“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Elementi
Nascosto ridevi
tra mille bagliori
nostra bussola
unico astro.
Potere
Non vi è obbligo
la verità non è cosa da tutti
solo il servo lo sa.
Mentre si china a raccogliere il pane nero
di voi dirà,
é segnato sui registri.
Fecero un falò dei sogni notturni e,
li condussero in mezzo alla pioggia.
Mi piace molto la chiosa "Fecero un falò dei sogni notturni e li condussero in mezzo alla pioggia". Molto evocativo.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Parole
La verità è morta
sepolta dal male
La verità è morta
per gli esseri umani.
La verità è morta
sui ponti che crollano.
La verità è morta
divorata dal verde serpente.
La verità è morta
divorando le anime.
Aprile
Pioggia leggera.
di smeraldo vestita,
adorna trapunte
profumate di viola rugiada.
Fughe improvvise di luce,
corrono dietro le nubi,
inseguono i grigi
e raccontano l’azzurro.
Nuove fronde s’intrecciano,
accennano frutti tra i tralci,
risveglio tra i fili pallidi
leggere ali annunciano il nettare
Mio padre
Quanti anni sono
avevi mani grandi
non è mai stato dolce il tuo viso
nemmeno quando sorridevi
non ho mai capito i tuoi pensieri
non li ho mai vissuti
ero lì e non vivevo con te
seduti in quella sala
nel ripetersi d’ogni gesto
ritornavi dal lavoro
o chiedevi agli altri di me
eri lì
e io non c’ero
fuori nelle mie notti
senza via
dal sole del mattino
con i giochi di un bimbo
man mano mi perdevo
ritornavo e andavo
nell'attacco di una prova
e dopo
i tempi di una nuova storia
e poi mai più
non ti ho mai conosciuto
non ti ho mai cercato
e anche tu mi hai dato la vita.
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
Bellissima Kanyu
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Un giorno parlando degli angeli
Un giorno parlando degli angeli
ricordo, eravamo lungo le sponde del Mincio,
tu dicesti che ne avevi sognato uno
uno che ti aveva parlato
non hai mai voluto dirmi cosa ti avesse detto
quella notte
io, allora
quel giorno caldo di un'estate che stava finendo
non ti chiesi nulla
Ora che non ci sei
ora che per dieci lunghi anni ti ho dimenticata
mi ritorna alla mente quell'istante
e quelle lacrime leggere sui tuoi occhi neri
forse ora ho capito cosa poteva averti detto
forse ora capisco
ma lungo quella sponda io non sono più tornato
ora è un altro tempo
non ricordo la tua voce
nemmeno il tuo viso
solo due occhi neri rigati di lacrime.
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"
Croce senza nome
Li vedi lungo le strade
coperti di stracci
addormentati sotto coperte di carta e fogli di giornale
tra angoli di pietra di città
sulle panchine di un parco
sotto ponti tra le pozzanghere
la ruggine dei vagoni merci e l'urlo dei treni
digrignano i denti che non hanno
mormorano al vento
maledendo il passato
la vita vissuta e quella che stanno vivendo
per chi preme i tasti delle mille cose di ogni giorno
sono fastidio risa schifo e morte
sono solo angeli
presto diverranno invisibili
solo angeli che non sanno più volare
solo angeli caduti dal cielo.
"Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi"