Originariamente Scritto da
axeUgene
io non faccio questo lavoro, non ho quelle competenze, perciò non sono sicuro di nulla;
peraltro, certi disturbi e meccanismi reattivi come questo sono propri della fase adolescenziale, già molto più mediata, e quindi complessa; cioè, le pulsioni primarie sono già state metabolizzate e sviate su altro;
qui c'è un equivoco di fondo, verosimilmente legato ad un fraintendimento di linguaggio, e vedo che coinvolge molti:
il "sesso" cui fa riferimento la psicanalisi partendo dal principio del piacere rimanda nella mente delle persone l'immagine di una disciplina imperniata su quello che le persone non addentro identificano come la sessualità agita dagli adulti; in realtà, è esattamente il contrario, cioè:
è la sessualità adulta che rinvia ad oggetti "senza nome" - e qui forse Lacan ci dà, per quanto fumoso - che sono oggetto dello studio delle pulsioni primarie;
quando sul tema della pornografia sostenevo: fate attenzione: voi dite che il porno non vi eccita; non eccita nemmeno me; però dite che la gente lo guarda per eccitarsi; e io ho opposto: secondo me, lo guarda tipo seduta psicanalitica, tutti a ridere e
fatti meno pippe
la realtà, è che gli oggetti "senza nome" dell'immaginario primario delle pulsioni sono in sequenza la puppa, la bocca, il culo, e poi la fava e la topa; vi dice niente ?
successivamente a tutto - e la questione è tornata a galla per questo - c'è il fatto che nelle relazioni operano costrutti, rappresentazioni derivate, schemi in cui si proietta l'identità, con la rimozione netta dei bisogni, propri e dell'altro;
poi uno dice:
eh, come sono sfortunato ! so' tanto buono/a e mi abbandonano, però sono uno/a tosto/a, non ho bisogno di nessuno... daje
strati su strati di corazze a negare se stessi, per essere sempre più incasinati;
di fronte a questioni che poi sono di elementare buon senso relazionale, ma costano la fatica, meglio rimuovere;
è fatica vera, pesante, si capisce; se fate l'esperimento di riflettere su certe cose, è come sentire la gravità a 5G; mezz'ora e siete sfatti, perché in mezz'ora di pensieri vengono fuori 20 anni di nodi;
ma io non ho ricette; l'unica cosa che posso suggerire è di abbandonare certe forme e idee, tipo l'amore o altre intrise di connotati morali o pregiati, multistrato e incasinati; tutta roba in cui vedete un voi stessi osservato dagli altri, che in effetti non riesce nemmeno ad identificare quello di cui ha bisogno davvero, ma solo ulteriori forme di adattamento a un problema.