Originariamente Scritto da
axeUgene
non capisco: cioè, non si capisce chi sarebbe il soggetto di questo appiattire; chi è ? e come fa ad "appiattire" ? e perché si dovrebbe vergognare ?
nella sostanza, lo dici tu citando questo documento; ora te lo spiego:
prima di tutto, chi decide cosa sarebbe "la donna" ? e poi, sei tu che giudichi "quello che fa", censurando un qualcosa che definisci "appiattire"; pertanto, in effetti intervieni su quell'auto-determinazione; vediamo:
ora, se io fossi donna, non avrei piacere che qualcuno affermi quale sarebbe o dovrebbe essere la mia vocazione; in base a che, poi ???
bene: quindi, se una donna decide che che il suo destino non è irrevocabilmente unito a quello di quell'uomo, è qualcosa di meno, di sbagliato;
e se invece una donna avesse altre qualità ? o se queste fossero di un uomo ?
ma perché mai queste dovrebbero essere prerogative femminili ?
tutta questa pippa, in effetti giudica quello che una donna fa, e prescrive ciò che si ritiene buono e giusto;
col risultato che l'autorità morale di un papa finisce col legittimare chi, vedendo una donna che non corrisponda a questo "modello", trovi moralmente lecito e ammissibile opporsi al desiderio dell'individuo-donna di non corrispondere a questo stereotipo e a questi "carismi";
e tu chiami questo "appiattimento", e sostieni che ci si dovrebbe vergognare di questo, cioè di esercitare la propria libertà o di sostenere chi voglia autodeterminarsi;
comunque, da uomo posso pure capirti; ma tu sei anche padre di femmine, che sicuramente hanno già sofferto e soffriranno per queste idee e che esponi, subiranno umiliazioni e discriminazioni;
come disse De Niro,
se questo sta bene a te, non sta bene a me, e chi non sa nuotare, affari suoi