-
Opinionista
L’auto si era fermata davanti alla casa alle undici in punto, un uomo sui quarant'anni era sceso e si accingeva a suonare il campanello.
Margaret aprì la porta, l’uomo le sorrise cordialmente, “signora mi permette, sono Braim Ludwig mi spiace, io non parlo molto Italiane, ma sarei liete di accompagnarla con la mia auto.”
“Va bene, la ringrazio, mi chiami pure Margaret…” aggiunse senza finire la frase.
“Il direttore ci sta aspettando”
“Perché?” Chiese Margaret con un certo imbarazzo.
“Lo saprà presto!” Esclamò l’uomo con gesto eloquente.
La Volkswagen sembrava appena uscita dal concessionario, lucida e nera, senza l’ombra di usura, lei si sedette col bambino sul sedile posteriore, infatti, vi era stato apposto anche il seggiolino per il bimbo.
Alessandro era tranquillo e guardava curioso il paesaggio, aveva sempre l’impressione che il bambino non avesse un grande bisogno di lei, era dolce, curioso ma irremovibile, a volte sembrava un adulto, adorava giocare, talvolta si sentiva in colpa, forse gli dedicava meno attenzioni per il fatto che lui non la cercasse spesso, se non per quelle esigenze normali.
La sera andava a letto presto e non le chiedeva mai di restarle accanto.
L’auto filava veloce, dopo aver lasciato quella zona tranquilla si era inoltrata nel traffico cittadino, per altro molto ordinato.
La giornata era tiepida, per essere settembre, normalmente da quelle parti il clima era più rigido.
Da quando era arrivata la sua mente era continuamente impegnata nel chiedersi il perché della cosa, un turbinio di domande le scorrevano come un rosario nella sua mente.
L’auto si era fermata in un grande parcheggio, Ludwig si voltò verso di lei con un sorriso disse-” Siamo arrivati da qui dobbiamo andare piedi.”
Tag per Questa Discussione
Permessi di Scrittura
- Tu non puoi inviare nuove discussioni
- Tu non puoi inviare risposte
- Tu non puoi inviare allegati
- Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regole del Forum