esatto; ma la testimonianza della verità non la cerca nel mondo, nel senso di successo; sei tu che adduci un argomento di "superiorità" quando evochi la storia divisa in due, le convenzioni di datazione, ecc...
mi rendo conto che se non frequenti la materia è un po' difficile capire subito la questione; la teologia tedesca - molto sincreticamente cattolica e riformata - è intrisa di questo tema della frattura tra Dio e il mondo, dove solo in modo quasi ineffabile si troverebbero tracce della presenza del Primo;
figurati se quella dottrina può in qualche modo rivendicare come positivo il successo secolare dei vari marchi della Cristianità;
nessun teologo, ma nessun cristiano, cattolico o altro, appena istruito e presente a se stesso oserebbe argomentare con quelle cose che dici, perché, grosso modo, il mondo è avvertito come l'antitesi stessa del Regno; non so se cogli il punto...