
Originariamente Scritto da
axeUgene
ecco, tu vedi il problema, ma inferisci una spiegazione, direi, sbagliata;
nel senso che a qualsiasi persona normale è evidente che quel porno è iperbolico e grottesco e che la realtà è un'altra; peraltro, gli attori sono a loro volta esposti in modo da essere citazioni di se stessi, di terza o quarta mano;
vicino casa mia ci sono cartelloni di un locale di spettacoli a luci rosse, con queste tipe che non sono "attrici" e di cui non ricordo il nome; ma quelle nemmeno fanno quel mestiere come Moana Pozzi; non affrontano più nemmeno uno stigma sociale; stanno lì più o meno come una che partecipi al Grande fratello, l'occasione di un'esposizione al pubblico per emergere in qualche modo; magari tra 10 anni te le ritrovi in tv a dar consigli sentimentali alle 16enni, senza scandalo;
il punto sarebbe che in un mondo, non dico ideale, ma decente, se un partner ha una fantasia o un'esigenza qualsiasi e pacifica, dovrebbe ordinariamente essere in grado di condividerla con la persona con cui condivide ordinariamente il letto e una certa intimità; detta così, sembra un problema individuale; ma se il fenomeno è di massa - come in effetti è - vuol dire che nell'educazione media e nella psicologia delle persone normali, restano ancora gravi handicap;
se il tuo compagno guardasse i porno, ti farebbe una certa differenza se uno psicanalista ti dicesse: guarda, quello lo fa per insicurezza, non perché cerca una più attraente di te che lo ecciti come non fai tu; oppure: quello vorrebbe dirti una cosa ma teme una tua reazione;
considera che, a parte casi estremi, la quasi totalità delle coppie stabili va in crisi per questi meccanismi, cumulativi, di rimozione e mancata comunicazione, spesso su problemi tutt'altro che irriducibili o irresolubili.