Pagina 9 di 10 PrimaPrima ... 5 6 7 8 9 10 UltimaUltima
Risultati da 121 a 135 di 148

Discussione: La temperanza. Estratti.

  1. #121
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    91

    Uomini di spicco firmino l’impegno.

    Ho sognato una grande riunione che si svolgeva all’aria aperta, dove un giovane di alta statura, che spesso ho visto nei miei sogni, quando erano in gioco eventi importanti, era seduto vicino al presidente dell’assemblea. Questo giovane si alzò e si avvicinò agli uomini, che sembravano essere a capo della società, e disse: “Desidero che ciascuno di voi ponga su questa carta la propria firma”. Il primo degli uomini a cui si rivolse il giovane fu il fratello A——. Lo guardò e a voce alta lesse: “Io m’impegno ad astenermi dal bere bevande alcoliche di qualsiasi tipo e a utilizzare la mia influenza, per sollecitare gli altri a seguire il mio esempio”. Il fratello A—— scosse la testa e disse che non era necessario porre la sua firma sulla carta. Comprendeva il suo dovere ed era pronto a sostenere ugualmente la causa della temperanza, ma non si sentiva obbligato a compromettersi personalmente, perché dopotutto vi erano delle eccezioni in ogni cosa.
    Poi il giovane si rivolse al fratello B——, che disse: “Io sono della stessa idea del fratello A——, perché a volte quando mi sento debole o nervoso, sento il bisogno di qualcosa che mi stimoli e non desidero compromettermi, poiché in nessun caso utilizzerò vino o alcolici”. Sul suo volto si leggeva la tristezza.
    Poi, il giovane passò la carta ad altri. Circa venti o trenta persone seguirono l’esempio del fratello A—— e del fratello B—— Allora il giovane ritornò dai primi due fratelli e disse con fermezza e decisione: - Fratelli, voi due siete in grande pericolo riguardo l’intemperanza. La riforma deve cominciare sulle vostre tavole e poi deve essere sostenuta coscienziosamente in ogni luogo e in ogni altra circostanza. Il vostro destino eterno dipende dalla decisione che prenderete ora. Ambedue avete dei punti forti nel vostro carattere e siete deboli in altri. Avete visto il risultato della vostra influenza. - Sul retro della carta vidi i nomi di tutti quelli che avevano rifiutato di firmare la carta. Nuovamente presentò la carta e disse in modo autoritario: - Firmate questo documento o rinunciate ai vostri incarichi. Non solo firmate, ma per il vostro onore, portate a termine le vostre decisioni. Siate fedeli ai vostri princìpi. Come messaggero di Dio, io vi chiedo ancora una volta di firmare il documento. Nessuno di voi ha compreso la necessità della riforma sanitaria, ma quando le piaghe di Dio vi circonderanno da ogni lato, allora vi accorgerete quanto i princìpi della riforma sanitaria e la stretta temperanza in tutte le cose siano necessari; la temperanza è l’unico fondamento di tutte le grazie, che procedono da Dio, il fondamento di tutte le vittorie che si possono ottenere… Se vi rifiutate adesso di firmare questo documento, non avrete più un’altra opportunità per farlo. Entrambi avete bisogno di umiliarvi e ammorbidire il vostro spirito; che la misericordia, la tenera compassione e la rispettosa tenerezza prendano il posto della rudezza, dell’asprezza e della volontà ferma e risoluta di realizzare le vostre idee a qualunque costo. -
    …Poi, con grande emozione vidi che tutti quelli che prima si erano rifiutati di firmare, con mani tremanti ora firmavano il documento. Allora fu ripreso il discorso sulla temperanza, con grande solennità. Colui che presiedeva la riunione presentò il tema. “Ecco qui” - diceva l’oratore - “l’appetito creato dal desiderio per le bevande alcoliche. L’appetito e le passioni sono i peccati dominanti dell’epoca. L’appetito, e il modo in cui è compiaciuto, influisce sullo stomaco ed eccita le tendenze animali. Lo stomaco si ammala. L’appetito diventa morboso, a tal punto che si ha voglia di mangiare di continuo. Alcuni acquisiscono l’abitudine di consumare tè o caffè e per completare tale abitudine fanno uso di tabacco. Il vizio del fumo stimola lo stomaco, che a sua volta desidera qualcosa di più forte del tabacco. Quindi arrivano a far uso di bevande alcoliche.” Manuscript 2, 1874
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #122
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    92

    Una prima esperienza riguardo la firma.

    La mattina del 2 giugno 1879, mentre assistevamo a un congresso in Nevada, Missouri, ci riunimmo nella tenda per assistere alla conferenza di un’associazione di temperanza. Una buona parte della nostra gente era lì convenuta. Parlò il pastore Butler e ammise che non aveva dato peso alla riforma della temperanza, come avrebbe dovuto fare. Affermò che era stato sempre un uomo strettamente temperante e pertanto si era astenuto dall’alcol, dal tè e dal caffè, ma che non aveva mai firmato il documento, che stava circolando tra il nostro popolo. Ma ora era convinto che se non l’avesse fatto, avrebbe ostacolato tutti gli altri. Così, Butler firmò sotto il nome del colonnello Hunter; mio marito fece lo stesso, firmando sotto il nome del fratello Butler; io firmai col mio nome accanto a quello di mio marito e dopo di me firmò il fratello Farnsworth. Con questo cerimoniale di firme, l’opera ebbe inizio.
    Mio marito continuò a parlare, mentre si faceva circolare il documento del voto. Alcuni esitavano, pensando che escludere il tè e il caffe non sarebbe stato facile, tuttavia, alla fine firmarono, impegnandosi all’astinenza totale.
    Poi il fratello Hunter fu invitato a parlare, egli rispose dando la sua testimonianza, alquanto impressionante, riguardo come aveva trovato la verità e ciò che essa aveva fatto per lui. Confessò di aver preso tanto liquore da far galleggiare una nave e che ora desiderava accettare tutta la Verità, inclusa la riforma. Aveva rinunciato al liquore e al tabacco, e questa mattina aveva bevuto l’ultima tazza di caffè. Credeva che le testimonianze provenissero da Dio e desiderava essere guidato dalla volontà di Dio, espressa in esse.
    Come risultato di questa riunione, 132 persone firmarono l’impegno di astinenza totale. La vittoria in nome della temperanza era completa. Manuscript 79, 1907

    Lavorare ovunque.

    Fate risaltare la riforma della temperanza e chiedete alle persone di firmare il documento sulla temperanza. Dovunque richiamate l’attenzione su quest’opera e fate della stessa una questione di vita. Manuscript 52, 1900
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  3. #123
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    93

    3. Allontanare la tentazione

    La macchia oscura rimane.

    Nonostante le migliaia di anni di esperienza e progresso, la stessa macchia oscura, che ha macchiato le prime pagine della storia umana, rimane per sfigurare la nostra civiltà moderna. L’ubriachezza, con tutte le sue conseguenze, si trova ovunque andiamo. Nonostante i nobili sforzi degli operai della temperanza, il male ha guadagnato terreno. Sono state emanate leggi permissive, la disciplina giuridica non ha fermato il suo avanzamento, se non in territori relativamente limitati. Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 29

    Risultato delle leggi permissive.

    Mediante il pagamento di una somma irrisoria, si concede agli uomini la licenza di distribuire ai loro simili la bevanda, che li deruberà di tutto quello che rende desiderabile questa vita e ogni speranza di vita futura. Né il legislatore né il venditore di alcol ignorano il risultato della loro opera. Al bar dell’hotel, nel pub, nelle birrerie, lo schiavo dell’appetito dilapida i suoi mezzi per ciò che distrugge la ragione, la salute e la felicità. Il venditore di alcol riempie la sua cassa con il denaro, che altrimenti avrebbe potuto fornire cibo e vestiario alle famiglie del povero ubriacone. Questo è il peggior tipo di rapina. Tuttavia, gli uomini di grande responsabilità sia nella società sia nella chiesa prestano la loro influenza, in favore di leggi permissive. E perché? Perché possano ottenere un affitto più alto, cedendo i loro edifici ai trafficanti di alcolici. Perché questo è desiderabile per conseguire l’appoggio politico dei loro interessi con l’alcol? Perché questi cristiani professi si stanno compiacendo segretamente in questa tentazione velenosa? Di certo, un amore nobile e abnegato per l’umanità non autorizza gli uomini a incitare i loro simili a distruggere se stessi.
    Le leggi, che permettono la vendita di alcolici, hanno riempito i nostri villaggi e città, e perfino le nostre frazioni e casali isolati d’inganni e trappole, per i poveri e deboli schiavi dell’appetito. Coloro che cercano di riformarsi sono quotidianamente circondati da tentazioni. La terribile sete dell’ubriaco esige che sia soddisfatta. In ogni angolo si trovano fonti di distruzione. Ahimè, quanto spesso la loro forza morale è vinta. Quanto spesso le corrette convinzioni sono messe a tacere. L’uomo continua a bere e continua a cadere sempre più in basso. Poi seguono le notti di dissolutezza e giorni di stupore, imbecillità e miseria. Così, passo dopo passo, la distruzione va avanti, fino a quando l’uomo, che una volta era un buon cittadino, un marito gentile e un buon padre, sembra diventato un demone.
    Supponiamo che quei funzionari, che all’inizio (dell’anno) rilasciano la licenza per i venditori di alcol, (alla fine dell’anno) possano contemplare un quadro fedele dei risultati della vendita di bevande, effettuate nell’ambito di quella licenza; davanti a loro si aprirebbero quei dettagli spaventosi e terribili, che corrispondono alla realtà.
    Ci sono padri, madri e bambini che soccombono sotto la mano dell’assassino, lì ci sono le vittime miserabili del freddo e della fame, di sporche e ripugnanti malattie; ci sono i criminali, che riempiono oscure prigioni, ci sono le vittime della follia, torturate da visioni di nemici e mostri. Ci sono genitori con i capelli grigi che piangono i loro figli, che una volta erano nobili e promettenti, e ora sono scesi prematuramente nella tomba.
    Giorno dopo giorno le grida di agonia, strappate dalle labbra di una moglie o dai figli dell’ubriacone, ascendono al cielo. Tutto questo è quello che il venditore di alcol può aggiungere ai suoi guadagni. Quest’opera infernale è realizzata sotto l’ampio sigillo della legge. Così la società è corrotta, i presidi e le carceri sono sovraffollati da poveri e criminali, e la forca è provvista di vittime. Il male non finisce con l’ubriacone e la sua famiglia infelice. I pesi delle imposte aumentano, la moralità dei giovani è in pericolo, le proprietà e anche la vita di ogni membro della società sono in pericolo. L’immagine non potrebbe essere presentata in modo così vivido, eppure è inferiore alla realtà. Nessuna penna umana può descrivere pienamente gli orrori dell’intemperanza.
    Se l’unico male derivato dalla vendita di bevande alcoliche fosse la crudeltà e la negligenza manifestata dai genitori intemperanti verso i figli, questo solo basterebbe a condannare e distruggere la loro vendita. L’ubriacone, non solo rende la vita dei suoi figli miserabile, ma con il suo peccaminoso esempio induce anche loro verso il sentiero del crimine.
    I cristiani come possono tollerare tutto questo male? Se le nazioni barbare dovessero derubare i nostri figli e li maltrattassero, come i genitori intemperanti maltrattano i loro discendenti, tutta la cristianità si unirebbe per porre fine all’affronto. Ma, in un paese che pretende di essere governato da princìpi cristiani, la sofferenza e il peccato, imposti sull’innocente e indifesa infanzia dalla vendita e dall’uso di bevande alcoliche, sono considerati un male necessario. Review and Herald, 8 Novembre 1881
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  4. #124
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    62,236
    “Le persone senza temperanza sono inaffidabili, sempre”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata alla temperanza, “la virtù della giusta misura”, che “in ogni situazione, si comporta con saggezza, perché le persone che agiscono mosse sempre dall’impeto o dall’esuberanza alla fine sono inaffidabili”. In greco, ha ricordato Francesco citando Aristotele, la temperanza è “enkráteia”, che letteralmente significa “potere su se stessi”: “è la capacità di autodominio, l’arte di non farsi travolgere da passioni ribelli, di mettere ordine in quello che il Manzoni chiama il “guazzabuglio del cuore umano”. “In un mondo dove tanta gente si vanta di dire quello che pensa, la persona temperante preferisce invece pensare quello che dice”, ha spiegato Francesco: “Non dire quello che mi viene in mente, pensare quello che devo dire. Non fa promesse a vanvera, ma assume impegni nella misura in cui li può soddisfare”. “La persona temperante sa pesare e dosare bene le parole”, ha proseguito il Papa: “Pensa quello che dice. Non permette che un momento di rabbia rovini relazioni e amicizie che poi solo con fatica potranno essere ricostruite. Specialmente nella vita famigliare, dove le inibizioni si abbassano, tutti corriamo il rischio di non tenere a freno tensioni, irritazioni, arrabbiature. C’è un tempo per parlare e un tempo per tacere, ma entrambi richiedono la giusta misura. E questo vale per tante cose, ad esempio lo stare con gli altri e lo stare da soli”.
    amate i vostri nemici

  5. #125
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    “Le persone senza temperanza sono inaffidabili, sempre”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata alla temperanza, “la virtù della giusta misura”, che “in ogni situazione, si comporta con saggezza, perché le persone che agiscono mosse sempre dall’impeto o dall’esuberanza alla fine sono inaffidabili”...
    Intervento da condividere.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  6. #126
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    94

    Sotto la protezione della legge.

    Molti sostengono che le licenze, a cui è sottoposto il commercio dei liquori, tenderebbero a contenere il problema dell'alcolismo. Al contrario, queste licenze pongono tale commercio sotto la protezione della legge. In questo modo, il governo finisce per avallarlo, alimentando quel male che pretendeva di arginare. Protette da leggi commerciali, le fabbriche di liquori, le distillerie, le cantine si diffondono in tutto il paese e il commerciante di alcolici può svolgere tranquillamente il proprio lavoro, accanto a casa nostra.
    Anche se è proibito vendere bevande alcoliche a chi è alcolizzato, il numero di giovani, che cedono a questa abitudine, aumenta costantemente. Il commercio di alcolici vive proprio sulla diffusione di questo vizio fra i giovani. A poco a poco essi vengono avvicinati all'alcol, finché l'abitudine si radica in loro e si crea una dipendenza, che chiede di essere soddisfatta a qualsiasi costo. Sarebbe meno dannoso soddisfare le richieste dell'alcolizzato, la cui rovina nella maggior parte dei casi è sicura, piuttosto che permettere che i giovani migliori vengano attratti da questo terribile vizio.
    Autorizzando il commercio di liquori, le vittime di questa abitudine sono sottoposte a una tentazione continua. Esistono strutture che aiutano gli intemperanti a vincere le proprie tendenze, e questo è un nobile obiettivo, ma se la vendita dei liquori sarà approvata dalla legge, essi trarranno scarsi benefici da questi centri. Inoltre, non riusciranno a risolvere definitivamente il loro problema, perché hanno bisogno di ritrovare il loro posto nella società e la passione dell'alcol, se non viene vinta completamente, li espone sempre alla tentazione.
    Chi possiede un animale pericoloso, e conoscendo la sua indole lo lascia in libertà, è considerato responsabile dei danni che procura, in base alle leggi del paese. Nelle leggi del popolo d'Israele il Signore aveva ordinato che quando un animale, notoriamente violento, procurava la morte di un uomo, il proprietario doveva pagare con la vita la propria trascuratezza o malvagità. Per lo stesso principio il governo che accorda la licenza al commerciante di liquori dovrebbe essere considerato responsabile del suo commercio. E se lasciare libera una bestia violenta rappresenta un crimine, quanto più lo sarà autorizzare il commercio di bevande alcoliche.
    Si accordano licenze con la scusa che assicurino entrate allo stato. Ma cosa rappresentano questi guadagni, in rapporto alle spese che si affrontano a causa dei criminali, dei pazzi e dei miserabili, che spesso sono il frutto del commercio dei liquori.
    Se un uomo sotto l'influsso dell'alcol commette un delitto, viene portato in tribunale e coloro che hanno legalizzato il traffico sono obbligati a occuparsi delle conseguenze della loro scelta. Hanno autorizzato la vendita di una bevanda, che può rendere un uomo sano un criminale, e ora devono rinchiudere quest'uomo in prigione o condannarlo a morte, mentre la moglie e i figli spesso cadono in miseria e diventano un peso per la comunità in cui vivono. Solo considerandolo da un punto di vista economico questo commercio è una vera follia. Nessuna entrata può compensare la perdita dell'equilibrio mentale dell'uomo, la deformazione dell'immagine di Dio in lui, la degradazione di giovani ridotti in miseria e destinati a trasmettere ai loro figli la tendenza all'uso di alcol. The Ministry of Healing, pp. 342-344
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  7. #127
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    95

    Cosa può compiere il divieto.

    L'uomo che ha il vizio di bere bevande alcoliche si trova in una situazione disperata: il cervello e la forza di volontà sono indeboliti. Con le sue facoltà non è in grado di vincere questa passione. È impossibile ragionare con lui e convincerlo a rinunciare. Chi è vittima di questo vizio, anche se ha deciso di smettere di bere, è sempre pronto a prendere nuovamente in mano il bicchiere e al primo sorso tutte le buone intenzioni svaniscono e ogni traccia di volontà è annientata. Basta assaggiare una bevanda alcolica che subito il pensiero delle conseguenze svanisce. Si dimenticano la disperazione della moglie, la fame e le esigenze dei figli. Autorizzandone il commercio, la legge ne sanziona le conseguenze e non si impegna a troncare quel commercio, che sostiene un male dilagante in tutto il mondo. Fino a quando continuerà tutto ciò? Fino a quando si dovrà lottare per vincere, dal momento che la tentazione è sempre a portata di mano? La maledizione dell'intemperanza potrà diffondersi nel mondo come una malattia contagiosa? Continuerà a devastare come il fuoco migliaia di famiglie felici? Quando una nave fa naufragio vicino alla costa, l'equipaggio non rimane inerte e rischia la vita per salvare i passeggeri. È necessario fare ogni sforzo possibile per salvare l'alcolizzato dalla sorte che lo attende. L'attività del commerciante di liquori non mette in difficoltà solo l'alcolizzato e la sua famiglia; l'ammontare delle tasse statali non è sufficiente a limitare il danno che il commercio di alcol arreca alla società. Chi non si era voluto impegnare nella lotta contro il commercio di alcol, per amore del guadagno o per non crearsi problemi, in seguito si è reso conto, ma troppo tardi, che ne era stato comunque coinvolto e si era ritrovato con dei figli alcolizzati.
    La trasgressione della legge non ha limiti, la proprietà è in pericolo, la vita è insicura, gli incidenti si susseguono, le malattie provocate da mancanza d'igiene si diffondono anche nelle case più ricche e lussuose, i vizi coltivati in un ambiente di degradazione e crimine coinvolgono anche i figli delle famiglie più colte e raffinate. Tutti possono essere potenzialmente coinvolti dal commercio delle bevande alcoliche. Tutti per la propria sicurezza devono fare il possibile per eliminarlo. The Ministry of Healing, pp. 344, 345
    Fino a quando esisteranno questi mali, non ci sarà mai una società giusta, e non si potrà effettuare nessuna riforma, fino a quando le leggi non chiuderanno i bar, e non soltanto la domenica, ma tutti i giorni della settimana. La chiusura di questi luoghi favorirebbe l’ordine pubblico e la felicità di tutte le famiglie. Signs of the Times, 11 febbraio 1886
    L'onore di Dio, la sicurezza di una nazione, il benessere della società, della famiglia e dell'individuo richiedono che venga fatto tutto il possibile, per avvertire gli uomini dei rischi dell'intemperanza. Ben presto si vedranno le conseguenze di questa terribile piaga.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  8. #128
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    96

    Chi vuole impegnarsi per arrestare quest'opera distruttiva?

    La lotta è appena iniziata; dobbiamo formare un gruppo deciso a contrastare la vendita delle bevande alcoliche, che conducono gli uomini alla pazzia. Dobbiamo indicare loro i pericoli del commercio dei liquori e creare l'esigenza di un movimento proibizionista. Offriamo a coloro, le cui facoltà sono offuscate dall'alcol, l'opportunità di sfuggire a questa dipendenza. La popolazione deve esigere che i legislatori pongano fine a questo ignobile commercio. The Ministry of Healing, p. 346

    5. Il senso dell’obbligo morale

    Guidati da princìpi morale e religiosi.

    Dobbiamo imparare ad agire da un punto di vista morale e religioso. Dobbiamo essere temperanti in tutte le cose per ricevere una corona incorruttibile. Un tesoro celeste è davanti a noi. Testimonies vol. 2 p. 374
    Come seguaci di Cristo, nel mangiare e nel bere dovremmo assumere princìpi sani. Redemption; or the Temptation of Christ, p. 60
    Il caso di Daniele ci mostra che, grazie ai princìpi religiosi, i giovani possono trionfare sulla concupiscenza della carne e rimanere fedeli alle esigenze di Dio, anche se ciò può costare un grande sacrificio. Testimonies, vol. 4, p. 570

    Nessun diritto morale di fare come ci pare.

    Non ho il diritto di fare ciò che voglio con il mio corpo? NO! Non avete nessun diritto morale, perché violate le leggi della vita e della salute, che Dio vi ha dato. Siete proprietà del Signore, suoi per creazione e suoi per redenzione. Amerai il tuo prossimo come te stesso — dice il Signore. Questo versetto presenta in modo molto chiaro la legge del proprio rispetto e quello per la proprietà del Signore. Tutto questo porterà a rispettare gli obblighi, sotto i quali ogni essere umano deve preservare il proprio corpo, creato in modo stupendo. Manuscript 49, 1897

    Sentire la sacralità della legge naturale.

    Si deve imporre strettamente ogni legge, che governa l’organismo umano, perché come legge di Dio è così importante, come la Parola della Santa Scrittura, e ogni deviazione volontaria di ubbidienza a questa legge è certamente peccato, come la violazione della legge morale. Tutta la natura manifesta la legge di Dio, ma nella nostra struttura fisica Dio ha scritto col suo dito su ogni nervo che vibra, su ogni fibra vivente e su ogni organo del corpo. Se ci separiamo dal sentiero della natura, che Dio stesso ha tracciato, per seguire le nostre invenzioni, subiremo perdite e sconfitte.
    Dobbiamo lottare giustamente se vogliamo ottenere il dono della vita eterna. Il cammino ha l’ampiezza necessaria e tutti quelli che corrono possono vincere il premio. Se creiamo appetiti innaturali, se indulgiamo in qualsiasi cosa, violiamo le leggi della natura, e le condizioni fisiche, mentali e morali saranno indebolite. Di conseguenza siamo squalificati da questo sforzo perseverante e promissorio, che avremmo potuto fare, se fossimo stati fedeli alle leggi della salute. Se danneggiamo un solo organo del corpo, derubiamo Dio del servizio che possiamo rendergli. “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.” (1 Corinzi 6:19,20) Review and Herald, Oct. 18, 1881
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  9. #129
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    97

    Un costante senso di responsabilità.

    Tutti quelli che hanno una costante comprensione e che sono in comunione con Dio, non ingeriranno alimenti che piacciono all'appetito, ma che causano danno agli organi digestivi. Non rovineranno la proprietà di Dio, indulgendo in abitudini improprie nel bere, nel mangiare e nel vestire. Tratteranno con grande cura il loro organismo, perché si rendono conto che devono farlo, al fine di operare e fare la volontà del Signore. Il Signore desidera che tutti indistintamente possano vivere sani, felici e utili, ma affinché questo accada, devono sottomettere la loro volontà alla volontà del Signore. Letter 166, 1903

    Protetti da un baluardo d’indipendenza morale.

    Mediante sforzi perseveranti e ferventi, che non siano stati influenzati dalle abitudini modificanti della vita, i genitori possono costruire intorno ai loro figli un baluardo morale, che li difenderà dalle miserie e dai crimini, causati dall’intemperanza. Non si deve permettere che i figli si comportino come piace a loro, sviluppando tratti di carattere riprovevoli, che dovrebbero essere stroncati sul nascere; ma devono essere disciplinati con cura ed educati, affinché prendano posizione sulla riforma, su ciò che è retto e sobrio. Allora avranno indipendenza morale, per affrontare risolutamente in ogni crisi la tormenta d’opposizione, che sicuramente assalterà coloro che sono a favore della vera riforma. Pacific Health Journal, May, 189°
    Portate i vostri figli a Dio con fede e cercate d’impressionare le loro menti sensibili con un senso di dovere verso il loro Padre celeste. Questo richiederà lezione dopo lezione, linea su linea, precetto su precetto, un poco qui e un poco là. Review and Herald, November 1883.

    Insegnate come fosse un privilegio e una benedizione.

    Che gli studenti comprendano il concetto, secondo cui il corpo è un tempio, nel quale Dio desidera abitare, e che esso va conservato puro, perché sede permanente di alti e nobili pensieri. Studiando la fisiologia, essi si accorgeranno di essere stati fatti «in modo stupendo» (Salmo 139:14) e sentiranno così un profondo rispetto. Anziché guastare il capolavoro di Dio, essi avranno l'ambizione di fare tutto il possibile, per realizzare il glorioso piano del Creatore. In tal modo giungeranno a considerare l'ubbidienza alle leggi della salute non come un atto di sacrificio o di rinuncia, ma come in realtà esso è: un inestimabile privilegio, una benedizione. Education, p. 201

    Una grande vittoria dal punto di vista morale.

    Se possiamo risvegliare la sensibilità morale del nostro popolo sul tema della temperanza, otterremo una grande vittoria. Si deve insegnare e praticare la temperanza in tutte le cose di questa vita. Signs of the Time, Oct. 2, 1907

    Ognuno risponderà a Dio personalmente.

    L’obbedienza alle leggi della vita deve diventare una questione di dovere personale. Noi dobbiamo rispondere a Dio per le nostre abitudini e pratiche. La domanda alla quale dobbiamo rispondere non è: Cosa dirà il mondo? Ma: Io, che pretendo d’essere cristiano, come tratterò l’abitazione che Dio mi ha dato? Opererò per il mio più elevato benessere temporaneo e spirituale, conservando il mio corpo come un tempio per la dimora dello Spirito Santo, o mi sacrificherò in onore delle idee e delle pratiche del mondo? Manuscript 86, 1897

    Più che vincitori.

    Se i cristiani conservano il loro corpo, sottomettono i loro appetiti e le passioni al controllo di una coscienza illuminata, sentendo che è un dovere verso Dio e il prossimo ubbidire alle leggi, che governano la salute e la vita, riceveranno la benedizione del vigore fisico e mentale. Riceveranno il potere morale per entrare in guerra contro Satana e, nel nome di Colui che vinse l’appetito in loro favore, diventeranno più che vincitori. Review and Herald, 21 Novembre 1882.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #130
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    98

    SEZIONE 11 - LA SFIDA DEL MOMENTO

    I difensori della temperanza non riescono a fare tutto il loro dovere, a meno che esercitino la loro influenza per precetto e con l'esempio, con una voce viva, con la penna e il voto in favore della proibizione e dell'astinenza totale. Gospel Workers, pp. 387, 388

    1. La situazione attuale

    La ripetizione degli stessi peccati.

    Gli stessi peccati, che portarono il giudizio di Dio sul mondo ai giorni di Noè, esistono anche ai nostri giorni. Oggi, gli uomini e le donne eccedono nel cibo e nelle bevande, a tal punto che finiscono nell’ingordigia e nell’ubriachezza. Questo peccato che prevale, sull’indulgenza dell’appetito pervertito, aveva infiammato le passioni degli uomini ai giorni di Noè e la corruzione si diffuse enormemente. La violenza e il peccato raggiunsero il cielo. Questa contaminazione morale fu finalmente spazzata via dalla Terra per mezzo del diluvio.
    Il cibo, il bere e il vestito sono portati a tali estremi che diventano reato. Sono gli stessi peccati degli ultimi giorni e costituiscono un segno dell’imminente ritorno di Cristo. Il tempo, il denaro e la forza, che appartengono al Signore, ma che Lui ci ha affidato, sono sprecati in cose superflue e lussuose, in vestiti e per soddisfare l’appetito pervertito, che diminuisce la vitalità e porta sofferenza e corruzione. Christian Temperance e Bible Hygiene, pp. 11,12

    Un susseguirsi di cadute.

    Dai giorni di Adamo fino ad oggi si è avuto un susseguirsi di cadute, una più disastrosa della precedente, in ogni tipo di crimine. Dio non ha creato una razza di esseri priva di salute, bellezza e potere morale, come ora esiste nel mondo. Mali di ogni genere sono aumentati paurosamente nella razza umana. Questo stato di cose non proviene da Dio, anzi è contrario alla Sua volontà. Tutto questo è accaduto a causa del disprezzo della legge di Dio, che Lui ha ordinato perché voleva proteggerla dai terribili mali esistenti. L’ubbidienza alla legge di Dio in ogni suo aspetto, avrebbe salvato gli uomini dall’intemperanza, dalla licenziosità e dalle malattie di ogni tipo. Nessun uomo può violare la legge naturale, senza subirne le conseguenze. Review and Herald, 4 Marzo 1875.

    La vendita delle proprie capacità mentali.

    Chi è l’uomo capace di vendere deliberatamente le proprie capacità mentali per una piccola somma di denaro? Se qualcuno vi offrisse del denaro per vendere il vostro intelletto, rifiutereste disgustati la stolta proposta. Eppure sono migliaia le persone che rovinano la salute del corpo, il vigore intellettuale e l’elevazione dell’anima, a causa della compiacenza dell’appetito. Di conseguenza, invece di guadagnare, sperimentano una grande perdita. Non si rendono conto, perché la loro sensibilità è intorpidita. Hanno sperperato le facoltà ricevute da Dio. E per che cosa? Per la sensualità e i vizi degradanti. Per loro, la gratificazione del gusto è più importante della salute fisica e dell’intelletto. Review and Herald, 4 Marzo 1875

    Un cambiamento graduale e insidioso.

    L’uso di bevande inebrianti sconvolge la ragione e indurisce il cuore contro ogni influenza pura e santa. La roccia inanimata ascolterà i richiami della verità e della giustizia prima dell’uomo, la cui sensibilità è paralizzata dall’intemperanza. I sentimenti più delicati del cuore non si indeboliscono in seguito. Questo cambiamento avviene gradualmente. Coloro che si avventurano su sentieri proibiti si demoralizzano e si corrompono gradualmente. E anche se nelle città abbondano i locali, dove si vende alcol e rendono più facile la compiacenza, anche se i giovani sono circondati da incitazioni che tentano l’appetito, il male non sempre inizia con l’uso di bevande inebrianti. Tè, caffè e tabacco sono stimolanti artificiali e il loro uso provoca la richiesta di stimolanti più forti, che si trovano nelle bevande alcoliche. E mentre i cristiani dormono, il gigantesco male dell’intemperanza guadagna in forza, mietendo nuove vittime. Signs of the Times, Dec. 6, 1910
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  11. #131
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    99

    Tentazioni dovunque.

    Nelle sale da pranzo private o nei locali alla moda vengono offerte alle signore bevande alcoliche, la cui vera natura è nascosta sotto etichette stravaganti. Ai malati e ai convalescenti vengono proposti «amari», con un elevato contenuto alcolico.
    Per suscitare nei bambini il desiderio di bevande alcoliche, si inserisce l'alcol nei dolci e così il commerciante di alcolici li attrae nei suoi locali. Questo commercio prosegue giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Uomini, che siano padri, mariti o fratelli - sostegno, speranza e orgoglio della nazione - sono destinati a finire nei locali dei venditori di liquori, per uscirne rovinati. The Ministry of Healing, pp. 338, 339

    La via verso la morte.

    Prima che gli uomini abbiano il tempo di riflettere, Satana li ha già condotti nel vortice della ricerca del piacere e dell’allegria, del mangiare e del bere. Inculca loro il desiderio di autoesaltazione. Poco a poco il mondo sta raggiungendo le stesse condizioni che esistevano ai giorni di Noè. Si commette ogni crimine concepibile. La concupiscenza della carne, l’alterigia degli occhi, l’ostentazione dell’egoismo, l’abuso di potere, la crudeltà, sono tutte opere di agenti satanici. Gli uomini chiamano “vita” questo cerchio di follia e crimine. Il mondo agisce come se Dio non ci fosse, è assorto in propositi egoistici, presto sperimenterà un’improvvisa distruzione e non scamperà. Molti continuano in una gratificazione incurante dell’io, a un punto tale da disgustarsi così tanto della vita che finiscono la loro esistenza. Danze e vita notturna, alcol e fumo suscitano in essi passioni animali, vanno come buoi al macello. Satana sta lavorando con ogni sorta d’inganni e artifici, per trattenere gli uomini che camminano a tastoni, fino a quando il Signore si leverà dal suo luogo, per castigare gli abitanti della Terra per le loro iniquità, la Terra restituirà il suo sangue e non coprirà più i suoi morti. Il mondo intero sembra intenzionato ad incamminarsi verso la morte. Evangelism, p. 26

    La maledizione portata alle nazioni pagane.

    Dai paesi cosiddetti cristiani questa piaga si trasmette alle popolazioni pagane. Si insegna ai più poveri e ignoranti a usare l'alcol, ma anche fra questi popoli gli uomini più sensibili e intelligenti li dichiarano veleni mortali e ne riconoscono gli effetti deleteri. Invano hanno cercato di proteggere il loro paese dalle conseguenze devastanti di queste bevande. I popoli cristiani introducono nelle nazioni pagane il tabacco, i liquori e l'oppio. Le loro passioni, stimolate dall'alcol, li trascinano verso una degradazione mai sperimentata in precedenza, tanto che è quasi inutile inviare dei missionari. Venendo a contatto con i popoli che dovrebbero trasmettere loro la conoscenza del vero Dio, i pagani contraggono invece dei vizi, che conducono alla distruzione intere tribù e razze. È per questo che nei paesi svantaggiati si odiano gli abitanti dei paesi più civilizzati. The Ministry of Healing, p. 339

    Le chiese cristiane paralizzate.

    Gli interessi legati alle bevande alcoliche rappresentano una potenza economica. Ad esse si ricollegano le forze del denaro, dell'abitudine e della passione. Anche nella chiesa si riconosce il loro influsso: ci sono membri stimati e assidui, che si sono arricchiti direttamente o indirettamente con il traffico dei liquori. Molti offrono generosamente in beneficenza e i loro contributi servono per pagare le spese delle strutture ecclesiastiche, per mantenere i pastori, e in questo modo si impongono per ottenere quel rispetto, che esige il potere del denaro. Le chiese che accettano questi membri sostengono di fatto il commercio di alcolici. Troppo spesso i pastori non hanno il coraggio di difendere i giusti principi e non avvertono i loro uditori di ciò che Dio ha detto in merito al commercio di alcol. Parlare con chiarezza significa offendere alcuni membri della comunità, rinunciare alla popolarità e forse anche al salario. The Ministry of Healing, p. 340
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  12. #132
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    100

    I ministri hanno abbandonato la bandiera di Cristo.

    Il Signore ha una controversia con gli abitanti della Terra, che vivono in questo tempo di pericolo e corruzione. I ministri dell’Evangelo si sono separati dal Signore e coloro che professano il nome di Cristo sono colpevoli di aver abbandonato la bandiera della Verità. I ministri temono di dichiararsi proibizionisti e rimangono tranquilli, per quanto riguarda la maledizione del bere, affinché non gli venga ribassato il salario o la congregazione si offenda. Se presentassero la verità della Bibbia con potere e chiarezza, mostrando la linea di separazione tra il sacro e il comune, avrebbero paura di perdere la loro popolarità personale, perché un gran numero di membri iscritti nel registro di chiesa percepiscono entrate, dirette o indirette, dal traffico di bevande alcoliche. Queste persone non ignorano il peccato che stanno commettendo. Tutti sanno che il traffico delle bevande alcoliche comporta vergogna, miseria, degradazione e morte eterna delle sue vittime. Coloro che ricevono un salario direttamente o indirettamente dal traffico di alcol, raccolgono il denaro che proviene dalla perdita di anime umane. Le chiese, che mantengono i membri che hanno a che fare con il commercio di alcol, si rendono responsabili delle operazioni fatte con questo traffico.

    Denaro macchiato col il sangue delle anime.

    Il mondo e la chiesa si uniscono nell’elogiare l’uomo che ha istigato l’appetito e ha ubbidito al desiderio veemente dell’appetito, che lui stesso aiutò a creare; possono contemplare con un sorriso chi contribuì ad avvilire l’uomo, che fu creato ad immagine di Dio, finché questa immagine praticamente viene cancellata; ma Dio lo guarda con disapprovazione e scrive la sua condanna nel libro della morte. Questo stesso uomo talvolta fa grandi donazioni alla chiesa, ma Dio accetterà il denaro strappato alla famiglia dell’ubriacone? E’ macchiato dal sangue di anime e su di lui c’è la maledizione di Dio. Il Signore dice: “Poiché Io, l’Eterno, amo la giustizia, odio il furto d’iniquità.” (Isaia 61:8 p.p.)
    La chiesa può anche lodare la generosità di chi fa una tale offerta; ma se gli occhi dei membri fossero unti con il collirio celeste, non chiamerebbero mai bene il male e l’iniquità giustizia. Il Signore dice: Che m’importa la moltitudine dei vostri sacrifici? Quando venite a presentarvi davanti a Me, chi ha richiesto questo da voi, che calpestiate i miei cortili? Smettete di portare oblazioni inutili; l'incenso è per me un abominio; non posso sopportare i noviluni e i sabati, il convocare assemblee e l'iniquità assieme alle riunioni sacre. (Isaia1:11,12,13)
    Voi stancate l'Eterno con le vostre parole, eppure dite: In che cosa lo abbiamo stancato? Perché voi dite: Chiunque fa il male è gradito all'Eterno, che si compiace in lui, oppure: Dov'è il DIO della giustizia? (Malachia 2:17) Review and Herald, 15 Maggio 1894.

    Condizioni che esigono i giudizi divini.

    A causa della grande malvagità, risultante dall’uso di alcol, i giudizi di Dio ora stanno cadendo sulla nostra Terra. Non abbiamo forse la solenne responsabilità di fare tutto il possibile per opporci a questo grande male? Counsels on Health, p. 432

    Occorre una riforma.

    E’ necessario che ci sia una grande riforma riguardo il tema della temperanza. Il mondo è pieno di ogni genere di autoindulgenza. A causa dell’influenza degli stimolanti e narcotici, la mente di molti è paralizzata, al punto tale che non sono in grado di discernere tra il sacro e il profano. Counsels on Health, p. 432

    Dio ci chiama ad aiutare i bevitori.

    È possibile che il vostro vicino di casa stia distruggendo la propria vita, a causa di alcol e tabacco. I suoi organi vitali possono essere bruciati dagli stimolanti. Nel frattempo, le sue azioni stanno portando alla rovina la moglie e i figli, che non riescono a impedire al loro caro di camminare nella via della perdizione. Il Signore chiama voi tutti a lavorare nella Sua vigna e a fare tutto quanto è in vostro potere, per salvare il vostro prossimo. Manuscript 87, 1898
    Di fronte a questa situazione, non è difficile vedere le terribili conseguenze provocate dall’alcol. Per cui, non è forse nostro dovere fare tutto ciò che è possibile da parte nostra, per preparare le persone a unirsi a Dio nella lotta contro questo grande male? Evangelism, p. 265
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  13. #133
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    101

    2. Chiamati alla battaglia

    Il nostro posto è in prima linea.

    Tra tutti quelli che affermano di essere amici della temperanza, gli avventisti dovrebbero trovarsi in prima fila. Gospel Workers, pagina 384
    Riguardo il tema della temperanza, dovrebbero essere più avanti a qualsiasi altra gente. Medical Ministry, p. 273
    Mentre l’intemperanza ha i suoi sostenitori dichiarati e confessi, noi che diciamo di onorare la temperanza e ci mettiamo con fermezza dalla sua parte, andremo avanti lottando per la corona di vita immortale, non concedendo neanche un minimo d’influenza a questo terribile male, che è l’intemperanza? Review and Herald, 19 Aprile 1887.
    Sono addolorata quando considero il nostro popolo e mi rendo conto che non si preoccupa come dovrebbe del tema della temperanza… Dovremmo essere alla testa nella riforma pro temperanza. Review and Herald, 21 Ottobre 1884

    Non è una questione da prendere alla leggera.

    Molti prendono la questione della temperanza con leggerezza. Affermano che il Signore non si preoccupa di questioni minori, come il nostro mangiare e bere. Se il Signore non avesse veramente a cuore queste cose, non le avrebbe rivelate alla moglie di Manoah, dandole precise istruzioni e ordinandole per ben due volte di non ignorarle. Questa non è una prova sufficiente che Egli si preoccupa di queste cose? Signs of the Times, 13 Settembre 1910

    Una parte del messaggio del terzo angelo.

    Ogni vera riforma è inclusa nell’opera del messaggio del terzo angelo. In modo particolare la riforma sulla temperanza esige la nostra attenzione e il nostro sostegno. Testimonies, vol. 6, p. 110
    Nel popolo di Dio non ci dovrebbe essere un risveglio nell’opera della temperanza? Perché non stiamo facendo molti più sforzi decisivi per opporci al commercio di bevande alcoliche, che rovinano le anime degli uomini e provocano violenze e crimini di ogni genere? Con la luce che Dio ci ha affidato, dovremmo essere in prima linea in ogni vera riforma. Counsels on Health, p. 432

    Sforzi continui e ferventi.

    L’intemperanza continua con le sue stragi. L’iniquità in tutte le sue forme si erge come potente barriera, per impedire il progresso della verità e della giustizia. Mali sociali, generati dall’ignoranza e dal vizio, causano indicibili sofferenze e miseria, gettando la loro ombra funesta sulla chiesa e sul mondo. La depravazione tra i giovani aumenta, invece di diminuire. Solo un serio e continuo sforzo potrà eliminare questa maledizione desolante. Il conflitto tra l’interesse e l’appetito, tra cattive abitudini e passioni profane sarà violento e mortale; unicamente coloro che operano per principio potranno ottenere la vittoria in questa guerra. Review and Herald, 6 Novembre 1883

    Dio opera attraverso la Sua chiesa.

    Se gli uomini e le donne sono così ingannati, non è forse il Signore che opererà attraverso la Sua chiesa, esortando il suo popolo a compiere il suo dovere, per aiutare queste vittime sedotte? Per molti l’alcol è considerato l’unico conforto per le loro pene. Se il popolo di Dio approfittasse delle opportunità che gli sono state offerte, questa situazione non avrebbe più ragion d’essere. Se i loro occhi non fossero accecati dall’egoismo, potrebbero vedere l’opera che aspetta d’essere fatta. Sarebbero stati inviati da Dio a realizzare l’opera, che Lui si aspettava che facessero all’inizio della loro esperienza, quando le loro anime erano piene di gioia e allegria, perché i loro peccati erano stati perdonati. Manuscript 87, 1898
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  14. #134
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    102

    Un’arma più efficace dell’ascia.

    Dio vuole che noi siamo dove possiamo avvertire la gente. Egli desidera che ci dedichiamo al problema della temperanza. Mediante abitudini sbagliate nel mangiare e nel bere, gli uomini stanno distruggendo le loro forze fisiche e mentali. Per entrare nelle taverne (bar) non abbiamo bisogno di servirci di un’ascia. La Parola dell’Iddio vivente è un’arma più potente. Questa Parola aprirà il passo attraverso le ombre infernali, che Satana tenta di proiettare sul cammino degli uomini. Dio è forte e Onnipotente. Parlerà ai loro cuori. Ce ne siamo resi conto, quando lo abbiamo fatto. General Conference Bulletin, 23 aprile 1901

    Che i giovani si uniscano per fermare il male.

    Nessuno può ottenere così tanto nella lotta contro l’intemperanza come la gioventù che teme Dio. I giovani delle nostre città in questo tempo dovrebbero unirsi come un esercito, risoluti, fermi, e opporsi decisamente a ogni forma di compiacenza egoista e distruttrice della salute. Che forza rappresenterebbero per il bene! Quanti di loro potrebbero salvarsi dalla degradazione nei locali e nei giardini, dove c’è musica e altre attrattive, che seducono la gioventù… Uomini e donne giovani, che dicono di credere nella verità per questo tempo, possono piacere a Gesù solo se si uniscono nello sforzo di affrontare i mali, che col loro influsso seducente si sono introdotti nella società. Dovrebbero fare di tutto per trattenere la marea d’intemperanza, che si sta diffondendo con forza scoraggiante sulla terra. Sapendo che l’intemperanza ha i suoi sostenitori dichiarati e confessi, quelli che onorano Dio prendano una posizione decisa contro questa marea di male, che trascina rapidamente alla perdizione sia gli uomini che le donne. The Youth’s Instructor, 16 Luglio 1903

    Chiamati alla guerra santa contro l’appetito e la concupiscenza.

    I nostri giovani sono pronti ad alzare le loro voci per la causa della temperanza e mostrare il cristianesimo, che li sostiene? Si impegneranno nella guerra santa contro l’appetito e la concupiscenza? La nostra civiltà artificiale incoraggia mali, che distruggono i sani princìpi. E il Signore è alle porte. Dove sono gli uomini che andranno a lavorare nell’opera, confidando completamente in Dio e pronti per la battaglia? Il Signore ci chiama dicendo: - Figlio, va oggi a lavorare nella mia vigna. - (Matteo 21:28) Manuscript 134, 1890

    Seguire le istruzioni di Dio.

    Dobbiamo cominciare a lavorare sul tema della temperanza. Dobbiamo affrontare questa questione, nel modo in cui il Signore me l’ha presentata, per essere messa in pratica. Letter 334, 1905

    Chiamati a unirci nelle nostre associazioni di temperanza.

    Si sono formati associazioni e club di temperanza tra coloro che non professano la Verità, mentre la nostra gente, che è molto più avanti di ogni altra denominazione del paese nei princìpi e nella pratica della temperanza, è stata lenta nell’organizzare le sue associazioni di temperanza e ha fallito nell’esercitare la sua influenza, che altrimenti si sarebbe fatta sentire. Letter 1, 1882
    Secondo la luce che ho ricevuto da Dio, ogni membro che fa parte del nostro popolo dovrebbe firmare il voto e unirsi all’associazione della Temperanza. Review and Herald, 21 Ottobre 1884

    Ogni membro di chiesa deve collaborare.

    Coloro che studiano la Bibbia e che credono nella Parola di Dio si trasformino in operai attivi a favore della temperanza. Chi si sforzerà per promuovere l’opera del nostro Redentore? Che ogni membro della chiesa lavori per questa giusta causa. Letter 18a, 1906.
    Desideriamo che tutti i membri della chiesa collaborino nella riforma della temperanza. Manuscript 18, 1894

    Il potere dell’esempio.

    Con il nostro esempio e l’impegno personale, possiamo essere i mezzi per salvare molte anime dal degrado dell’intemperanza, dalla criminalità e perfino dalla morte. Testimonies, vol. 3, p. 489

    Necessità di uomini come Daniele.

    Abbiamo bisogno di uomini come Daniele — uomini che abbiano il senso dell’abnegazione, che abbiano il coraggio di diventare riformisti radicali, in favore della temperanza. Ogni cristiano deve comprendere che il suo esempio e la sua influenza devono stare dalla parte della riforma. I ministri dell’Evangelo siano fedeli nell’istruire e ammonire il popolo. Non dobbiamo dimenticare che la nostra felicità nei due mondi dipende dal progresso che abbiamo fatto in (questo). Signs of the Times, 6 Dicembre 1910
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  15. #135
    Opinionista L'avatar di Arcobaleno
    Data Registrazione
    31/12/16
    Messaggi
    3,499
    103

    3. Diffondere il vangelo a voce

    Presentate la Temperanza insieme alle verità spirituali.

    In relazione alla presentazione delle verità spirituali, dobbiamo anche presentare ciò che la Parola di Dio dice sulla questione della salute e della temperanza. Dobbiamo, in ogni modo possibile, cercare di portare le anime alla convinzione e alla conversione a Dio. Letter 148, 1909
    Quando si parla di temperanza, ho sentito che alcuni dicono: - Io non ho tempo. Ho talmente tanto da fare nel preparare le mie predicazioni sul messaggio del terzo angelo e le ragioni della nostra fede, che non posso dedicare del tempo per occuparmi dell’opera sulla salute e sulla temperanza. - Se questi uomini volessero abbreviare di un terzo i loro sermoni, il popolo riceverebbe da loro maggiori benefici; allora disporrebbero di tempo per parlare di questo argomento. Review and Herald, Feb.14, 1888

    Temperanza e salvezza.

    Come popolo di Dio, ci è stato affidato il compito di far conoscere i princìpi della riforma sanitaria. Alcuni pensano che la questione della dieta non sia abbastanza importante da essere inclusa nell’opera di evangelizzazione. Tale ragionamento è del tutto errato. La Parola di Dio dichiara: “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.” (1 Corinzi 10:31) Il tema della temperanza, in tutti i suoi aspetti, ha un posto importante nell’opera della salvezza. Testimonies, vol. 9, p. 112

    Una parte del messaggio del terzo angelo.

    Fratelli e sorelle, desideriamo che vediate l’importanza della riforma e della temperanza; desideriamo che i nostri operai si interessino di questo tema e comprendano che quest’opera è unita al messaggio del terzo angelo, come lo è il braccio destro al corpo. Dobbiamo fare progressi in quest’opera. Review and Herald, Feb. 14, 1888.
    Esporre chiaramente le leggi della salute e sollecitarne l’ubbidienza è l’opera che accompagna il messaggio del terzo angelo, per preparare un popolo che sia pronto ad accogliere il Signore al suo ritorno. Testimonies, vol. 3, p. 161.

    Commuovere l’opinione pubblica.

    Quelli che devono preparare la via per la seconda venuta di Cristo sono rappresentati dal fedele Elia, così come Giovanni venne nello spirito di Elia a preparare la strada per il primo avvento di Cristo. Il grande tema della riforma deve essere presentato con grande forza e deve commuovere l’opinione pubblica. La temperanza in tutte le cose deve relazionarsi col messaggio, per separare il popolo di Dio dalla sua idolatria, dalla sua gola e dalla sua stravaganza nel vestire e in altre cose. Testimonies, vol. 3, p. 62
    Alziamo le nostre voci contro la frusta dell’ubriachezza. Sforziamoci di avvertire il mondo contro i suoi influssi seducenti. Dipingiamo davanti a giovani e vecchi i terribili risultati della compiacenza dell’appetito. Manuscript 80, 1903
    Molti sentiranno la necessità di una riforma, quando la temperanza sarà presentata come parte dell’Evangelo. Essi vedranno il male provocato dall’alcol e si convinceranno che l’astinenza totale è l’unica posizione, nella quale il popolo di Dio può mantenersi coscienziosamente. Testimonies, vol. 7, p. 75.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato