“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
vedi che stai descrivendo un meccanismo adattativo, di reazione - che diventa consapevole - ad una determinata circostanza spontanea, la gelosia; e non una condizione "naturale" che si riprende spazio come una molla quando smette di essere compressa dal legame istituzionale;
quello che intendo dire è che è un "lavoro" psichico anche quella protezione da quello stress, evidentemente più pesante, altrimenti il gioco non varrebbe la candela;
possono pure essere discorsi oziosi, ma magari ti spiegano certi dispendi di energie psichiche, nell'un caso o nell'altro.
c'� del lardo in Garfagnana
Ma no, è che caratterialmente sono sempre stata gelosa nelle relazioni. E' un aspetto del mio carattere che non amo particolarmente e che anzi, mi crea stress. Dunque, non esserlo diventa molto più liberatorio. Ma se mi lego a qualcuno ad un certo livello di profondità, la gelosia mi scatta inevitabilmente.
Ma è una cosa mia personale, non è che ne faccio un dato di fatto.
Lascia stare i legami istituzionali o meno, non è quello il discorso. Potrei anche non essere in una storia istituzionale, ma se sono coinvolta divento comunque gelosa.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
ho capito, ma allora non mi sono spiegato:
se tu sei consapevole che nelle storie in cui sei coinvolta diventi gelosa, e la cosa ti genera stress, ecco che il non-coinvolgimento diventa una reazione adattativa a quello stress, ha quel vantaggio; ma comporta comunque lo sforzo psichico intrinseco a questo percorso:
quello che mi torna poco, come dato personale e dell'esperienza che posso osservare, è l'idea di una graduazione di coinvolgimento - che c'è, ovviamente - alla quale corrisponde una parallela graduazione spontanea di di stress;
la cosa è possibile, ma difficilmente spontanea e easy, data la nostra comune conformazione animale; sterilizzare un incontro intimo implica comunque uno sforzo;
poi, capisco pure la gelosia, e quella è roba da psic, che deve rimuovere certi meccanismi di svalutazione, che sono un bel circolo vizioso, ma ti sostengono pure circolarmente nella fase non-coinvolgimento, proprio perché in quel giudizio implicito di distacco che si consolida ritrovi una collocazione "giusta": sono gelosa (perché non ho abbastanza coscienza di quanto valgo e temo mi si tradisca), quindi nel non coinvolgimento trovo qualcuno che si accontenta, così come io mi accontento di lui;
oh, è capitato a tutti, eh...il punto è che pure questa è una faticaccia.
c'� del lardo in Garfagnana
Oh, poi magari in una relazione futura, ora che sono più matura e consapevole, la componente della gelosia viene meno, chissà.
In questo periodo sono aperta un po' ad ogni cosa, vivo senza pormi limiti ne paletti - tranne quelli della legalità. sia chiaro - e cerco di vivere con entusiasmo ogni esperienza, incontro, viaggio o conoscenza che il destino mette sulla mia strada.
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Te associ al Matrimonio crepe, incrinature, sottintesi, dipendenze. Il Papa invece parla di "luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno". Se quei fidanzati non fossero disposti a sovvenirsi l'un l'altro, a soffrire, gioire e combattere insieme....certo, farebbero molto meglio a non sposarsi. Ma se invece l'avventura straordinaria e rivoluzionaria del per sempre, li attira e li conquista, Dio non farà mancare loro il Suo aiuto.
amate i vostri nemici
se sai che farai sesso con la stessa persona fin che morte... (la stessa minestra in quel senso, con la stessa persona), allora mi pare ovvio e fondamentale che l'intesa sessuale debba essere più che buona e soddisfacente, mi pare un requisito primario e fondamentale