Alla fine di questo mese ricorre la Pasqua. Fratel Cono ci dovrebbe intrattenere con i suoi scritti sulla morte e la mitologica risurrezione di Jesus, secondo la religione cristiana. Invece pensa solo a sé stesso, ai suoi “folleggianti” week end, allora io approfitto della sua assenza per proporvi come lettura un articolo dello scrittore ed insegnante Enrico Galliano, pubblicato lo scorso 3 dicembre sull’inserto culturale del “Corriere della Sera”.
Il testo è titolato: “Se Gesù nascesse oggi dovrebbe finire il lavoro”:
“Ma se Gesù nascesse oggi ? Mettiamo che la sua venuta fosse stata programmata non per una notte di più di duemila anni fa, ma per il 25 dicembre 2023. Dove nascerebbe ? E soprattutto: su che canale lo darebbero ?
Be’, se Gesù nascesse oggi, non ce lo vedo a farsi scaldare da un bue o da un asinello; piuttosto, per farlo addormentare i suoi gli piazzerebbero davanti un bel cellulare con i video di Baby Shark. La sua venuta sarebbe annunciata da un post subito virale, a firma ArkyGabry_03, e da milioni di video su TikTok, compresi quelli che parlerebbero di fake news. I genitori venderebbero l’esclusiva delle prime foto a qualche rotocalco e, per la prima volta, i figli di Chiara (Ferragni) e Fedez non sarebbero i più cliccati al mondo. Verrebbero tolti tutti i crocifissi dalle pareti: lo spoiler resta sempre un peccato mortale !
Credo che troverebbe un mondo un po’ strano, per lui. Si chiederebbe come mai la gente è così in fissa con l’intelligenza artificiale, e non trovando risposte soddisfacenti forse finirebbe per chiederlo, pure lui, a ChatGPT. Zuckerberg, Elon Musk e Jeff Bezos se lo contenderebbero come testimonial, offrendo compensi così alti da essere quasi la metà di quelli di Messi e Cristiano Ronaldo. Hollywood spalancherebbe le sue porte per lui…
O forse non andrebbe proprio così. Forse, molto resterebbe uguale a duemila anni fa. Credo sceglierebbe di nascere non proprio a Betlemme, ma sempre da quelle parti, in una fetta di mondo dove ancora oggi gli uomini non hanno imparato ad amare il loro prossimo come sé stessi. Se poi arrivasse qui, nelle nostre città, non credo sarebbe molto felice di come vanno le cose. E non credo che verrebbe accolto fra gli onori, anzi. Facile facile, gli verrebbe riservato lo stesso trattamento di molto tempo fa.
Se Gesù nascesse oggi, sarebbe una donna perseguitata da un ex violento e possessivo. Se Gesù nascesse oggi, sarebbe il ragazzo o la ragazza gay che ritorna dal bagno e si ritrova disegni sconci sul quaderno, fra le risatine dei compagni. Sarebbe qualcuno a cui prendono le impronte digitali. Qualcuno dietro le sbarre di una prigione. Qualcuno in mezzo al mare al freddo, negli occhi solo la speranza di arrivare dove non deve più avere paura. Se Gesù nascesse oggi, sarebbe un bambino avvolto in una coperta termica, sporco di salsedine e di indifferenza. Sarebbe un giornalista incarcerato per avere scritto una parola di troppo. Sarebbe qualcuno che ha il coraggio di dire no.
Se Gesù nascesse oggi, non so che faccia avrebbe ma so che sentirebbe ogni giorno la frase: ‘Tornatene a casa tua !’. Se Gesù nascesse oggi, sarebbe qualcuno che vedi tutti i giorni, senza vederlo mai. Uno di quelli strani, i buttati fuori, i matti, i poveracci. Se Gesù nascesse oggi, se ne accorgerebbero in due o tre.
Una sola cosa sicura c’è: se Gesù nascesse oggi, si guarderebbe intorno e penserebbe: ‘Mi sa che qua c’è ancora un bel po’ di lavoro da fare’. “