono sicuro che puoi esprimerti meglio.

  9. #99
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    Citazione Originariamente Scritto da Durante Visualizza Messaggio
    Sandor ti inviterei a fare una ricerca dettagliata sulla capacità intellettiva dei suini e che percepiscono a cosa vanno incontro nel momento clou. Riguardo alla macellazione dei maiali ho assistito mio malgrado alla uccisione di questi animali sia con il vecchio metodo che con il così detto moderno. Avevo scritto e descritto il metodo arcaico e cruento per sopprimere i maiali, ho preferito cancellarlo per non urtare la sensibilità di qualche persona.
    Durante, uno degli espedienti che un buon medico apprende durante la professione è quello di osservare la dilatazione della pupilla del paziente. così facendo si possono appurare molte cose, ad esempio la consapevolezza, intesa come coscienza di sé, oppure l'uso di sostanze pesanti, oppure un ritardo mentale ecc. ora se tu osservi la pupilla di un qualsiasi suino ne puoi ricavare le stesse impressioni. non a caso si dice che gli organi del suino sono quelli, tra gli organi animali, che si conservano meglio durante la vita del porco, il quale, dobbiamo supporre, non li usa molto. insomma pensa ad un ammasso di "carne e grasso" che una volta macellato sempre "umanamente" e con rispetto delle tutele di legge, che "ci sono", può sfamare una famiglia di 4 persone per un anno. e non è poco.

  10. #100
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non sono un esperto, ma parrebbe che quelle parole siano un falso, aggiunto successivamente, e ammesso dalla Chiesa stessa; ti dirà Esterno, citando fonti, esperti e dichiarazioni pubbliche;

    poi, a me il "vero" non interessa, dato che ognuno ha il suo, islamici, ebrei, atei, induisti, ecc...

    quello che mi può interessare è se il sacro espresso da te o da chiunque altro coincide col mio, ed eventualmente con quello di una sensibilità diffusa e generale delle coscienze;
    diciamo che nella maggior parte dei casi questa potenza manca e produce, più che ostilità, indifferenza; ma non per cattiveria; è proprio estraneità morale:

    se un musulmano ti dice di non bere il vov, magari ti sta pure simpatico e sei solidale, in quanto credente; è che proprio la questione dell'immoralità del tuo innocente bicchierino di vov non colpisce la tua coscienza, ti è del tutto estranea, priva di impatto; e lo stesso avviene ad un giovane se ascolta i tuoi precetti sulla sessualità; non è che quello ha desiderio di chissà che di anormale o eccentrico; gli sembrano solo cose assurde, come a te il divieto del vov.
    Cose assurde dici? O cose che stanno aspettando avidamente, Axe? Leggi un po' cosa scrive al riguardo una delle menti più aperte, laiche e indipendenti della nostra società: Massimo Recalcati.

    Il disagio del mondo giovanile sembra aver assunto dimensioni preoccupanti. La sua fenomenologia è variegata, ma se dovessimo provare a trovare in essa dei denominatori comuni potremmo isolarne almeno due. Il primo è quello della spinta neo-libertina a godere senza limiti, a fare del godimento la sola forma possibile della Legge. Questa spinta può assumere le forme della festinazione permanente, dell’apatia frivola, dell’assenza di responsabilità, dell’abuso di sostanze, del consumo compulsivo, dell’indolenza, del rigetto della prova e della fatica. Si tratta di una forma di disagio che da tempo permea il mondo giovanile e che collude con l’affermazione di quella che Pasolini definiva “la società dei consumi”. Il secondo denominatore comune è invece di tipo neomelanconico e consiste nella tendenza a sottrarsi alla vita, a chiudersi, a ripiegarsi su se stessi. Il trauma della pandemia ha esasperato in particolare questa seconda declinazione del disagio giovanile. Se nella prima forma prevale l’estroversione, in questa seconda prevale l’introversione.
    Non si tratta però solamente di una tendenza genericamente depressiva, ma di una inclinazione securitaria: il mondo è percepito come una fonte minacciosa di stimoli, come luogo di perturbazioni angoscianti, come un urto dal quale proteggersi. È uno dei paradossi più significativi del nostro tempo: la cultura neo-libertina del godimento immediato e del rigetto del senso della Legge nasconde nelle sue pieghe una tristezza di fondo, una profonda angoscia nei confronti dell’ignoto, un sentimento di precarietà che coinvolge tutta l’esistenza. È la piaga segreta che intacca l’euforia neo-libertina: la vita come gara di tutti contro tutti, come spinta compulsiva a consumare ogni cosa non genera affatto soddisfazione, non favorisce la creazione di legami sociali generativi, ma produce caduta del senso, paura e difesa dalla vita, ritiro sociale, confinamento, isolamento.
    Tagliarsi fuori dal circuito maniacale dell’iperattività produttiva o edonistica del discorso sociale dominante, è un gesto disperato di rifiuto ma è anche un gesto che prova a creare un rifugio.
    Barricarsi in casa, non uscire più, sembra per un giovane un destino beffardo in un tempo che invece esige il divertimento come obbligo e il culto della performance ad ogni costo.
    Queste due forme del disagio riflettono una tendenza più generale della civiltà contemporanea: la spinta a godere sino alla dissipazione della vita e quella a rifiutare la vita isolandosi in una nicchia protetta. Sono la versione hard e cool del disagio della giovinezza ipermoderna. Ma quello che viene meno in entrambe queste posizioni è l’istanza del desiderio.
    Nell’oscillazione neo-libertina essa si trova inabissata in un godimento illimitato che ne sopprime la spinta generativa. Il desiderio si affloscia in una vita troppo piena di oggetti per essere desiderante.
    Nell’oscillazione neo-melanconica essa sembra invece più semplicemente spegnersi, disattivarsi, non esistere più. Anziché vivere pienamente la vita, si preferisce chiudere i ponti con la vita, creare sistemi di difesa, isolarsi appunto, separarsi dal mondo. L’indebolimento del desiderio è il vero tema che attraversa il disagio giovanile contemporaneo: la fatica di desiderare, l’eclissi, la scomparsa del desiderio come forza generativa. Cosa fare allora? Come uscirne?
    Evocare il padre col bastone, rimpiangere la sua vecchia autorità simbolica? Restaurare l’ordine della famiglia tradizionale, rafforzare gli strumenti di controllo o di repressione? Condannare le cattive pratiche e i comportamenti irresponsabili? Bisognerebbe sempre ricordare che il disagio giovanile non coincide con il mondo giovanile. Per evitare la sua estensione bisognerebbe innanzitutto avere fiducia nei giovani e nella loro audacia.
    Includerli il più possibile nella vita civile e sociale. Potenziare la Scuola e i luoghi di formazione, credere nelle loro capacità, offrire occasioni di lavoro, di espressione, di parola. Insomma il contributo delle vecchie generazioni non può limitarsi a segnalare il disagio giovanile delegando agli psicologi la sua cura, ma deve aprire le porte, coltivare i talenti, trasmettere la potenza vitale del desiderio, favorire gli spazi anche pubblici, collettivi, della sua esistenza. Non si tratta tanto di sorvegliare e di punire, ma di scommettere davvero sulle nuove generazioni. L’esistenza dei figli dovrebbe costringerci a decentrarci da noi stessi, a pensare che il tempo ha una profondità che non coincide con la nostra vita, che i nostri figli ci sopravviveranno. Dovrebbe ricordarci che il compito delle vecchie generazioni non è quello di ostacolare le nuove ma quello di favorire la loro crescita.
    Facile a dire, ovviamente, difficile assai da praticare perché implica il dono del nostro arretramento, del nostro tramonto.


    https://www.alzogliocchiversoilcielo...volti-del.html
    Ultima modifica di conogelato; 08-03-2024 alle 10:58
    amate i vostri nemici

  11. #101
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Escolzia Visualizza Messaggio
    Cono, non vorrei che fosse passato il messaggio che ho qualcosa contro di te, me ne dispiacerei.
    Ma stai scherzando? Non l'ho pensato nemmeno per un istante....
    Ci stiamo confrontando su temi importanti, che ci riguardano tutti in prima persona. Rispettando ognuno il punto di vista dell'Altro.

    Ciao, a lunedì!
    Buon fine settimana a tutti, gente!
    amate i vostri nemici

  12. #102
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Cose assurde dici? O cose che stanno aspettando avidamente, Axe? Leggi un po' cosa scrive al riguardo una delle menti più aperte, laiche e indipendenti della nostra società: Massimo Recalcati.

    Il disagio del mondo giovanile sembra aver assunto dimensioni preoccupanti. La sua fenomenologia è variegata, ma se dovessimo provare a trovare in essa dei denominatori comuni potremmo isolarne almeno due. Il primo è quello della spinta neo-libertina a godere senza limiti, a fare del godimento la sola forma possibile della Legge. Questa spinta può assumere le forme della festinazione permanente, dell’apatia frivola, dell’assenza di responsabilità...
    ...
    ... Non si tratta tanto di sorvegliare e di punire, ma di scommettere davvero sulle nuove generazioni. L’esistenza dei figli dovrebbe costringerci a decentrarci da noi stessi, a pensare che il tempo ha una profondità che non coincide con la nostra vita, che i nostri figli ci sopravviveranno. Dovrebbe ricordarci che il compito delle vecchie generazioni non è quello di ostacolare le nuove ma quello di favorire la loro crescita. [/COLOR]
    Facile a dire, ovviamente, difficile assai da praticare perché implica il dono del nostro arretramento, del nostro tramonto.
    ottima citazione, direi; e io sono d'accordo;

    ma se poi mi parli di indirizzare i desideri, guidarli, fai l'opposto di ciò che conclude Recalcati; o lo citi senza capire cosa dice, oppure lo capisci e lo rigiri a favore di una tua ideologia, che è, a tutti gli effetti, quella gerarchica del passato;
    poi, tralascio la disamina sulla scuola psicanalitica di Recalcati, Lacan, tutto incentrato sul desiderio, ecc...

    insomma, ha'voglia te a citare pensieri alati, ma poi..?
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #103
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ma poi si passa dal pensiero all'azione, Axe! Alla fatica educativa, alla responsabilità della quale siamo investiti.
    amate i vostri nemici

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