La ragion d’essere essenziale delle religioni è un processo di emancipazione da una visione della vita quotidiana più o meno complessa ad una verità universale inafferrabile e indescrivibile. Non c’è nessun conforto. Il processo è lungo, faticoso, ingrato, senza nessuna garanzia, ma senza alcuna alternativa.
Poi c’è chi vuol vedere nelle religioni delle favole per tenere buoni i bambini, ma questo aspetto non solletica la mia curiosità.