beh, no; non puoi commentare queste cose con la logica dell'uomo della strada, paiono, mi sembrano vecchie, ecc...
io sono il primo a prendere le distanze da discipline arbitrarie, in termini di formalizzazioni e misurazioni; ma questo è il caso solo per ciarlatanate estreme;
se ragioni secondo un metodo scientifico di valutazione, tu hai degli impianti di ipotesi - varie scuole, ecc.. - che hanno un pregresso di intervento su pazienti e "pazienti";
osservata una normalità, hai milioni di casi di comportamento anomalo che sono stati trattati partendo da quelle ipotesi, e con risultati apprezzabili; l'agorafobo, l'ossessivo compulsivo, i picchi di aggressività, violenza, misoginia, le conflittualità irriducibili e patologiche, ecc...
poi ci sono i "pazienti", portatori di malesseri e nevrosi di intensità "minore", che pure rispondono alle terapie con una normalizzazione delle capacità, di relazione, di lavoro, di investimento in qualcosa;
si parla di un secolo di prassi, non solo in competizione tra loro, ma anche sotto l'occhio di tutte le discipline confinanti, a loro volta alla ricerca di spazi; cioè, tutti gli psichiatri del mondo e relativi ricercatori avrebbero un grande interesse a sostenere che le disfunzionalità comportamentali sono dovute a semplici squilibri chimici;
e, a maggior ragione, l'industria farmaceutica sarebbe felice di poter dimostrare che le terapie psic possono essere efficacemente sostituite da farmaci;
ogni giorno, in Occidente, svariati milioni - ordine di decine - di persone sganciano un centone allo psic per un'ora di seduta, magari consigliata da psichiatri come coadiuvante di terapie farmacologiche; mo', se le teorie di Freud, Jung, Adler, Winnicott & soci fossero tutte cazzate campate in aria e prive di riscontro, credi che il mondo scientifico le avrebbe tollerate, come se al loro posto ci fosse ir mago Anubi co' suoi talismani per la gente che mangia pane e vorpe ?forse sei troppo giovane per averlo visto su telelivorno anni 80, ma noi si faceva il gruppo per seguirlo, assieme a mamma Franca della Roberta pelle
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se, dopo un secolo - e mezzo, in effetti - questo non è avvenuto e le prassi tendono a raffinarsi, integrarsi tra scuole, ma sempre lungo una linea più o meno continua, evidentemente le tesi hanno una loro robustezza, nonostante la materia possa mostrare risultati rilevanti solo in forma stocastica: tot di casi, tot di "soddisfazione", modica quanto ti pare, ma pur sempre efficacia;
se poi ti interessa il dettaglio prude, una cultura a 360° ti avrebbe già segnalato certe cose, a partire dall'antropologia, l'arte primitiva, ecc...
ora, posto che se parli di Edipo/Elettra, ha un senso in costellazioni famigliari greco-occidentali e molto meno tra i centrafricani, la rilevanza simbolica degli attributi sessuali nel simbolismo di tutte le civiltà dovrebbe far accendere tante lampadine; è ovvio che se non frequenti nessun altra materia oltre alla biologia, certe cose non ti richiamano nulla; è normale;
resta che c'è un nocciolo duro di pensiero e osservazione clinica che ha enucleato relazioni robuste tra pulsioni primarie, con la sessualità che, in sinergia con le modulazioni dell'aggressività, resta la primaria;
da biologa, non ti dovresti stupire, visto che senza quella primazia saremmo estinti; se hai una biologia della vita e della morte che si traduce in impulsi primari, perché mai al centro di questi due momenti - involontari e reattivi - non dovrebbe presidiare quella della riproduzione/sessualità, come pilastro della strutturazione psichica, che invece è funzionalmente l'unica opzione del soggetto ? cioè, l'unica cosa che puoi davvero decidere, per essere chiari;
i miei ex-suoceri erano super-cattolici e super-conservatori; ma quando la figlia ha mostrato problemi non hanno esitato a mandarla da un freudiano per una dozzina d'anni, benché in teoria quella roba doveva essere vista da loro come una specie di culto demoniaco pansessualista; perché ?
perché in Francia non hanno avuto il trappolone; sono laici pure i cattolici e non hanno l'educazione da oratorio;
quello che Cono rimuove - per motivi suoi, extra religiosi, in effetti - da noi è rimosso dai più per via di una radice educativa comune, con tante strutture narrative e simboliche che restano pure se ci si oppone al precetto, da antagonista ma nella stessa dialettica.