“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
amate i vostri nemici
Vorrei capire, credo non solo io, un pò più nello specifico questo nesso fra infelicità nonostante i diritti e libertà. Perché potremmo capire fra le righe, che forse si stava meglio quando si stava peggio, con meno libertà e diritti. In questo caso sarebbero graditi esempi.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
beh, io la cosa un po' ho cercato di spiegarla, perché la relazione non è peregrina:
la felicità/infelicità-angoscia è - nella misura in cui si può induttivamente individuare una condizione - correlata alla capacità di specificare un desiderio agibile;
in altri termini, avere un orizzonte di possibilità alla nostra portata, dove sia le aspirazioni, sia le inevitabili sconfitte sono proporzionate alla capacità di perseguirle/sopportarle; hai fatto una fatica per laurearti, e avuto la soddisfazione di farlo, con tutte le conseguenze; la tua libertà di aspirare alla presidenza degli USA era limitata dal fatto di non essere titolata a candidarti, quindi non hai sofferto per questo;
ma se l'orizzonte del possibile non ti pone dei vincoli, non hai nemmeno la possibilità di specificare obiettivi perseguibili, e quindi un desiderio la cui realizzazione genera soddisfazione; questo è il postulato generale;
mo', Cono lo interpreta a modo suo, prendendo di mira determinate libertà e il loro fisiologico impatto destabilizzante;
e non avrebbe nemmeno tecnicamente torto; può anche darsi che alcune persone in fondo sarebbero disposte a rinunciare a determinate libertà e si sentirebbero più felici; ma è un discorso ozioso, inutile sul piano pratico;
c'era la storiella del del manager milanese di origini meridionali, che spiegava al cugino disoccupato e sdraiato sulla spiaggia del culo che si è fatto da emigrante per potersi permettere due settimane di vacanze su quella spiaggia, e il cugino che che gli rispondeva con un cenno: perché, io che sto facendo, senza tutta quella fatica ?
che è un po' anche quella postura aristocratica alla PPP di compiangere il povero alienato dalle sua radici e condizioni, "infelice" nell'orrenda periferia in cui sarebbe stato deportato;
ma la natura umana - ce lo diceva Leopardi - prova felicità nell'attesa/aspettativa; quanto vale giocarsi una possibilità contro la rassegnazione ?
la libertà è anche quella di rischiare la sconfitta, e pure l'eventuale infelicità;
ma la psiche di Cono è troppo spaventata per questo, e quindi lui abbraccia tendenzialmente la rassegnazione; ma si becca anche il quantum di infelicità di questa, e perciò difficilmente tollera chi ci prova e scappa, fa il bagno, beve, gli bruciano gli occhi, disobbedisce alla mamma; lui sta sulla sdraio con la maglietta e il panino e guarda gli altri mimmi che giocano e nuotano; come pensi si senta ?
c'� del lardo in Garfagnana
Io credo che se a Cono, con la maglietta sulla sdraio
Porti delle patatine con la mayo
Ma non più di tre
Cinque olive sacla’, proprio a voler esagerare
Tre mele cotte
2/3 pavesini e un litro di latte olandese
Lui è contento
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-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
quindi lui abbraccia tendenzialmente la rassegnazione; ma si becca anche il quantum di infelicità di questa, e perciò difficilmente tollera chi ci prova e scappa, fa il bagno, beve, gli bruciano gli occhi, disobbedisce alla mamma; lui sta sulla sdraio con la maglietta e il panino e guarda gli altri mimmi che giocano e nuotano; come pensi si senta
Il problema è proprio qui , tutti gli altri che si divertono troppo trombando a nastro ma che va a turbare l'infelicità di qualcuno
Io trovo che sia angosciante vivere nella sempre piena consapevolezza che Dio debba accompagnarci, seguirci, essere presente, perché solo la sua presenza ci rende felici e gioiosi di essere figli suoi per grazia ricevuta finché morte non ci unisca (sempre se siamo meritevoli e pentiti dei nostri peccati).
Ma dopo averlo ringraziato per averci messo al mondo, aver imparato etica e morale, della serie non fare agli altri ciò che non vuoi altri facciano a te, un pò di libertà, fiducia e indipendenza, non darebbe lecito, fino al giudizio "Magistrale"?
Bambol utente of the decade
Ogniuno si costruisce la propria realtà e decide di vivere il proprio inferno o benessere, interiore , in problema sta l' invasione e la coercizione nella realtà altrui
Dio non ha bisogno di intermediari per manifestarsi perché è già tutto manifestato nel bene e nel male e sta nel singolo individuo comprendere.
ciò che si evidenzia in certi comportamenti è puro fanatismo come ripetere copia incollare testi religiosi a proprio vantaggio non esiste nulla di più peccaminoso .
Non vorrei essere nei loro panni a termine esistenza quando sarà il momento di presentare il proprio curriculum
Ultima modifica di dietrologo; 11-06-2024 alle 06:18
Ciao Dietry, ben ri-trovato
Dici che dio e’ un tipo incazzoso, che se la prende con chi nella vita ha scopiazzato e scimmiottato la sua immagine, a destra e a manca?![]()
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-Work hard have fun & be nice-
Il Signore si serve di chi vuole, amici ed amiche: San Francesco non era nessuno. Un piccolo frate lurido sporco e scalzo che proclamava l'Amore di Dio....
amate i vostri nemici
se sei tu a dirlo pecchi anche di presunzione , ora conoscendoti farai la parte del martire , termina quì la mia partecipazione o contribuisco al tuo autolesionismo
ma preghiamo per la tua salvezza