si. e infatti la tecnica di rommell fu premiata dal successo in alcune fasi dello scontro. in questione non è la tecnica militare, peraltro eccellente, di rommel, ma soltanto la mancanza di rinforzi, che non vennero concessi da hitler perché il medioriente era da questi considerato uno scenario di guerra ad ogni modo, "minore".
esattamente. rommell spostava le proprie guarnigioni di notte per sorprendere l'avversario mediante attacchi rapidi, improvvisi, inaspettati. quello che gli mancava, ti ripeto, non era l'abilità ma il totale di uomini disponibili. in altra situazione le divisioni alleate sarebbero state letteralmente "spazzate via".
sullo sbarco in normandia ti consiglio di vedere il bel "film" di spielberg intitolato "salvate il soldato ryan". si parla di un attacco alleato che ebbe solo un parziale successo, e di uomini malamente armati e addestrati, che caddero a torme davanti all'artiglieria tedesca posta a presidio della costa francese. gente priva di tutto fuorché di un numero sufficiente a beccare tante pallottole che a un certo punto ai tedeschi finirono i colpi. immagina. quanto a el alamein si concluse la questione con un armistizio e una stabilizzazione dello scontro, che durò fino alla fine della guerra. poi sui paracadutisti. non mi è dato ricordare paracadutisti alleati, che probabilmente mancavano del coraggio necessario.
allora. il duce dichiarò guerra agli alleati in forza del patto d'acciaio, il quale impegnava tutti e tre i contraenti, cioè italia, germania e giappone ad entrare in guerra ove uno dei tre paesi fosse stato militarmente attaccato. quindi mussolini si legò a hitler "prima" di entrare in guerra, e per effetto di un trattato trilaterale. quanto a cecoslovacchia e polonia, hitler non dichiarò guerra ai due paesi ma si limitò ad occuparne i territori interni in cui abitavano comunità di etnia tedesca. la guerra la cominciarono prima francia e inghilterra e poi tutti gli altri, perché furono loro ad attaccare per primi.