Profezie 2



Sentì il bambino chiamarla, “mami, fame” Il piccolo era seduto sul divano e reclamava a gran voce la sua attenzione.
Aveva la sensazione di aver dormito solo pochi minuti, invece il suo orologio segnava le sette e trenta.
“Voglio il latte” continuò il piccolo in modo cantilenante. “ Un attimo tesoro, dovrai avere un po’ di pazienza, ora te lo preparo”. Rispose lei.
Per fortuna la sera prima era riuscita a comprarlo, altrimenti non sarebbe stato semplice trovare un bar o un negozio aperto nelle vicinanze.
La zona sembrava residenziale con casette singole, probabilmente vi abitavano persone agiate, non era un quartiere di lusso, ma aveva un aspetto molto curato.
Dopo aver preparato il latte provò a riordinare le idee.
Voleva vedere meglio la casa prima di uscire per andare in banca, il notaio le aveva detto che sarebbe passato verso le undici perciò aveva tutto il tempo.
Vista di giorno la casa le apparve meno triste, l’essere arrivata col buio non l’aveva certo aiutata ad avere una buona impressione.
Mangiò dei dolci che aveva preso la sera prima, poi lavò e cambiò Alessandro, il piccolo aveva compiuto due anni da poco, ma sembrava più grande della sua età.
Assomigliava moltissimo a suo marito, infatti, di Alberto aveva lo stesso sguardo, le ciglia lunghe e i capelli lisci, era un bambino molto tranquillo.
Lei aveva preso un anno di aspettativa dopo il periodo di maternità non se l’era sentita di portare il bambino troppo presto al nido, per fortuna il suo lavoro da impiegata le dava questa possibilità.