questa è una sovrastruttura, ovviamente culturale, visto che il pudore non è mai stato lo stesso nella storia, né lo è in società diverse;
se in una società si compie un grandissimo sforzo per educare i suoi componenti a censurare determinati aspetti del comportamento, evidentemente su quegli aspetti si verifica un grande investimento;
quello che può non essere semplice, è capire se determinati modi sono primari - cioè riguardano il motivo di fondo - oppure sono adattamenti secondari;
es.: una determinata esposizione del corpo che, in termini astratti, può sembrare una manifestazione di disinibizione, in realtà può essere una reazione di controllo dell'oggetto, che viene svuotato del suo potenziale che turba; per esempio, proprio quella corporeità "perfetta", che nella sua perfezione standard risulta asettica, de-erotizzata e neutralizzata, perché spersonalizzata, non rimanda alle peculiarità dell'individuo che si espone, ma lo corazza in quella conformità.