no, non mi pare, e soprattutto non sarebbe rigirare la frittata, perché è irrilevante, quanto il bosone sulla molecola di sintesi, che continui a produrre, bosone o non bosone;
non è che non ci credo, è che questa cosa che tiri fuori è irrilevante, non dirimente;Tutto questo parte dalla base biologica, poi come si declina a livello di emozioni, rappresentazione di sé e degli altri, del mondo esterno, del valore delpropruo stato emotivo e altrui, dipende da cosa esce fuori da queste prime relazioni con la o le figure di accudimento.
Si crea già una base di partenza per le relazioni e le aspettative, emozioni e compprtamenti. Poi nel corso della vita ci sta l'influenza delle esperienze successive sui MOI accennati prima.
Questo ad oggi è quanto è uscito fuori e che rivede in un'altra ottica il bambino, la, relazione con la madre e le persone che lo accudiscono, l'importanza per lo sviluppo psico-fisico.
Se non ci credi o non ti sta bene non so che fare, non sono io che invento quanto quello che oggi sappiamo è viene preso in considerazione.
gli schemi di comportamento, patologici o meno, restano congruenti e/o compatibili coi modelli freudiani e affini, per cui in effetti non c'è alcun discredito o abbandono di quelli nella prassi, e nella critica scientifica;
le persone hanno sempre gli stessi problemi, nell'ambito delle stesse costellazioni relazionali, e, per il momento, non è intervenuta nessuna disciplina a spiegare diversamente, scalzare, sostituire quelle interpretazioni; anzi, le hard sciences, nonostante le critiche al metodo, alla fine ricorrono o delegano alle discipline analitiche quel tratto del segmento che non possono spiegare; che ci vuoi fare ?