Avete presente quando si è troppo preoccupati e "attaccati" a qualcosa tipo l' auto nuova e avete paura che la segnino in un parcheggio o che una grandinata improvvisa ve la danneggi ecc...
E quello che più temete accade?
Ecco uguale è per il nuovo divano, cambiato dopo più di vent'anni perchè ormai troppo sfondato e un poco usurato.
Il dubbio che attanagliava era il tipo di rivestimento e che non è sfoderabile. Dubbio che ci ha pensato il gatto a levarmi.
Per chi ha animali in casa il più consigliato è la microfibra, sembra che non siano attratti e comunque il tessuto è idrorepellente, pure se il cane ci fa su la pipì, pare a detta di chi vende che basta un panno e acqua e si lava via. Io comunque non farei la prova. neanche con olio, pomodoro e stracciatella.
Resistente anche ai graffi del gatto?
Sembrerebbe di sì, anche a leggere su siti vari che vendono divani. Tutti consigliano la microfibra, resistente ai graffi.
Resistente quanto?
Nel senso che non s'incide o meno visibile rispetto ad un tessuto normale?
In realtà sono tutte balle! Non esiste un tessuto in assoluto anti graffio di gatto.Almeno leggendo esperienze di altri possessori di felini su forum dedicati.
O dipende dal gatto, stando al venditore.
Pare che ci siano gatti e "linci", per un gatto lince non c'è tessuto che tenga.
Ecco che il gatto di casa, che in 11anni non ha mai graffiato una tenda, neanche il vecchio divano, coperto solo da un misero telo non ha alcun graffio, che fa dopo un paio di giorni?
Lascia la sua "firma" sullo schienale interno dove ci si appoggia, forse facendo il "pane" o forse stiracchiandosi, perchè non è interessata ad usarlo come tiragraffi, in altre parti del divano.
Quindi divano nuovo...."griffato" e personalizzato ricoperto immediatamenteda copridivano in tinta trapuntato e per rimediare dato che impossibile sfoderare, sostituire o girare il cuscino dal lato opposto.
Vabbè colpa mia! Lo so, non sapevo di avere una lince in casa, gatta sorniona che non graffia nessuno e non attacca i mobili di casa, avrei dovuto segarle le unghie e comprare subitissimo il copridivano adatto.
Vabbè sarà per il prossimo divano....non credo questo durerà vent'anni.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Lo dice anche il transurfing, più hai paura che qualcosa accada e più sarà probabile che accada...
...dicono che la carne di gatto assomigli a quella del coniglio, e che in tempo di guerra....
...ecco, quando comprerai il prossimo divano prendi anche un chilo di patate novelle e del rosmarino, ti fai un bel arrosto ed il divano è salvo
Lo dice anche lo yoga
Guarda che se ti sente qualche gruppo animalista potresti fare una brutta fine
Mi pare, se non ricordo male, che anni fa un personaggio ospite fisso di una trasmissione culinaria abbia fatto paragoni simili sulla bontà della carne di coniglio che si mangiava ai tempi della guerra....mi pare sia stato in seguito "defenestrato" e non più ospite/protagonista di quella trasmissione.
Comunque il mio gatto non si mangia
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Peccato però, avresti preso due piccioni con una fava [un buon arrosto per cena e divano salvo... ]
...a volte dicevo a Micio che in caso di fame sarebbe stato un'ottima riserva alimentare, per fortuna non mi capiva
...cmq.adesso tutti vegani animalisti buonisti etici etc, ma vorrei averli visti 80 anni fa quando c'era veramente fame, ne ho sentite di storie in merito
...un mio prozio mi raccontò che in tempo di guerra prese un colombo con la fionda e se lo mangiò, vabbè che allora forse non c'erano tanta salmonellosi ed altre malattie
No, niente arrosto di gatto, preferisco trovare soluzioni diverse
La società cambia nel tempo, non escludo che fra un tot di anni saremo tutti costretti per fame a mangiare insetti e "ruminare" erba che cresce nel campo.
Comunque in tempi di guerra e fame ci credo che si può arrivare a mangiare di tutto, come i dispersi di un incidente aereo sulle Ande, tanti anni fa che per sopravvivere mangiarono i cadaveri dei propri compagni.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
comincia a sentirsi l'età, il bisogno di ferie, la mancanza di sonno
a dicembre vado a fare una visita e gentilmente la dottoressa mio prenota il controllo dopo tot mesi e mi avvisa: "guardi che nella prescrizione c'è scritto via rosa ma l'ambulatorio verrà trasferito in via fiorimisti"
Bene esco prendo la prenotazione leggo bene via fiorimisti ma il mio cervello registra corso vattelapesca e penso anche: "bene almeno lì c'è parcheggio"
stampo qualche giorno fa la prenotazione corretta con indirizzo, via fiorimisti orario 8.30
Ieri mattina mi sveglio e decisa e convinta vado in corso vattelapesca, pago il ticket e mi avvio a cercare il laboratorio che giustamente non trovo, incrocio una persona che mi chiede: "ha bisogno?"
"si sto cercando l'ambulatorio di..."
"Qui non c'è da qualche tempo "
"ma ho appuntamento alle 8.30 in via fiorimisti..." e mi rendo conto
" qui è corso vattelapesca"
"sì, grazie, mi sono accorta ora..."
Capita
Quando si va di fretta e si agisce meccanicamente, per abitudine, poi mettici lo stress.
Io ormai mi devo scrivere tutto e rivedere più volte per assimilare, registrare bene nel cervello.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
LadyHawke ha scritto:
niente arrosto di gatto, preferisco trovare soluzioni diverse
La poetessa polacca Maria Wisława Anna Szymborska (1923 – 2012), premiata con il Nobel per la letteratura nel 1996, dedicò ad un gatto la poesia titolata: "Il gatto in un appartamento vuoto":
“Morire - questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare un gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.
Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa qui non comincia
alla solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c'era qualcuno, c'era
poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci.
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Che altro si può fare.
Aspettare e dormire.
Che lui provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all'inizio niente salti né squittii”.
Quel gatto era del romanziere Kornel Filipowicz, e la poesia dedicata al gatto, Wislawa la scrisse dopo la morte di Kornel.
A volte serve un gatto per raccontarsi l'amore !
Wislawa Szymborska e Kornel Filipowicz si amarono per oltre vent'anni senza sposarsi e senza abitare insieme.
Ultima modifica di doxa; 01-06-2024 alle 17:56
Ciò mi ricorda terribilmente un episodio del film, allegro non troppo dove in una vecchia casa sopravvissuta fra moderni edifici un gatto ormai solo probabilmente a seguito della morte dei padroni, ricordava momenti del passato...
...quel film era agghiacciante ma sono stato costretto ad andare a vederlo con i vecchi, era il 1980 mi sembra
Sì l' amore del gatto
Bella!
Penso che anche i gatti, per quanto opportunisti ed indipendenti, si affezionino all' umano che li accudisce e li coccola.
Tristissimo quando un animale abituato a vivere in casa sopravvive al suo padrone, finisce per essere abbandonato in qualche struttura per animali o peggio per strada, se non trova qualcuno disposto ad adottarlo.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Trascorrere la notte al pronto soccorso quando il giorno dopo si fa apertura e si inizia a lavorare alle 7? Fatto!
Domani sarò zombie mode.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .