
Originariamente Scritto da
axeUgene
certo; lo fa anche per tradizionalismo ipocrita;
la quasi totalità dei dirigenti di destra e cattolici, tradizionalisti, ha manifestato comportamenti diametralmente opposti a quelli dichiarati, così come più spesso l'elettorato; guarda che ti dico, al punto che mi stanno più simpatici quelli dei bigotti politici di sinistra;
Almirante era divorziato, ma contro il divorzio; Casini con svariati matrimoni e famiglie, e lo capisco; Berlusconi non ne parliamo, ma è il suo lato più simpatico, dopo quello calcistico

potrei andare avanti per alcune pagine....
opinione tua; alla legge del sacramento non importa nulla; mentre le disposizioni di legge valgono anche dove il sacramento è assente;
difendere da cosa ?
tu puoi fare anche uno sforzo per condizionare te stesso, se ti va; ma se quello che
minaccia il matrimonio è il desiderio del partner di interromperlo - cioè, l'ipotesi ordinaria - quel
combattere significa adoperarsi per coartare la volontà del partner di sottrarsi ad una situazione in cui è infelice;
effettivamente, siamo agli antipodi; a me questa tua idea fa oncone, per tanti motivi:
a) non mi va di spendere energie per fare il carceriere e costringere una persona, pure amata - anzi, proprio
perché amata - a rattrappirsi per far comodo a me;
b) non sono gratificato abbastanza; posso essere felice se desiderato; ma se questo non avviene, e non avviene in misura decisiva, non sono capace di desiderare; a me non interessa la "conquista", come gratificazione, che è pure transitoria; ma mi può gratificare essere l'agente o la sponda funzionale e infungibile per una realizzazione del partner, e consentire a quello lo stesso sentimento in modo speculare;
in tutto questo non vedo proprio cosa ci sia per cui "combattere"; però capisco bene quale sia in effetti la realtà:
il tuo vicino di casa fucecchiese, Indro Montanelli, alla notizia di un redattore CdS che si sposava - circa anni '60 - chiese:
contro chi ?
perciò, se - come dici tu - una relazione deve implicare un combattimento contro non si sa bene che o chi, a me proprio non interessa; combatti tu, se ti piace, ché a me la solitudine non fa certo più paura di quella condizione nevrotica; se è il prezzo da pagare per non sentirmi oppressore o carceriere di una persona amata, lo pago più che volentieri.