Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
qualche anno fa Cono ha pubblicato diverse volte un documento ufficiale della Chiesa, contenente la cd Dottrina dei "carismi" (di genere) nella quale si sostiene che la donna avrebbe costitutivamente una propensione all'accudimento-cura, ai "sentimenti", il privato, mentre l'uomo sarebbe preposto alle "regole" e alla guida, quindi la funzione pubblica di indirizzo "morale";

posto che, dopo il nazismo, sarebbe l'unica dottrina che esplicitamente assegna una gerarchia per condizione necessaria e irredimibile di nascita/determinismo biologico, il senso della donna che scimmiotta l'uomo è quello, e cioè ambire a posizioni di potere analoghe a quelle maschili, e questo perseguendo la carriera, le posizioni di guida e orientamento pubblico, l'autonomia dai ruoli famigliari o, comunque, una limitazione del peso esistenziale di quelle mansioni a favore di ciò che ordinariamente si attribuisce all'uomo;

si dovrebbe desumere che quest'uomo sia autorevole, se non proprio autoritario, comandi, insegni, diriga e sia rispettato e riconosciuto in questo ruolo, sia il depositario del sapere e della competenza a giustificare ex-post questo "carisma", dove - secondo me, nelle mie pippe psic, questo sapere per lui è un feticcio fallico;
lui si castra, ma i suoi figli, ambosessi, realizzano quella potenza per suo conto; e qui si verifica una contraddizione, ovviamente;

Cono non è scemo, non vive su Marte; lo sa bene che le donne non le tieni, prima di tutto le sue figlie; però nel contempo ha un desiderio di potenza che rimuove, si preclude, e che può solo compensare adottando quella dottrina che vorrebbe la donna sminuita al suo livello possibile di relazione; ma non è "cattivo", come io non sono "buono" se prediligo un tipo opposto di donna, perché mi rompo i coglioni a "fare l'uomo" che controlla e comanda; sono troppo pigro e magari un problema analogo a quello di Cono l'ho metabolizzato diversamente sul piano relazionale;

ma non è "politica", vera ideologia; è solo un problema psicologico, una postura eccentrica.
ma infatti non c'è alcun problema se Cono preferisce donne placide, pudiche e timide, i gusti non sono mica tutti alla menta

Il problema nasce quando dice
Molte donne non hanno capito che il pudore è una qualità, è qualcosa di estremamente elegante e raffinato.
affermazione tutta da dimostrare, molte donne chi? Dove? Quando?

Affermazione che io interpreto, magari sbagliando, come un'esortazione a rivalutare ed ad adottare un comportamento pudico

e poi subito dopo dice che

Il pudore è innato non te lo puoi dare

E allora? Come risolviamo, se innato è come la fede, come il coraggio direbbe un famoso prete, mica te lo puoi dare, che dovrebbero fare le donne? E che motivo avrebbero le donne di non capire una dote innata? Un po' come non capire i capelli rossi


Ovvio che Cono non si può interpellare su questo