“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Arcaica?!?! E allora leggiamola, questa visione arcaica che la Chiesa ha della Donna e della Società in generale. Virgolettiamola, direttamente dalle parole del Santo Padre....
"Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità. Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati! Oggi pure la maternità viene umiliata, perché l’unica crescita che interessa è quella economica. Ci sono madri, che rischiano viaggi impervi per cercare disperatamente di dare al frutto del grembo un futuro migliore e vengono giudicate numeri in esubero da persone che hanno la pancia piena, ma di cose, e il cuore vuoto di amore."
https://www.vaticannews.va/it/papa/n...nazionale.html
amate i vostri nemici
Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di DioDal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanitàIo non so se ci sei, ci fai, se non capisci proprio niente, se ci siete, ci fate, se non capite proprio niente.ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati!
Ci fossero due parole, due dico, dove semplicemente viene detto che è sbagliato semplicemente perché la violenza a una donna è una violenza ad una donna, una persona, un essere umano.
E sempre con questa storia della maternità messa in primo piano quasi non esistesse altro.
Teste di cazzo siete e teste di cazzo resterete, in eterno.
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Abbiamo semplicemente ricevuto un mandato, Laura. Non ce lo siamo dati da soli....
Non siamo colti, non siamo luminari: portiamo solo la nostra esperienza di Vita, la nostra testimonianza alla luce della Parola di Dio. Quando più nessuno busserà alla porta della Chiesa, sarà conclusa la nostra Missione. Ma fino a quando vedremo Matrimoni che riprendono Vita dopo le crisi, fino a quando Madri coraggiose daranno alla luce Bimbi che volevano abortire, fino a quando adolescenti dilaniati da bullismo, competizione e non senso del vivere, riprenderanno ad aver fiducia nel loro futuro....andremo avanti. Dio non parla con un vocione dal cielo: Dio parla coi fatti! Agendo, concretamente, nella Vita delle persone.
amate i vostri nemici
Mandato ricevuto da chi, un essere invisibile?
Lavoro lo chiamate. Vi dovreste solo vergognare a dirlo.
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La vera vergogna dovrebbe provarla chi appiattisce tutto, Axe. Chi annacqua tutto nell'indistinto, nel tutto uguale, amorfo, senza differenze....
Ma chi l'ha detto scusa che la Donna deve stare al suo posto? Banalizzare a questo modo ciò di cui stiamo discutendo, questo si che dovrebbe far vergognare. La Donna và considerata per ciò che è, nel profondo. Non per quello che fa'!
Il punto di partenza di questo ideale dialogo non può che essere il grazie. La Chiesa - scrivevo nella Lettera apostolica Mulieris dignitatem - « desidera ringraziare la santissima Trinità per il "mistero della donna", e, per ogni donna, per ciò che costituisce l'eterna misura della sua dignità femminile, per le "grandi opere di Dio" che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei » (n. 31).
2. Il grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione delle donna nel mondo, diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ciò che essa rappresenta nella vita dell'umanità.
Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.
Giovanni Paolo II.
amate i vostri nemici
Ci sono cose "proprie" della femminilità e cose "proprie" della mascolinità. Dio crea tutto nella varietà. Dio crea tutto nell'Armonia e nella Collaborazione fra i diversi.
amate i vostri nemici
Grazie per questa illuminazione, di cui anche oggi non abbiamo capito in concreto nulla.
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Ma perché Breakthru, perché amici ed amiche parliamo per slogan e non vogliamo guardare in faccia la Realtà? Cosa ci sta dicendo la Realtà? Che i rapporti di genere sono conflittuali, che c'è una marea di gente sola: Donne sole, Uomini soli. Che c'è un'infelicità diffusa, solitudini infinite. Che non si fanno più Figli, che la denatalità sta assumendo i contorni di una vera e propria piaga sociale. Che si ha paura, che si guarda in cagnesco il nostro Prossimo, che si fa fatica, ogni giorno di più, a immaginare un futuro.....
Viene da chiedersi: tutto questo perché? Cosa ci sta sbarrando il cammino, impedendoci di gustare la bellezza della Vita? Chi o che cosa ci ha rinchiusi all'angolo? E come uscirne fuori?
amate i vostri nemici
Il mandato è ricevuto direttamente dal Papa. E viene rinnovato di anni in anno....
Abbiamo diversi motivi per ringraziare il Signore, perché il 2021 è un anno speciale per i catechisti. Il Papa ha parlato della catechesi come di un’avventura straordinaria, l’avanguardia della chiesa, chiamata ad ascoltare le domande delle persone e a parlare la lingua della gente, per trasmettere all’uomo di oggi la gioia del vangelo. Nel messaggio ai catechisti il Santo Padre scrive: «Vi chiedo di non perdere entusiasmo. Come gli artigiani, anche voi siete chiamati a plasmare l’annuncio con creatività. Non cedete allo scoraggiamento e allo sconforto. Puntate sempre in alto, sostenuti dalla misericordia del Padre. Il Papa v’incoraggia e vi sostiene».
https://www.sacrafamiglia.fe.it/2021...ai-catechisti/
amate i vostri nemici
Il meteorite tarda ad arrivare...purtroppo!
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non capisco: cioè, non si capisce chi sarebbe il soggetto di questo appiattire; chi è ? e come fa ad "appiattire" ? e perché si dovrebbe vergognare ?
nella sostanza, lo dici tu citando questo documento; ora te lo spiego:Ma chi l'ha detto scusa che la Donna deve stare al suo posto?
prima di tutto, chi decide cosa sarebbe "la donna" ? e poi, sei tu che giudichi "quello che fa", censurando un qualcosa che definisci "appiattire"; pertanto, in effetti intervieni su quell'auto-determinazione; vediamo:Banalizzare a questo modo ciò di cui stiamo discutendo, questo si che dovrebbe far vergognare. La Donna và considerata per ciò che è, nel profondo. Non per quello che fa'!
ora, se io fossi donna, non avrei piacere che qualcuno affermi quale sarebbe o dovrebbe essere la mia vocazione; in base a che, poi ???Il punto di partenza di questo ideale dialogo non può che essere il grazie. La Chiesa - scrivevo nella Lettera apostolica Mulieris dignitatem - « desidera ringraziare la santissima Trinità per il "mistero della donna", e, per ogni donna, per ciò che costituisce l'eterna misura della sua dignità femminile, per le "grandi opere di Dio" che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei » (n. 31).
2. Il grazie al Signore per il suo disegno sulla vocazione e la missione delle donna nel mondo, diventa anche un concreto e diretto grazie alle donne, a ciascuna donna, per ciò che essa rappresenta nella vita dell'umanità.
bene: quindi, se una donna decide che che il suo destino non è irrevocabilmente unito a quello di quell'uomo, è qualcosa di meno, di sbagliato;Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
e se invece una donna avesse altre qualità ? o se queste fossero di un uomo ?Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
ma perché mai queste dovrebbero essere prerogative femminili ?Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
tutta questa pippa, in effetti giudica quello che una donna fa, e prescrive ciò che si ritiene buono e giusto;Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta « sponsale », che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.
Giovanni Paolo II.
col risultato che l'autorità morale di un papa finisce col legittimare chi, vedendo una donna che non corrisponda a questo "modello", trovi moralmente lecito e ammissibile opporsi al desiderio dell'individuo-donna di non corrispondere a questo stereotipo e a questi "carismi";
e tu chiami questo "appiattimento", e sostieni che ci si dovrebbe vergognare di questo, cioè di esercitare la propria libertà o di sostenere chi voglia autodeterminarsi;
comunque, da uomo posso pure capirti; ma tu sei anche padre di femmine, che sicuramente hanno già sofferto e soffriranno per queste idee e che esponi, subiranno umiliazioni e discriminazioni;
come disse De Niro, se questo sta bene a te, non sta bene a me, e chi non sa nuotare, affari suoi
c'� del lardo in Garfagnana