Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
Non è questione di negare istinti/motivazioni vs educazione, come pure gli eventi stressogeni che influiscono e impediscono di fare qualcosa quanto le spiegazioni da cui origina qualcosa e si manifesta e delle conseguenze applicative.
Se devi spiegare quel che fa un bambino, ma non è del tutto corretta la teoria, rischi di rimediare la situazione, curarla addirittura se necessario, in modo non del tutto corretto.
questo certamente fa parte dei rischi di ogni prassi in cui non hai in mano un processo deterministico; oramai questo avviene per la maggior parte delle scienze sperimentali e applicazioni, persino in fisica;
quello che conta però è la correttezza epistemologica con cui poni le ipotesi, in modo da renderle verificabili ed eventualmente falsificabili; poi però hai l'osservazione, la convergenza e la ridondanza con altre discipline d'area;

C'è un gap fra un certo fare psicologia e psicanalisi e quello che viene fuori dalla pschiatria, scienze cognitive, neurobiologia, che rimette in discussione alcune cosette.
Se chi studia psicologia o fa poi anche psicanalisi, integra con quello che è venuto fuori di recente credo sia meglio, anche per collaborare con la medicina e la psichiatria al meglio.
allora, non c'è un gap, come vedi tu; il punto è che sono discipline che si occupano di segmenti diversi, intendo quelle psicologiche; quelle mediche sono a parte; quindi puoi vedere uno psicologo che opera in un certo modo per un fine, diverso da un altro; ma non è che contrastino sull'impostazione; questo, semmai può avvenire tra scuole diverse, sebbene col tempo quello che si vede è che tutti prendono in prestito da tutti, proprio perché il vaglio della comunità scientifica ha ridotto ogni sbandata eccentrica, comprimendo la comunità tipo gaussiana: oggi stanno tutti al centro;
le differenze sono più su un piano ideale di obbiettivi e riferimenti culturali, ma è poca roba in concreto per il paziente;

la psicologia è l'insieme grande; poi ci sono sottoinsiemi di segmento che si occupano di aspetti e funzionalità diverse, condividendo i principi base di metodo; lo psicoterapeuta di sostegno di solito è formato per interventi brevi diretti a tamponare rischi immediati; quello del profondo risponde ad esigenze diverse, magari anche solo di una persona che è interessata alla materia come accessoria alla sua - tipo lo psichiatra, o che deve diventare terapeuta a sua volta;

a noi, come popol-bue, potrebbe essere utile avere una conoscenza di alcuni principi e meccanismi base, per sapere cosa osservare nelle circostanze critiche relazionali, in famiglia, ecc...
magari avessi avuto 30 anni fa il repertorio di osservazione che ho oggi...