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Discussione: Il vostro pensiero in questo momento - new

  1. #1981
    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Mah, dipende di che bisogni parli.
    Io dei miei credo di essere consapevole. Quello primario è la libertà. Che comunque non ho mai sacrificato, sebbene la vita di coppia di fatto comporti comunque di dovervi rinunciare in parte.
    Tanto che da single mi sento molto più a mio agio, vivo una vita che sento molto più mia. Una relazione tende, per quanto libera e aperta possa essere, a ingabbiare chi è uno spirito libero.
    Diciamo che quando sei in una relazione soddisfacente sacrifichi alcuni dei tuoi bisogni individuali in favore di quelli di coppia. Ma quando la relazione soddisfacente non lo è più, ecco che allora uscirne, per quanto doloroso, diventa anche liberatorio.
    Sempre pregando Dio (o chi vuoi al posto suo) che la salute ti tenga costantemente compagnia.
    Alle volte essere da soli, e questo è uno dei casi, non è la miglior cosa.
    Io mentalmente sono "single" ma le necessità (specialmente le mie attuali) mi portano ad optare per la "coppia".
    Opportunismo? Può darsi, ma forse è meglio chiamarla "sopravvivenza".
    Certe volte sono scelte obbligate.
    Non si vive liberi per sempre.

  2. #1982
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Mah, dipende di che bisogni parli.
    Io dei miei credo di essere consapevole. Quello primario è la libertà. Che comunque non ho mai sacrificato, sebbene la vita di coppia di fatto comporti comunque di dovervi rinunciare in parte.
    Tanto che da single mi sento molto più a mio agio, vivo una vita che sento molto più mia. Una relazione tende, per quanto libera e aperta possa essere, a ingabbiare chi è uno spirito libero.
    Diciamo che quando sei in una relazione soddisfacente sacrifichi alcuni dei tuoi bisogni individuali in favore di quelli di coppia. Ma quando la relazione soddisfacente non lo è più, ecco che allora uscirne, per quanto doloroso, diventa anche liberatorio.
    idem, io sono molto simile e capisco bene il punto di vista; infatti non mi accontento; ma forse c'è anche dell'altro, per quel che mi riguarda;

    però non siamo dei terminators, e se siamo stati bene - più o meno bene - in coppia, magari in quella cosa c'erano bisogni, che non saranno stati solo quelli caratteristici che possono venire in mente;

    non è che possa vantare una gran sapienza in materia ma, siccome alla libertà tengo moltissimo, ho potuto anche far caso al fatto che in alcune relazioni la sentivo molto compromessa, mentre in altri casi, a parità di impegno, infinitamente meno, con un complessivo vantaggio vistosissimo in termini di benessere e gratificazione;
    ora ci vedo meglio, anche se sono un po' fuori tempo massimo e anche abbastanza consumato, in termini di energie disponibili per "spiegarmi", nell'eventualità;

    però ho il sospetto che questa dicotomia tra coppia e libertà sia un automatismo solo se in origine il compromesso è troppo al ribasso, contiene troppi problemi e poca gioia - vabbè, gioia è un termine da bar, ma ci capiamo;

    su questa cosa mi si è accesa una lampadina una 15ina di anni fa, e il tempo trascorso in mezzo me l'ha solo confermata; è proprio all'origine che ci si incastra male, non ci si vede bene, si accettano compromessi troppo gravosi, che a un certo punto chiedono dazio;
    ma non è affatto detto che debba essere così, ecco...
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #1983
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Sempre pregando Dio (o chi vuoi al posto suo) che la salute ti tenga costantemente compagnia.
    Alle volte essere da soli, e questo è uno dei casi, non è la miglior cosa.
    Io mentalmente sono "single" ma le necessità (specialmente le mie attuali) mi portano ad optare per la "coppia".
    Opportunismo? Può darsi, ma forse è meglio chiamarla "sopravvivenza".
    Certe volte sono scelte obbligate.
    Non si vive liberi per sempre.
    Sinceramente, non amo l'idea di appoggiarmi a qualcuno per necessità. Quando la salute non mi sosterrà più, finirò in una casa di riposo, come fanno tanti.
    Che poi non è che stare in coppia è l'unico modo di vivere.
    Io ho una rete di relazioni amicali e familiari molto ampia che non mi farà mai sentire sola.
    Ho una sorella con cui sono molto legata.
    Insomma, non mi è necessario avere un uomo vicino.
    Ora, per dire, sto organizzando il trasloco e già un sacco di persone mi si sono rese disponibili a darmi una mano, senza che neppure lo chiedessi. Uno raccoglie quel che semina. Nella mia vita ho seminato un grandissimo vivaio di relazioni. E continuo a seminarlo.
    Il mio ex, con il suo caratteraccio, si sta trovando isolato. Anche gli amici suoi hanno scelto me. Avrà anche trovato un'altra, ma è decisamente più solo di me che sono single.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  4. #1984
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    idem, io sono molto simile e capisco bene il punto di vista; infatti non mi accontento; ma forse c'è anche dell'altro, per quel che mi riguarda;

    però non siamo dei terminators, e se siamo stati bene - più o meno bene - in coppia, magari in quella cosa c'erano bisogni, che non saranno stati solo quelli caratteristici che possono venire in mente;

    non è che possa vantare una gran sapienza in materia ma, siccome alla libertà tengo moltissimo, ho potuto anche far caso al fatto che in alcune relazioni la sentivo molto compromessa, mentre in altri casi, a parità di impegno, infinitamente meno, con un complessivo vantaggio vistosissimo in termini di benessere e gratificazione;
    ora ci vedo meglio, anche se sono un po' fuori tempo massimo e anche abbastanza consumato, in termini di energie disponibili per "spiegarmi", nell'eventualità;

    però ho il sospetto che questa dicotomia tra coppia e libertà sia un automatismo solo se in origine il compromesso è troppo al ribasso, contiene troppi problemi e poca gioia - vabbè, gioia è un termine da bar, ma ci capiamo;

    su questa cosa mi si è accesa una lampadina una 15ina di anni fa, e il tempo trascorso in mezzo me l'ha solo confermata; è proprio all'origine che ci si incastra male, non ci si vede bene, si accettano compromessi troppo gravosi, che a un certo punto chiedono dazio;
    ma non è affatto detto che debba essere così, ecco...
    Beh sicuramente come sono gli incastri è fondamentale. Ma a fare la differenza è anche come cresce la relazione e parallelamente, come cresce l'individuo.
    Io non ho molti esempi perché quella con il mio ex è stata l'unica relazione seria che ho avuto, l'unica in cui abbia investito dal punto di vista sentimentale ed emotivo.
    E ovviamente non è mai stato un sacrificio quello di barattare la mia libertà con la vita di coppia, perché ci stavo bene.
    Poi le cose sono cambiate. Probabilmente io sono maturata più di quanto sia maturata la coppia, abbiamo smesso di procedere di pari passo.
    Ma i problemi maggiori li ha avuti lui. Evidentemente all'inizio quel che ero gli andava bene e gli ho fatto da traino su tantissime cose.
    Poi ha iniziato a diventare insofferente al mio lavoro, che mi impegnava un sacco, al mio avere molti hobby e interessi. Credo che per lui vada meglio una donna quieta, con poche ambizioni e poche pretese, che come lui preferisca passare le serate sul divano a guardare film e programmi tv piuttosto che cercare sempre cose mentalmente più stimolanti.
    Più prendo le distanze dalle cose, più mi rendo conto che se all'inizio le nostre differenze ci hanno resi molto compatibili, nel tempo hanno invece creato tra noi una distanza abissale.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  5. #1985
    Ma certo, ogni situazione è a sé stante, ci mancherebbe.
    Si tratta di fare delle scelte. Io sto parlando per me.
    Nemmeno la scelta di un istituto o di una RSA è semplice.
    Io non so se riuscirei a viverci. Poi amici, uomo o donna vicino. Anche lì è solo questione di carattere.
    E anche la fortuna non è mai scontata.

  6. #1986
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Ma certo, ogni situazione è a sé stante, ci mancherebbe.
    Si tratta di fare delle scelte. Io sto parlando per me.
    Nemmeno la scelta di un istituto o di una RSA è semplice.
    Io non so se riuscirei a viverci. Poi amici, uomo o donna vicino. Anche lì è solo questione di carattere.
    E anche la fortuna non è mai scontata.
    Purtroppo è vero, la fortuna non è mai scontata.
    Però si, ognuno reagisce a modo suo alle cose. Credo che ci siano persone più propense e adatte alla vita di coppia.
    Io non ho ancora capito del tutto se lo sono. Ho avuto una sola relazione importante, dopotutto.
    Non è detto che magari con qualcun altro magari non funzionerei meglio. Non si può mai dire.
    So solo che ora come ora sto bene per conto mio e finché sto bene così, ci voglio restare.
    Io poi ho l'innamoramento molto difficile. Se in 43 anni mi è capitato una volta sola, e peraltro per la persona sbagliata, un motivo ci sarà!
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  7. #1987
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Beh sicuramente come sono gli incastri è fondamentale. Ma a fare la differenza è anche come cresce la relazione e parallelamente, come cresce l'individuo.
    Io non ho molti esempi perché quella con il mio ex è stata l'unica relazione seria che ho avuto, l'unica in cui abbia investito dal punto di vista sentimentale ed emotivo.
    ne avrai viste anche centinaia da esterna, dove si giudica meglio; io "so" tante cose, ma quando tocca a me sono nelle barbe come tutti

    E ovviamente non è mai stato un sacrificio quello di barattare la mia libertà con la vita di coppia, perché ci stavo bene.
    Poi le cose sono cambiate. Probabilmente io sono maturata più di quanto sia maturata la coppia, abbiamo smesso di procedere di pari passo.
    ecco, questa è una cosa che più o meno tutti "vediamo", ma prendiamo quasi come una fatalità;

    invece, ci sta che al fondo operi un meccanismo già presente in origine, che si percepisce ma in quel momento di "decide" di rimuovere;

    è una cosa parecchio complicata, su cui non sarei in grado di dire in modo sistematico; ma in effetti la narrazione per cui si dovrebbe evolvere insieme, anche se pare buon senso, suona bene, in effetti non descrive la realtà in modo efficace;

    se noi guardiamo cosa è stata la coppia fino a una 60ina d'anni fa in Occidente, e per millenni, vediamo che alla base c'era un compromesso razionale con un obiettivo limitato e integrabile:
    oggi sovrapponiamo la nostra recentissima idea di romanticismo universale al passato, ma era evidentissimo che più si saliva nelle gerarchie sociali e le unioni "contavano", maggiore era anche la libertà di integrare; i monarchi - ma pure le regine, con discrezione - avevano amanti istituzionali e pure di contorno; come il mio ex-suocero, che in effetti fa parte di quella schiatta
    la gente qualsiasi si arrangiava, gli uomini a prostitute, le donne - pare al 25% - facevano mantenere figli di altri ai mariti legittimi

    quindi, l'aspettativa di una qualsiasi armonia "spontanea" non c'era; il compromesso iniziale quello era, e non ci si aspettava altro;

    solo che il modo di immaginare le cose nostro non si è evoluto di pari passo alla libertà romantica; quindi, continuiamo ad immaginare certe cose sulla base di sottintesi di opportunità, ma al tempo stesso le aspettative sono cresciute molto; per cui, la frustrazione è quasi inevitabile;

    e, secondo me, la misura riguarda parecchio la propulsione iniziale; e questo ha pure a che vedere con la questione dell'età nel 3d apposito;

    alla fine, per farla semplice, io vedo che le persone che hanno avuto la fortuna di metabolizzare le cazzate e gli errori che hanno fatto - ma davvero: non quelli che quando gli chiedi di un loro difetto ti dicono: sono troppo buono - e non si avvitano su una narrazione vittimistica di se stessi, sono molto più in grado di "vedere" un altro, con tutti i difetti, oltre alla stima e l'attrazione, di sceglierlo per qualsiasi motivo e dirgli: ma sì, fai come caxxo ti pare, mi va bene lo stesso, non come rassegnazione, ma come distanza da quella lotta per il potere che distrugge sempre tutto;

    perché quella differenza tra il contratto del passato e quello di oggi è che adesso si rimanda il negoziato a bocce ferme, ed è un casino per forza; la gente è abituata a pensare che l'intimità si spegne, subentra altro; non è vero; subentra la nevrosi; l'intimità si spegne perché non c'è mai stata; c'è stato un compromesso equivoco in cui si accettava un quantum come corazza; ma quando la realtà delle esigenze diverse viene fuori, quel compromesso non basta più e due che si credevano "intimi", scoprono di non esserlo mai stati, non si parlano più e non trombano, perché hanno paura che in quella circostanza venga fuori tutto;
    ci siamo passati tutti, no ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #1988
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  9. #1989
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    ne avrai viste anche centinaia da esterna, dove si giudica meglio; io "so" tante cose, ma quando tocca a me sono nelle barbe come tutti


    ecco, questa è una cosa che più o meno tutti "vediamo", ma prendiamo quasi come una fatalità;

    invece, ci sta che al fondo operi un meccanismo già presente in origine, che si percepisce ma in quel momento di "decide" di rimuovere;

    è una cosa parecchio complicata, su cui non sarei in grado di dire in modo sistematico; ma in effetti la narrazione per cui si dovrebbe evolvere insieme, anche se pare buon senso, suona bene, in effetti non descrive la realtà in modo efficace;

    se noi guardiamo cosa è stata la coppia fino a una 60ina d'anni fa in Occidente, e per millenni, vediamo che alla base c'era un compromesso razionale con un obiettivo limitato e integrabile:
    oggi sovrapponiamo la nostra recentissima idea di romanticismo universale al passato, ma era evidentissimo che più si saliva nelle gerarchie sociali e le unioni "contavano", maggiore era anche la libertà di integrare; i monarchi - ma pure le regine, con discrezione - avevano amanti istituzionali e pure di contorno; come il mio ex-suocero, che in effetti fa parte di quella schiatta
    la gente qualsiasi si arrangiava, gli uomini a prostitute, le donne - pare al 25% - facevano mantenere figli di altri ai mariti legittimi

    quindi, l'aspettativa di una qualsiasi armonia "spontanea" non c'era; il compromesso iniziale quello era, e non ci si aspettava altro;

    solo che il modo di immaginare le cose nostro non si è evoluto di pari passo alla libertà romantica; quindi, continuiamo ad immaginare certe cose sulla base di sottintesi di opportunità, ma al tempo stesso le aspettative sono cresciute molto; per cui, la frustrazione è quasi inevitabile;

    e, secondo me, la misura riguarda parecchio la propulsione iniziale; e questo ha pure a che vedere con la questione dell'età nel 3d apposito;

    alla fine, per farla semplice, io vedo che le persone che hanno avuto la fortuna di metabolizzare le cazzate e gli errori che hanno fatto - ma davvero: non quelli che quando gli chiedi di un loro difetto ti dicono: sono troppo buono - e non si avvitano su una narrazione vittimistica di se stessi, sono molto più in grado di "vedere" un altro, con tutti i difetti, oltre alla stima e l'attrazione, di sceglierlo per qualsiasi motivo e dirgli: ma sì, fai come caxxo ti pare, mi va bene lo stesso, non come rassegnazione, ma come distanza da quella lotta per il potere che distrugge sempre tutto;

    perché quella differenza tra il contratto del passato e quello di oggi è che adesso si rimanda il negoziato a bocce ferme, ed è un casino per forza; la gente è abituata a pensare che l'intimità si spegne, subentra altro; non è vero; subentra la nevrosi; l'intimità si spegne perché non c'è mai stata; c'è stato un compromesso equivoco in cui si accettava un quantum come corazza; ma quando la realtà delle esigenze diverse viene fuori, quel compromesso non basta più e due che si credevano "intimi", scoprono di non esserlo mai stati, non si parlano più e non trombano, perché hanno paura che in quella circostanza venga fuori tutto;
    ci siamo passati tutti, no ?
    Beh, non necessariamente. Per fortuna esistono anche relazioni che funzionano, vivaddio. A volte è questione di culo. Credo che l'importante sia sempre acquisire la consapevolezza di quello che si vuole davvero, di quello che ci fa stare bene. Con o senza una relazione.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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  10. #1990
    "Credo ci sia un piano per tutti noi. Sono dovuto morire... due volte... per imparare. Come si dice, le vie del Signore sono infinite. C'è a chi piace e a chi no."
    Questo diceva Keanu Reeves impersonando Constantine, nel suo film.
    Alla fine quante volte bisognerebbe davvero morire per imparare a vivere?
    E ne vale la pena?
    Stiamo nel mondo solo per raccontarci cose.
    Come diceva una mia carissima amica: "se io potessi scegliere qualcuno con cui stare, con cui condividere la mia esistenza, sceglierei me".
    Non c'è miglior saggezza.
    La stessa cosa farei io.

  11. #1991
    Opinionista L'avatar di Ale
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Sempre pregando Dio (o chi vuoi al posto suo) che la salute ti tenga costantemente compagnia.
    Alle volte essere da soli, e questo è uno dei casi, non è la miglior cosa.
    Io mentalmente sono "single" ma le necessità (specialmente le mie attuali) mi portano ad optare per la "coppia".
    Opportunismo? Può darsi, ma forse è meglio chiamarla "sopravvivenza".
    Certe volte sono scelte obbligate.
    Non si vive liberi per sempre.
    .

    Esatto, adesso magari non ce ne rendiamo conto ma un domani quando ci saremo dentro sarà forse troppo tardi per rimediare...
    ...e per restare in tema, giusto oggi si parlava col mio collega di quelle famiglie destinate all'estinzione, figli unici che non vogliono (o non possono) riprodursi e quindi morti loro morti tutti

  12. #1992
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    Prima al lavoro ho incontrato il mio istruttore di pesistica che mi ha visto in piena azione...
    ...e così ora ho la giustificazione per tutte le mie recenti assenze, lui stesso ha ammesso che le energie sono quelle, e se le impiego tutte per qua non ne avanzano più per la
    ...adesso qua ha alzato bora sostenuta come da previsioni, fra poco dovrebbe arrivare anche la pioggia e poi siamo a posto

  13. #1993
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    Anche qui c'è un ventone assurdo oggi.
    Da domani dovrebbe tornare il freddo. Che gioia
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  14. #1994
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    E adesso è arrivato anche il nubifragio, quando sono funeste le previsioni ci azzeccano spesso...
    ...ora sto andando dai vecchi mediante mezzi pubblici che in scooter non era il caso
    ...anche se avessi avuto la macchina non avrei risolto granché, che tra traffico e ricerca di un parcheggio ci avrei messo ancora più tempo

  15. #1995
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    Esatto, adesso magari non ce ne rendiamo conto ma un domani quando ci saremo dentro sarà forse troppo tardi per rimediare...
    ...e per restare in tema, giusto oggi si parlava col mio collega di quelle famiglie destinate all'estinzione, figli unici che non vogliono (o non possono) riprodursi e quindi morti loro morti tutti
    Le persone remuovono la malattia, piu’ della morte
    Facci caso, quasi nessuno vuole farci i conti veramente
    Come con la menopausa
    Se vuoi farti nemica una donna, chiedile del suo periodo fertile
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