Caro Fratel Cono, disattento lettore, la frase che hai riportato "Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo", fa parte del primo capoverso della narrazione titolata "Inviti superflui", nella raccolta "Sessanta racconti", pubblicata nel 1958, come puoi constatare dal testo di Buzzati nel mio primo post, e non "Un amore" del 1963 (?).

Lo so, ciò che ti dico la consideri una quisquiglia, mentre quotidianamente sei gravato da serie incombenze, come i rapimenti estatici.