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4. Istruzione sulla temperanza: uno degli obiettivi della nostra opera medica
Stabiliti per predicare la vera temperanza.
E’ con questo proposito che le nostre case di cura sono state fondate, per predicare la vera temperanza. Counsels on Diet and Foods, p. 162
Presentazione dal punto di vista morale.
Presso le nostre case di cura i nostri ministri, che si occupano della parola e della dottrina, dovrebbero presentare brevi discorsi sui principi della temperanza, mostrando che il corpo è il Tempio dello Spirito Santo e ricordando alla gente la responsabilità che riposa su loro, poiché sono stati comprati da Dio e appartengono a Lui. Insegneranno a fare del proprio corpo un tempio sacro, affinché la presenza dello Spirito di Dio possa dimorare in loro. Quando questo insegnamento gli verrà presentato, la gente s’interesserà alla dottrina biblica.
Si deve presentare anche la pestilenza morale, che sta assimilando gli abitanti del mondo attuale a quelli del mondo antidiluviano: audaci, blasfemi, intemperanti, corrotti. I peccati praticati oggi stanno facendo di questa terra un lazzaretto di corruzione. Tali peccati devono essere severamente rimproverati. Coloro che predicano devono elevare la norma della temperanza dal punto di vista cristiano. Quando la temperanza sarà presentata come parte del Vangelo, molti si accorgeranno di avere bisogno di una riforma. Manuscript 14, 1901
I medici devono istruire sul tema della temperanza.
Devono istruire la gente sui pericoli dell'intemperanza. In futuro sarà necessario affrontare questo male con maggiore energia di quanto non sia stato fatto in passato. Ministri e dottori devono mettere in risalto i mali dell'intemperanza. Sia gli uni che gli altri devono agire con vigore, condannando il peccato ed esaltando la giustizia. Quei ministri e dottori, che non rivolgono alla gente appelli personali, trascurano il proprio dovere: non compiono l'opera loro affidata da Dio. Testimonies, vol. 6, p. 116
Insegnare una rigorosa temperanza.
Quando un medico vede che un paziente soffre per una malattia, provocata da un regime alimentare sbagliato, da bevande nocive o altre cattive abitudini, e trascura di farglielo notare, gli procura un male peggiore. Alcolizzati, dementi, dissoluti offrono al medico l'occasione di precisare chiaramente che la sofferenza è frutto del peccato.
Coloro che conoscono i principi della vita devono impegnarsi seriamente per contrastare il male. Rendendosi conto della dura lotta per superare il dolore e lavorando costantemente per alleviare la sofferenza, come possono restare indifferenti? Potranno manifestare attenzione e interesse, senza presentare la temperanza come il miglior rimedio per il male? The Ministry of Healing, p. 114