Di quà o di là , la verità non ce l'ha.ma la testimonianza della verità non la cerca nel mondo
Di quà o di là , la verità non ce l'ha.ma la testimonianza della verità non la cerca nel mondo
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
La vedo dura che Ratzinger & C. vendano solo verità retoriche ed arbitrarie a coloro a cui si rivolgono.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Lo sa, ma se comincia a ventilare che la sua non è una verità con la maiuscola, che tutto fa brodo, non ha più un prodotto da vendere e materiale per tenere su la baracca ed intortare la gente.
Tu venderesti un prodotto dicendo che è così e cosà , buono, bello, utile ecc...però che ce ne sono tanti altri uguali e fa lo stesso il tuo o quello di un altro produttore?
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
sai, hanno dovuto accettare il fatto compiuto per secoli, fino al Concilio, e tutto in un adattamento collegiale laboriosissimo; quella è la strategia commerciale ritenuta migliore, che minimizza il danno; meglio non potevano, una volta dovuto fare i conti col pluralismo.
c'� del lardo in Garfagnana
Sei in errore: il Dio cristiano SI INCARNA, nel mondo. Prende parte alla Storia del mondo in maniera inequivocabile....
Ratzinger sostenne nel suo scritto che Dio rivela e si autorivela nella storia ed attraverso la storia e non solo attraverso gli autori della Bibbia.[19] Egli ritenne inoltre che la staticità del concetto biblico di rivelazione divina non esisteva già più nel XIII secolo. Così facendo, Ratzinger andò a contraddire la teologia cattolica tradizionale e questo quasi gli costò la laurea, ma riuscì con questo successo a qualificarsi come libero pensatore.
La sua teologia sulla rivelazione venne discussa nel corso del Concilio Vaticano II. A Roma egli continuò a sostenere che la rivelazione, significhi più che altro Dio che comunica con noi e che essa si possa esprimere perlopiù con parole umane. La rivelazione di Dio non è una grande pietra granitica e fredda piombata dal cielo anni fa, che deve essere sezionata ed analizzata; Dio ha voluto lasciarci un messaggio vivo e vibrante.
«Mi riferisco a ciò che si potrebbe chiamare positivismo cristiano. Il credo cristiano non è un mero concetto di eterno, un "totalmente altro", [...] al contrario, è più relativo a Dio nella storia, con Dio come uomo. Con questo si getta un ponte sul golfo tra eterno e temporale, tra visibile e invisibile, facendoci incontrare Dio come uomo, eterno e temporale, come uno di noi, che si autorivela.»
(Joseph Ratzinger, Introduction to Christianity, Seabury, New York, 1979, p. 27)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Teol...0XIII%20secolo.
amate i vostri nemici
ecco, non hai capito nulla di quello che hai citato:
sostenere che Dio si incarna nella storia, non significa affatto sostenere che il prodotto della storia "è buono" - come si evince dalle tue strampalate idee sul dividere la storia a metà , ecc... - nel suo compimento politico; altrimenti, si smentirebbe la sostanza peccaminosa del mondo stesso;
per Ratzinger - e non solo - il mondo è elettivamente il regno di Satana, nonostante il Cristo incarnato; la Chiesa ha chiesto scusa per il colonialismo e la conversione forzata, che sono il motivo per cui quella datazione che vedi egemone è stata imposta a chi, in effetti, non crede né si è convertito; anzi, lo stesso Ratzinger constata la generale apostasia dell'Occidente cristiano;
se leggi in modo superficiale, fuori contesto e senza preparazione teologica, la frase Dio rivela e si autorivela nella storia ed attraverso la storia, fraintendi tutto il senso;
ora, puoi anche diffidare di quello che scrivo io, anche se sbaglieresti; non avrei alcun motivo per inventarmi una teologia cattolica, tanto per contraddirti;
però, visto che hai certamente esperienza del fatto che le gerarchie ecclesiali parlano sempre di una Cristianità apostata e di un mondo "senza Dio", il sospetto che la realtà politica - perché di questo si tratta - delle circostanze che citi non sia intesa come un segno della Chiesa trionfante dovrebbe sorgerti;
non è che se le olimpiadi a Pechino saranno nel "2036" Ratzinger si sarebbe rallegrato perché i cinesi si sono convertiti alla centralità di Cristo nella storia; arrivi a capire questo concetto ? non è difficile.
c'� del lardo in Garfagnana
La Chiesa ha radici divine, ma è pursempre composta da uomini....
Chi trionfa non è lei, ma Cristo!
Quaggiù soffre persecuzioni, lotte, battaglie e ingiurie. Vive di splendori e di contraddizioni, ma in mezzo a tutto questo il Messaggio di Gesù Cristo rimane: più vivo che mai!
"Il cielo e la terra passeranno, le mie parole non passeranno"
Vive di luce riflessa, la Chiesa. Chi splende e rifulge è solo Gesù Cristo.
amate i vostri nemici
mi spiace, ma non hai capito nulla di tutta la questione; hai letto una frase e l'hai adattata ad un pensiero da bambini, che però non è quello della Chiesa stessa;
te la faccio breve: la considerazione di Ratzinger nasce da un dibattito ecumenico coi protestanti - una fissazione del papa tedesco - che risale agli anni '20;
siccome il dio dei cristiani - nella dottrina, non è una mia opinione - è trascendente - vale a dire estraneo al mondo - i teologi si ponevano la questione della possibilità stessa che in qualche modo il genere umano potesse intendere qualcosa di Dio in base a segni immanenti nella realtà ;
Ratzinger - che pure era molto influenzato da tesi pessimistiche nordeuropee - conclude che Cristo incarnato è una manifestazione della presenza divina; ci sei ?
ma "Cristo", non la politica di potenza e i relativi risultati nella storia, che sarebbe stata un'idiozia, e per un motivo semplicissimo:
se quei "segni" mondani che individui tu fossero considerati come una testimonianza della "verità " della Chiesa, nel momento in cui, poniamo, l'Islam dovesse diventare la religione politicamente dominante e imporsi, imporre una datazione e dividere la storia a metà con l'Egira, stando alla tua logica dovremmo concludere che Cristo è una burla, e il "vero dio" testimoniato dalla storia è quello musulmano;
capisci bene che gente raffinata come i dottori della Chiesa non possono esporsi ad un'idiozia del genere, che eleva a testimonianza quello che è ritenuto elettivamente il Regno di Satana, intriso di peccato;
ora, se ti fanno fare il catechista, può darsi che questa argomentazione ti torni utile nel convincere bambini di 8 anni; ma non è una buona idea.
c'� del lardo in Garfagnana
Curiamo la pastorale per adulti, non per bambini.....
Ratzinger e la Chiesa leggono la Storia come un susseguirsi di FATTI precisi, Axeugene. Legati fra loro, non casuali.
Ora: la Chiesa è la Sposa di Cristo, nasce e prende Vita da Lui. Cosa leggiamo, nella Storia, qual è il nocciolo fondamentale che la caratterizza in tutte le sue epoche? Che tutto passa. Anche gli imperi più grandi, gli eserciti, le dominazioni che sembrano a prima vista invincibili.....
Sono finiti gli Egizi, sono finiti i Persiani, sono finiti i Romani....in tempi più vicini è finito il nazismo, è finito il fascismo, è finito il comunismo, sta finendo il capitalismo. Ogni costruzione umana, finisce. La Chiesa no. Non finirà mai, la Chiesa. L'ha detto Lui! È Gesù Cristo che la assiste e la guida, nonostante i suoi peccati e le sue contraddizioni. Per questo ti dico che trionfa. In forza di Cristo, non per i suoi meriti.
Anche qua dentro, se vuoi, trionfa. A fronte di due guerre sanguinose, orribili e devastanti. A fronte di problematiche economiche, climatiche, ambientali eccetera.....il grosso delle discussioni riguarda Dio, riguarda le tematiche religiose, i risvolti etici e morali dell'esistenza.
amate i vostri nemici
che fai, citi Celentano ?
contento tu...Anche qua dentro, se vuoi, trionfa. A fronte di due guerre sanguinose, orribili e devastanti. A fronte di problematiche economiche, climatiche, ambientali eccetera.....il grosso delle discussioni riguarda Dio, riguarda le tematiche religiose, i risvolti etici e morali dell'esistenza.
per me è naturale che si dibatta molto qui, per un motivo semplicissimo:
le religioni, come ogni altro sistema morale, sono il limite e la definizione del desiderio, che è quello che muove la vita;
le morali laiche sono troppo deboli sul piano formale per fornire spunti di polemica; ma lo sono - per rarefazione - anche certe morali religiose, che non solleticano più da tempo una reazione; in Svezia sono luterani, e negli anni '60 i pochi italiani che visitavano il paese raccontavano che nella famiglia media facevano dormire il ragazzo della figlia 16enne con quella; da noi c'era la fujitina e il matrimonio riparatore...
gli argomenti teologici qui interessano poco o nulla;
però quando te ne esci su questioni che gira e rigira si incentrano sul desiderio, e in particolare quello sessuale, allora effettivamente la cosa suscita interesse, più di quanto non faccia l'argomento messo per esplicito;
forse anche questo è parlare "di Dio", se ti piace;
poi, io personalmente trovo pregiato e necessario che si espongano morali, anche religiose; anche se posso non condividerle, in parte o del tutto; e questo perché mi rendo conto che non tutte le ideologie morali coprono sempre tutto lo spettro di tante questioni;
per me, chi solleva dubbi è il benvenuto; detto questo, non mi pare che le tue posizioni incontrino una particolare sensibilizzazione; più o meno l'effetto è quello di uno che suggerisse Trapattoni come il prossimo allenatore dell'Empoli; magari lo fanno parlare al chioschino del tifoso, ma per farsi du' risate.
c'� del lardo in Garfagnana
Si parla di Dio perché, nel profondo, tutti quanti gli uomini e le donne del mondo, anelano risposte alle domande ultime:
Chi siamo?
Da dove veniamo?
Verso chi o che cosa stiamo andando?
C'è Vita oltre la Morte?
Tutto accade per caso o esiste un preciso Disegno d'amore per ciascuno?
Tutte le tematiche religiose che stiamo trattando, girano intorno a queste domande.
amate i vostri nemici
non credo;
in effetti, qui non si parla mai di queste cose che elenchi;
in linea di massima, il tema di fondo è solo ciò che viene prescritto o proibito; che non è una roba da poco, beninteso;
almeno, per me sono questioni molto importanti e la ragion d'essere essenziale delle religioni, al di là di quel blando confortorio in cui non crede nessuno, se non in forma estremamente mediata.
c'� del lardo in Garfagnana
La ragion d’essere essenziale delle religioni è un processo di emancipazione da una visione della vita quotidiana più o meno complessa ad una verità universale inafferrabile e indescrivibile. Non c’è nessun conforto. Il processo è lungo, faticoso, ingrato, senza nessuna garanzia, ma senza alcuna alternativa.
Poi c’è chi vuol vedere nelle religioni delle favole per tenere buoni i bambini, ma questo aspetto non solletica la mia curiosità .
Aut hic aut nullubi