Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
Il criterio per stabilire le interpretazioni sbagliate è molto semplice, come già dissi e ho ripetuto qui.
Stabiliti dei capisaldi di fede, in base alle Scritture sacre, ciò che concorda con quelli si può ritenere interpretazione corretta; ciò che contraddice quelli si può ritenere interpretazione errata.
La teologia cavernicola sbandierata da Axe stabilì tra i capisaldi onnipotenza e onniscienza di Dio.
La realtà dei fatti ci dice che con la creazione Dio rinunciò volontariamente a parte della sua onnipotenza, per amore delle sue creature. Quanto all'onniscienza, rimane qualche possibile dubbio su ciò che concerne gli eventi del futuro non predeterminati da lui.
Le atrocità comandate da Dio nell'A.T. furono punizioni per popolazioni veramente dedite al male, senza eccezioni di persone adulte. Si arrivò fino al diluvio universale.
Comunque, gli ebrei non obbedirono alla totale distruzione di popolazioni poste nelle loro mani per la loro empietà e ancora oggi pagano il prezzo di guerre, previste da Dio in caso di inadempienza dei suoi ordini.

Quanto all'ultimo riferimento, alla strage dei primogeniti di uomini e animali in Egitto per la disubbidienza del faraone, c'è una continuità con la promessa divina di punire le colpe dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione. Nel caso specifico ho già spiegato il possibile ragionamento di Dio: Se tu tratti male e uccidi i miei figli devoti, io tratto male e uccido i tuoi figli.
Nel caso di un re disubbidiente, che maltratta un'intera popolazione rendendola schiava, la punizione si riversa sull'intero popolo del re, che dovrebbe essere considerato come un padre per il popolo che governa.
Quanto agli animali, subiscono la punizione di chi è stato posto sopra di loro e dovrebbe trattarli bene.
Comunque, ci sono versetti biblici dell'AT che affermano il contrario:

Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato. (Dt 24,16)

Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità. (Ez 18,20)

E' una boccata d'ossigeno leggere qualcuno che sa argomentare

Anche io non trovo nulla di così strano nel riconoscere nel dio anticotestamentario un dio punitivo e devastatore, contrariamente al dio bonaccione che ho letto descritto in alcuni post

Mi rimane ancora il dubbio sulla soppressione del libero arbitrio dei sudditi del faraone che, a tutti gli effetti, non hanno potuto scegliere